Venosa è una città che ha tanti motivi per essere visitata. E’ la città natale del poeta Orazio, è uno dei Borghi più belli d’Italia, ha un castello, una cattedrale, un ben tenuto centro storico…e da oggi è sede anche del Festival del gusto. Una prima edizione partita alla grande che sfrutta il naturale percorso cittadino per mostrare al pubblico le delizie delle terre lucane.

Venosa e il Festival del gusto
Una delle prime cose che si scorge arrivando al Festival del gusto è il castello. Datato 1470, si mostra al pubblico nel suo naturale fossato, oggi un giardino curato ricco di verde e alberi. Proseguendo sul viale lastricato ci si lascia la chiesa di San Filippo sulla destra e ci si infila nei vicoletti.
Perdersi è impossibile, ogni angolino è allestito a festa (nonostante il percorso non sia brevissimo) e ai lati della pubblica illuminazione ciondolano filari di peperoni in diverso stato di essiccazione.
Il protagonista di questa prima edizione del festival è infatti proprio il peperone crusco di Senise (PZ).
Per esaltare al massimo le potenzialità di questo prodotto è stato anche istituito un piccolo gemellaggio proprio con Senise e gli eventi che già lo celebravano (tipo il Tumact Me Tulez).


Tutta la parte gastronomica e stuzzicante dell’evento si trova ai piedi della cattedrale di Sant’Andrea Apostolo. La piazza e la cattedrale, dei naturali colori della pietra, riflettono le tante lucine disposte orizzontalmente e concedono al visitatore una vista che colma gli occhi di genuina meraviglia, soprattutto se come noi è la prima volta che la vedete. Dal piccolo palco fino alle 22.00 una azzeccatissima discografia di Tonino Carotone ci immerge nelle atmosfere del festival.


Vicoli e piazze di Venosa
Nel percorso che va dal castello alla cattedrale troviamo, come anticipato, diversi allestimenti ed iniziative. Una delle più ricche si trova proprio nella piazza che porta il nome del poeta, ricordato costantemente in città, parliamo chiaramente di piazza Orazio Flacco.
Il poeta, stringendo a sè una filare di peperoni (bel tocco) osserva lo sciamare della folla che è libera di avvicinarsi ad artisti che espongono e realizzano sul posto le loro opere, a casette in legno scuro che mettono a disposizione i loro prodotti biologici. Tra i tanti, vino, taralli, lavanda, miele, olio…
C’è spazio per un convegno e per un libero passeggio.


Subito prima della piazza abbiamo una sequenza di vicoli che ricordano le atmosfere di Alice nel paese delle meraviglie, con tanto di danza al suono di una cornamusa e rappresentazioni appese ai muri dei personaggi di Carroll. Il percorso è anche occasione per ammirare la street art che decora tutto il paese.
Proseguendo naturalmente ci si incorre anche nei clown dell’Avis, che fanno animazione per bambini, e si fuoriesce giusto in tempo per potersi concedere l’acquisto ricordo di rosmarino, pasta secca, artigianato, ceramiche e ovviamente peperoni cruschi in ogni forma (perchè il colore è sempre il tipico rosso brillante).


Festival del gusto, Il percorso gastronomico
In ogni angolino si può trovare qualcosa da mangiare, ma è andando verso la cattedrale che il preponderante lato culinario del festival prende vita.
Inizialmente trovere delle pettole di peperoni e cipolle, impastati e fritti al momento, risultano fragranti e non unti, sono un perfetto antipasto/aperitivo e potete gustarli anche con delle creme dolci.
A realizzarli è il Forno Magico, anch’esso perfettamente in tema con l’elegante ma vistoso andazzo della serata tutta.


Un attimo più avanti potete ritrovare un’esposizione artistica: Giraffe che reggono lampadari e peperoni.
Ancora più avanti siete nel pieno del percorso gastronomico.
Il primo stand è di una nota macelleria locale che serve carne di cavallo in diverse varianti, anche accompagnata da frittelle di zucchine (5€, ma è disponibile anche il panino a 7€ ed altro ancora), mentre subito dopo trovate un’interessante proposta: paella con crusco, ceci e baccalà. Saporita soprattutto se si acchiappa il sapido baccalà, prezzo più alto rispetto alla media degli altri piatti, 10€.


Superata questa parte c’è il primo drammatico ingorgo con due elementi che attirano molto pubblico.
Pasta realizzata al momento (strascinati o ditalini), serviti con peperone crusco e mollica, estremamente croccanti, oppure con crema di formaggio e polvere (ovviamente sempre di peperone!)
Li abbiamo provati entrambi e vi consigliamo di assaggiarne almeno uno! Se invece siete in coppia/gruppo, il consiglio è sempre quello di condividere tutto e assaggiare il più possibile.


Festival del gusto, Il percorso gastronomico pt 2
Addentrandovi all’interno della piazza della cattedrale troverete naturalmente altri stand gastronomici.
Molto successo riscuote al solito la strazzata aviglianese, già incontrata all’omonimo evento di Castel Lagopesole (PZ), alla sua destra non è da meno il cuoppo di baccalà e peperone crusco fritto. Una delizia che purtroppo, nonostante il gentile invito, non riusciamo a provare (eravamo ormai troppo pieni!)

Abbiamo provato invece due esempi di apprezzata carne locale. Da un lato la salsiccia (e i salumi, il pezzente, la soppressata) di Macelleria Sileno, che preparava morbidi panini anche con hamburger.


Dall’altro la porchetta realizzata con orgoglio da Carni DOC di A. Gammone.
Molto gentili, ci hanno invitato all’interno dello stand a seguire la farcitura del panino e a provare la croccantissima porchetta. Da segnalare il pane ottimo, fresco e fragrante che ci è sembrato di notare fosse lo stesso per tutti gli stand. Finalmente del pane degno della farcitura interna. Dimenticatevi la gommosità e il sapore stantio del paninazzo improvvisato da festa patronale.


Ho parlato della gentilezza di Carni DOC ma tra comitato organizzativo, amministrazione comunale, stand, cuochi, cantanti e semplici civili abbiamo riscontrato, come sempre ci capita in terre lucane, l’infinita gentilezza e disponibilità dei locali. Non eravamo mai stati a Venosa, ci siamo sentiti rilassati e a casa nostra, un punto a favore che non è passato per niente inosservato, ve lo assicuriamo.


Festival del gusto, il percorso gastronomico pt 3
Tra inviti ad avvicinarci, sorrisi e assaggini, in piazza siamo passati anche a provare il guanciale di maiale.
Lunga cottura, in un naturale sughetto di succhi e carotine. Servito con crostino di pane dorato.
Una delizia delicata che non potete saltare, accompagnandola con vino.

Di fianco, per spezzare, zeppola di San Giuseppe realizzata al momento.
In questo caso nella sua versione più saporita, quella fritta!


Ancora, alle vostre spalle, caciocavallo impiccato. Versione un po’ diversa da quella cui siamo abituati ultimamente. Formaggio fuso sui carboni, naturalmente, su una morbida fetta di pane (dorata anch’essa) con in cima un rossissimo salume tagliato fresco.
Ricordava per le tonalità il più fragrante dei french toast!

Tra la folla, in un tripudio di ovazioni, ci pensa la signora Nunzia da Bari a ridimensionare qualsiasi influencer. Tra inviti a riprodursi più di frequente possibile, acqua e amore, invita tutti a disporsi a cerchio intorno al suo banchetto e a rapide manate stira prontamente un chiletto di fresche orecchiette.
Insegna il suo sapere ai fanciulli, concede foto e scompare in una nuvola di semola. Che show.


Festival del gusto, conclusioni
Ci sembra assurdo che una città piena di attrazioni come Venosa non avesse mai avuto un festival/evento del genere. Le sue stradine sembrano fatte apposta per far perdere ed accogliere. Come si sarà potuto immaginare la nostra permanenza è stata estremamente gradita.
Abbiamo apprezzato la naturale bellezza della città ma anche i gusti, i sapori, l’organizzazione e il buonumore.
Abbiamo avuto la possibilità di visitare anche il palazzo comunale e di conoscere il sindaco Marianna Iovanni e l’organizzatore dell’evento Felice Lovaglio Manzi, al quale vanno i nostri complimenti per una prima edizione senza passi falsi o incertezze.

Il festival è una piacevole scusa per fermarsi un giorno di più (e infatti i b&b erano tutti belli pieni) e visitare, castelli, chiese, cattedrali ma anche l’immediato circondario. Non dimentichiamo che Venosa è nota anche per un ottimo aglianico!
L’evento in questa sua prima edizione si terrà 30 Settembre e 1 Ottobre 2023, vi invitiamo a scoprirlo!

