Per la prima volta mettiamo piede a La notte del Barone di Torchiara (SA) e siamo subito colpiti da luci e artisti, peccato che la cosa più incredibile risultino le file…

Una festa appetibile, anche troppo
Il dramma a cui assistete in questa foto è avvenuto a Torchiara, a La Notte del Barone.
No, non stanno regalando soldi, è la fila per i panini.
Quella per i fusilli non ve la mostro perchè non vorrei urtare la vostra sensibilità, quella del caciocavallo impiccato non l’ho neanche voluta vedere.
Torchiara è stata travolta da una marea di gente ieri e non era preparata a farlo, eppure raramente sono rimasto così stupito di fronte un paesino allestito a festa.
Camminare a bocca aperta tra gli artisti…
Giochi di luce sul palazzo di città, la piazza centrale, circondata da un serpentone di anime in pena affamate che spaesate cercano tatticamente di distribuire le forze per procacciarsi il cibo, ricorrendo a ricordi primordiali di caccia a braciola di mammut al sugo ormai ritenuti perduti, era colma di artisti sui trampoli dai vestiti sgargianti ma di una raffinatezza ed eleganza unica, degni di un carnevale veneziano.
Mangiafuoco, maghi, musica, imbevuti di note di colore dal viola, al blu, che roteavano vorticosi sulla folla, con tanto di drone!
Tra luci e suoni e tra pro e contro
Un vero peccato non essersi fatti trovare pronti, poichè folla inaspettata a parte, non è plausibile il primo giorno di festa, alle 22.30, finire i panetti per le pizze (e pure i fagioli) !
Per fortuna il vino era buono, e tanto è bastato a Sir Ciurillo per dimenarsi come un fustino di Dash in lavatrice al centro della pista, con la stessa fluidità di un anziano in fisioterapia e la manovrabilità di un trabucco medievale al suono di pizzica e tarante.
Ci siamo divertiti parecchio a Torchiara ieri e il vino e la musica erano buoni abbastanza per tornare, con negli occhi la meraviglia per quelle luci e quelle danze, ma nello stomaco una fame che l’anno prossimo dovrà necessariamente essere saziata!