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Il borgo delle favole, una storia di Natale nel fascino di Quaglietta – Il Trono di Sagre

Il borgo delle favole, una storia di Natale nel fascino di Quaglietta – Il Trono di Sagre


Il borgo delle favole non è la prima iniziativa di Albergo Diffuso, a Quaglietta (AV), già in estate infatti si è messo in scena uno spettacolo simile approfittando della suggestiva “location” del borgo storico.
Con l’arrivo della naturale magia del Natale è impossibile non approfittarne e tentare una replica.

Il borgo delle favole, Quaglietta
– Suggestiva locandina alternativa


Le date e il programma


“Dal 4 all’8 Dicembre 2021 l’evento unico nel suo genere dove ti racconteremo la storia del Natale attraverso le 5 leggende che ripercorrono e spiegano le usanze e le tradizioni.”

Le date:

4 dicembre ore 10,11,12,13,15,16,17,18,19,20,21
5 dicembre 10,11,12,13,15,16,17,18,19,20,21
6 dicembre 16,17,18,19,20,21
7 dicembre 16,17,18,19,20,21
8 dicembre 10,11,12,13,15,16,17,18,19,20,21

Ingresso adulto: euro 10,00€
Ingresso baby: euro 10,00€
Possibilità di acquistare in loco il kit delle 5 leggende a 8 euro

Info line 081/8678369

Whatsapp 327/2540679



Si presenta così Il borgo delle favole, con una bella e colorata locandina a tema.

Il borgo delle favole, locandina


Il Trono chiede, gli organizzatori rispondono

Abbiamo fatto qualche domanda agli organizzatori, di Albergo Diffuso Quaglietta, per saperne qualcosa di più!

Ciao Caterina! Come accennato questa non è la prima volta che organizzate uno spettacolo del genere, cosa vi ha spinto a riprovarci dopo l’edizione estiva?

Buongiorno e grazie per l’invito. La volontà è sempre la stessa, quella che ci portiamo dentro dall’apertura, ossia provare a dar nuova vita al Borgo di Quaglietta e dare una mano allo sviluppo territoriale.

La manifestazione estiva ha avuto un discreto successo nonostante il periodo negativo che il turismo sta affrontando per via della pandemia. È stata apprezzata ad ampio raggio e richiesto da molti di provare anche con una edizione natalizia. È una sfida ardua per via delle condizioni meteo che in questo periodo sono più avverse ma con il gruppo Animazione in Corso S.r.l. abbiamo deciso di lanciare la prima edizione.

– Il vostro borgo è a dir poco suggestivo, quali sono le caratteristiche che lo rendono unico e speciale per un evento natalizio?

Giusto. Il Borgo di Quaglietta è senza dubbio fra i più suggestivi del meridione e la sua conformazione lo rende l’ambiente ideale per far vivere una favola ai visitatori. L’essere racchiuso in un perimetro invalicabile se non dall’accesso principale lo rende un posto quasi unico nel suo genere. La parta alta, lo slargo del Barone e il sovrastante Castello sono ambienti ideali per lo svolgimento dell’edizione natalizia. Sarà una atmosferica magica tutta da scoprire e da vivere in famiglia. I più piccoli vivranno in prima persona le favole che tanto apprezzano in tv.

– Abbiamo sentito parlare di un percorso enogastronomico, cosa puoi dirci di più?

L’irpinia è una terra da scoprire anche e soprattutto in un viaggio enogastronomico. Con il nostro ristorante daremo l’opportunità di farlo nelle vie del Borgo. Padrone di casa sarà sicuramente lo zenzifero, spezia tipica del posto tanto che la Pro Loco Aquae Electae realizza ogni anno La Sagra dello Zenzifero che ha ottenuto il marchio di Sagra di Qualità e che invitiamo a visitare ad agosto. I piatti che si realizzano con tale spezia per ora preferisco farveli solo immaginare in attesa di degustarli da noi.

Vi sarà poi la tirata di Calabritto, una tipica pasta fresca della tradizione condita con ragù  di carne mista.

Il tutto sarà accompagnato dall’ottimo vino irpino, dall’aglianico al turasi, e non mancheranno i bianchi per chi li preferisce ai rossi.

– Come se non bastasse, Albergo Diffuso mette a disposizione anche percorsi benessere e la possibilità di pernottamento in loco, vero?

Tutto è in via di sviluppo; stiamo investendo giorno per giorno sul completamento ed arricchimento del Borgo Medievale. Sono già disponibili oltre 20 unità abitative, di varia natura e pezzatura, dalla camera da letto con bagno ai mini appartamenti con possibilità di cucinarsi da sé. Il percorso benessere sarà inaugurati a breve con Jacuzzi e bagno turco da poter utilizzare in gruppo o in privato scegliendo la soluzione Suite.

Sono previsti per l’estate ulteriori ampliamenti con stanza del sale e tanto altro che vi annunceremo in primavera.

– Lo stiamo chiedendo a tutti: Organizzare eventi negli ultimi 2 anni è diventato ancora più difficile, quali sono le difficoltà che avete incontrato e come siete riusciti a superarle?

Per noi che abbiamo inaugurato nell’agosto del 2018 è stato ancora più duro dopo appena un anno di gestione dover affrontare tale evento di risonanza mondiale. La difficoltà è stata legata soprattutto alle normative anti contagio che variavano all’ordine del giorno; la non certezza dei protocolli, delle date, delle modalità organizzative; e tutto che di conseguenza scatenava ripercussioni sulle prenotazioni, le più fatte dall’oggi al domani senza dare possibilità di una corretta gestione dei servizi.

Va dato un grande merito a tutti i dipendenti e collaboratori che con sacrificio personale hanno aiutato la struttura a sopravvivere a questo uragano senza precedenti. Sono padri, madri e giovani coraggiosi che stanno credendo nell’iniziativa. Stanno spendendo insieme a tutta la società forze fisiche, mentali e soprattutto sacrifici economici per cercare di andare oltre. È questa la verità che ho il piacere e dovere di condividere.

Il borgo delle favole, cornice
– La copertina ufficiale dell’evento by Il Trono di Sagre, cliccaci per saperne di più!
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Festa della cipolla – Vatolla (SA) – 2018

Festa della cipolla – Vatolla (SA) – 2018


Ci sono luoghi che sanno già di sfida, uno di questi è Vatolla e la sua “Festa della cipolla“, che sapore ci avrà lasciato in bocca?

Il nuovo resoconto lungo di Falco.

– Un raviolo galeotto tra i tagliolini


Il viaggio per la sagra è la sagra stessa


Si parte con un inguaribile ottimismo e col sole che ancora deve abbandonarci, sono le 20:15, il panorama è rosa, la lungomare allarga i suoi confini non potati e il pagliericcio oscilla al vento mentre nell’auto una tromba d’aria formata da 4 finestrini aperti si mescola cacofonica a RadioItalia Anni60 a tutto volume con Gianni Morandi che sembra stia cantando una versione grunge rock di “Scende la pioggia”.

L’orario è tattico, quando si va ad una sagra lontana è un pò come fare una partenza intelligente, non devi arrivare stremato, o anche se ci arrivi devi avere il tempo di riprenderti.

Arrivare a Vatolla non è particolarmente difficile, anche se quando cominci a incrociare nomi da Contea (tipo Perdifumo) sparisce ogni minima indicazione, quindi è meglio se ti parti con le idee un minimo chiare.

In men che non si dica (50 pimpanti minuti) un segnale indica un baratro sulla mia destra, c’è scritto Vatolla.
Eppure un altro (il primo trovato) mi dice che la “Festa della cipolla” è dal lato opposto, un consapevole sorriso preisterico si dipinge sul mio volto.

Sappiate che se non dovete affrontare un tot di tornanti, ripide salite, almeno 2-3 inversioni e non arrivate alla soglia della disperazione allora la sagra non merita così tanto, il viaggio per la sagra è la sagra stessa.

– Lo spiedo di pizzelle di cipolla



Questa presunta deviazione, nella quale non compare più nessun altro cartello, dura un bel pò.
Ci sono più volpi e crepacci che segnaletica ma fortunatamente arriviamo alle pendici di una ripida salita dall’alto della quale Messner fa segno di lasciar perdere, ma noi si insiste.

Grazie ai principi base della fisica adottati da Elon Musk con SpaceX arriviamo al parcheggio nel campo sportivo, che si trova per comodità ancora più in alto, costruito secondo il principio del vantaggio tattico che Vatolla condivide con La Paz di prevalere sugli avversari tramite il debito d’ossigeno.

Parcheggiamo all’interno (1.50) e aspettiamo la navetta (aggratis) mentre un tipo parte con un comizio sul presunto broglio dell’euro e cinquanta.
Se ne lamenterà per tutto il tempo, navetta compresa.

– La pizza di cipolla di Vatolla


Il fascino di una festa anni 50′


Finalmente siamo all’ingresso della festa, un simpatico ragazzotto ci illustra come funziona il tutto:
“Ehm, in pratica vai dritto e ci sono degli stand”.
No, non è vero, è stato simpatico e disponibile, diamogliene atto.

A Vatolla bisogna cambiare i soldi prendendo dei coupon che si chiamano Cipollotti.
Hanno il valore di 1.10 cadauno, quasi tutto costa 2 cipollotti, tranne vino, acqua e dolcini.
Comincia il tour gastronomico.

Innanzitutto devo dire che Vatolla si presenta acchittata con gusto. Mi da l’idea di una festa di paese anni 50, sobria, essenziale, semplice ma elegante, sicuramente qualche borgo più grande dovrebbe prendere esempio.

Dai balconi cascano vigne e per le strade di fronte gli stand sono sistemati giacigli di paglia dove ci si può sedere, l’aria è fresca e non c’è folla, si sta bene.

– Il borgo di Vatolla in tutto il suo splendore per la Festa della Cipolla


Le postazioni del cibo


Postazione 1: Incontriamo le pizzelle di cipolla.

Ora, sappiamo che fare le frittelle per 200 persone è tutto tranne che facile, spesso risultano gommose e troppo piene, invece a Vatolla sono delicate, spumose il giusto.
La cipolla è presente ma non eccessiva, con 2 cipollotti (2 euro e 20) ne prendiamo uno spiedo da 4, sono grandi quanto palline da tennis, ci sta!

Manco 1 minuto e aggredisco anche la cipolla gratinata (andava in coppia con la zuppa volendo) con (poca) pancetta, carina.

E’ molto buona invece la pizza, ovviamente di cipolla.
Viene presentata come cilentana ma in realtà è la classica pizza “salernitana”, anche se l’impasto è bello morbido, l’ho gradita molto (per 2 cipollotti 1/4 di pizza)

Si continua con due pezzi forti: I tagliolini alla cipolla (fatta come una sorta di genovese) e i raviolini.
Suppongo che siano fatti in casa perchè sono molto gustosi, i ravioli ottimi!

Come secondo scelgo lo spezzatino di carne e cipolla (giustamente) ed è morbidissimo e infine il dolce, che ripulisce il palato con la sua morbidezza e zuccherosità.

– Spezzatino di carne e cipolla


Vatolla convince


Ho dovuto tagliar un pò corto altrimenti il resoconto sarebbe stato infinito ma Vatolla ha la mia piena approvazione.

Il centro storico è esaltato da un piazzamento strategico delle luci, è piacevole mangiare e andare in giro a guardarsi intorno, hanno avuto la saggezza di distribuire gli stand per il paese, cosa che adoro, e inoltre è possibile visitare anche alcuni palazzi storici come Palazzo Vargas.
Il cibo era ottimo e il prezzo tutto sommato giusto.

Abbiamo cambiato 20 euro e abbiamo mangiato tutto (diviso 2), in apparenza alcune cose sembrano convenire più di altre ma per me a volte conta più lo sfizio dell’assaggiare tutto che neanche il riempirmi troppo.

Unica nota stonata, che devo sottolineare…il vino costa 1 cipollotto, cioè 1 euro e 10, per un bicchiere minuscolo, troppo, troppo. Per quella cifra almeno 2 bicchieri dovrebbero saltar fuori.

Ah c’era anche la frittata di cipolle, ma non ho fatto in tempo a fotografarla, magnata SUBITO.
Vatolla? Promossa, promossa, promossa.

Al ritorno i carabinieri avevano bloccato tutta la statale, ci ho messo 1 ora e mezza a tornare a casa. Menomale che il sapore della cipolla non ha mai abbandonato la mia bocca tenendomi compagnia.

– I cipollotti, la valuta in uso alla Festa della cipolla


La pagina degli organizzatori:

La Cipolla di Vatolla


Scopri il post originale su FB!

– La parte 1 del racconto della Festa della cipolla di Vatolla
– La parte 2 del racconto della Festa della cipolla di Vatolla


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