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Evento Di…Vino di Cantina Firosa – Olevano sul Tusciano (SA) – 2022

Evento Di…Vino di Cantina Firosa – Olevano sul Tusciano (SA) – 2022


Evento Di…Vino è una degustazione itinerante cui abbiamo già partecipato nel 2019.
Le ragazze di Cantina Firosa (la cantina è stata ripresa e rilanciata dalle tre sorelle Sara, Filomena e Rossella, come vi raccontavamo qui) stanno ampliando di volta in volta l’organizzazione di un filotto di serate che partivano già col piede giusto.


I vini di Evento Di…Vino


La serata è una piacevole scusa per saggiare i vini prodotti direttamente in cantina e conoscere più da vicino il potenziale della struttura e la sua apertura al pubblico (è presente naturalmente anche il punto vendita, qualora qualcuno volesse riprovare anche a casa le sensazioni espresse durante la serata)

Al pubblico è lasciato un libero percorso, secondo il proprio gusto si può scegliere da quale vino iniziare.
Ogni vino (ogni calice, quindi) ha un piatto ad esso abbinato.
Il calice si ritira all’ingresso con cauzione a 2,50€ restituibili a fine serata.

Noi siamo partiti dal rosato (non ci sono obblighi ma se vai in senso antiorario più o meno li dovresti beccare tutti nell’ordine “giusto”), il Ferriere.
Sono un grande amatore di vini ma le mie competenze si limitano alla passione e alla capacità di scolare, quindi non potrò scendere nei dettagli spiegandovi tutte le sensazioni che questo vino rilascia (riguardo ciò vi rimando alla cultura delle tre sorelle). Posso però svelarvi fin dall’inizio che dato forse il periodo di caldo torrido questo è stato il vino che ho apprezzato di più.

Il vino veniva accompagnato da un piatto che fungeva un po’ da antipasto, un mix di formaggio sapido con un eccellente salame, tocchetti di prosciutto crudo, olive verdi e pomodori secchi.


E’ molto piacevole sbocconcellare nel proprio piattino nell’area verde riservata alla “cena”.
Le larghe tavolate nel prato sono ideali per fermarsi un attimo a godere di un’inedita frescura.


Frosano, Castiello ed Erythros


Mentre qualcuno si lasciava esaltare già dai primi sorsi e si fiondava sottocassa a ballare noi passavamo al fiano, il Frosano.

Nonostante il vino mi sia piaciuto particolarmente, devo dire al pari del Ferriere, forse perché avevo davvero bisogno di qualcosa di “fresco”, il piatto d’accompagnamento (paccheri con polpo e cipolle sfumate al vino) non reggeva il ritmo dell’ottimo bianco.


Il Castiello, un vino rosso più dolciastro, era abbinato ad una parmigianina.
Passare da un bianco a un rosso non sarà un problema siccome per tutto il percorso troverete delle fontanelle perfette per sciacquare via i sentori della sorsata appena finita.

Aggiungo inoltre che per tutta la serata non abbiamo mai notato file, siamo arrivati alle 20.00 quando c’erano i primi afflussi e siamo andati via alle 23 passate, l’attesa si era dimostrata minima.
Occhio però ai tempi della carne abbinate al Nardantuono, nelle edizioni passate vi si era creato intorno un discreto capannello (la carne ha cotture più lunghe ed è naturalmente fatta al momento)


Il secondo rosso in elenco è l’Erythros, che gradisco più del Castiello (ma che non raggiunge i miei favori nei confronti del Ferriere!) ed è abbinato ad una fagiolata!

Consiglio un po’ di piccante, che non guasta. La fagiolata viene servita con del pane a mò di fresella ma se volete scarpettare un po’ rubacchiate del pane morbido dallo stand precedente, quello della parmigiana.


Nardantuono, il top di gamma


L’ultimo stand di questo ideale percorso è il Nardantuono, è l’Aglianico di punta di Cantina Firosa.
Un vino corposo ideale da gustare con le carni morbide cotte al momento su piastra e spruzzate (a vostro gusto) con una riduzione d’aglianico.


Letto di rucola onnipresente e carne da gustare immediatamente.
Non fate i merli come noi che per fare foto e video l’abbiamo lasciato freddare (sigh!)

La serata ad Evento Di…Vino è all’insegna del relax.
E’ un percorso si, ma nessuno vi corre dietro, potete scegliere il vostro calice e sedervi con amici al tavolo (abbiamo visto molti prendere direttamente le bottiglie, saggia scelta) dove se siete fortunati Concato vi accompagnerà nelle note fruttate del vostro vino prediletto, mentre se dovesse partire Shakerando avrete almeno il vino a consolarvi.
A proposito di relax…è presente un’area con gonfiabili dove far sfogare fino allo sfinimento i bambini!

Evento Di...vino, Gelato al mosto cotto
– Gelato al mosto cotto, meraviglia.


La ciliegina a fine percorso è il gelato al mosto cotto.
Suggerisco alle sorelle Fi-Ro-Sa di brevettare questo gelato perché è fenomenale.
Note di caramello avvolgenti stavolta non abbinabili a nessun vino (il gelato è un extra) ma che vi consiglio spassionatamente.

Evento Di…Vino continuerà fino al 3 Agosto! Vi lasciamo il link diretto all’evento ufficiale dove trovare tutte le informazioni e i contatti utili anche per prenotare online!

– Clicca per andare all’evento ufficiale!


– Falco

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Dai sorrisi purpurei alle migliori tavole: L’Aglianico – Il Trono di Sagre

Dai sorrisi purpurei alle migliori tavole: L’Aglianico – Il Trono di Sagre


Lo conosciamo e riconosciamo perchè ad ogni sagra tinge i nostri sorrisi di un rosso purpureo ma l’Aglianico è molto di più di un semplice vino da tavola. Insieme a Cantina Firosa approfondiamo il mondo di uno dei vini più apprezzati e bevuti in Campania.

Vigna
– Vigna di uve d’Aglianico

Dai greci al dominio spagnolo, fino alle tavole di tutta Italia

Si tratta di un vitigno molto antico, di origine probabilmente greca, alla quale dovrebbe il suo nome (Ellenico -> Aglianico) che durante la dominazione spagnola si tramutò nel moderno termine tuttora usato per via della pronuncia iberica della doppia L. Ma altre fonti indicano che il termine potrebbe essere direttamente romano, dal latino “anicus” che starebbe a significare l’appartenenza a qualcosa, in questo caso le pianure.
I romani infatti definivano l’agnianico un vino “di pianura”, di campagna, non di qualità, eppure era già abbondantemente trattato e bevuto fin d’allora.


Le 3 grandi famiglie dell’Aglianico

I biotipi differenti di Aglianico sono 3:

Il Taurasi, da cui si produce il Taurasi DOCG, orgoglio di Irpinia, nelle terre dell’avellinese. Un aglianico che seguendo il corso del fiume Calore e i suoi terreni argillosi, poco sabbiosi, assume intensi profumi, buona struttura ed equilibrio.

L’Aglianico del Vulture, il vino lucano che si produce nei dintorni del Monte Vulture è detto anche “il Barolo del sud” ed è molto apprezzato anche in Nord Italia. La sua caratteristica è di diventare con l’età ancora più vellutato.

L’Aglianico del Taburno, nel Beneventano, rosso rubino e dal profumo gradevole e persistente.

Ma l’Aglianico c’è anche in Cilento!
In una realtà più vicina alla nostra abbiamo fatto due piacevoli chiacchiere con gli amici di Cantina Firosa, per saperne di più direttamente dagli esperti del settore.

Quattrocalici
– Consigli per la degustazione da parte di Quattrocalici

Innanzitutto, due parole su Cantina Firosa?

Cantina Firosa è un’azienda giovane nata dal connubio tra memorie storiche e vitalità giovanile.
Noi, tre sorelle Filomena, Rossella e Sara (da qui il nome Firosa), abbiamo deciso di trasformare in lavoro una passione che viene tramandata da ormai 4 generazioni.
Il nostro scopo è quello di portare avanti i valori e le tradizioni radicate nella nostra famiglia e al nostro territorio.
I nostri prodotti nascono quindi dall’unione di tradizione e innovazione.
L’obiettivo dell’azienda è quello di migliorarci sempre di più nella produzione di vini di alta qualità.
Non puntiamo ai grandi numeri ma alla soddisfazione dei nostri clienti che, bevendo i nostri vini, possano vivere un’esperienza sensoriale unica.


Quali sono le uve migliori della nostra zona?

Cantina Firosa è posizionata nella zona dell’IGP Colli di Salerno. Il territorio è vocato alla produzione di diverse qualità di uva da vino e, forse, i due vitigni che esprimono al meglio le caratteristiche del territorio sono l’Aglianico e il Fiano.”

Grigliata a Cantina Firosa
– La “grigliata” prelibata in occasione di Evento di Vino, di Cantina Firosa, nel 2019


Come se la gioca l’Aglianico nel panorama Campano e nazionale?

L’Aglianico è un vino molto strutturato, si potrebbe definire quasi unico. La produzione maggiore di questa tipologia di vino è proprio in Campania (e in maniera minore in Basilicata). A livello nazionale è molto apprezzato.


Quali sono gli abbinamenti migliori per gustarlo?

L’Aglianico è un grande vino rosso, di estrema eleganza, strutturato, tannico, corposo e adatto a sfidare gli anni con l’invecchiamento. Proprio per la sua struttura, il suo corpo, la sua grinta, per apprezzarlo al meglio deve essere degustato accompagnato sicuramente da una bella grigliata di carne, lasagna al forno, risotto al tartufo, ai funghi porcini, un bel ragù della domenica della nonna!
Insomma gustato con dei piatti sostanziosi L’Aglianico tirerà fuori tutto il suo carattere!

Sciroppo per dolce
– Durante Evento di Vino l’Aglianico è presente anche sottoforma di dolce sciroppo


Qual è il vino più amato e richiesto e qual è il prodotto di punta della vostra cantina?

La nostra azienda produce 3 bottiglie di rosso 1 di bianco e 1 di rosato.
Il nostro bianco “Frosano” è un Fiano in purezza che regala piacevoli sensazioni quando degustato, grazie alla sua freschezza, ai suoi profumi eleganti.
Il rosato “Ferriere” è prodotto con sole uve Aglianico vinificate in bianco. Questo vino è molto apprezzato dai nostri clienti per la sua esuberanza e per la sua versatilità.
Il rosso “Castiello” è un Aglianico affinato in acciaio, per il suo sorso morbido e per la sua finezza tannica è perfetto accompagnato da salumi e formaggi semi stagionati.
Il vero principe della nostra azienda è “Nardantuono”. È un Aglianico in purezza ottenuto da una lavorazione tradizionale in rosso a temperatura controllata e da un affinamento in legno e acciaio per circa un anno. Con la sua gradazione alcolica di 14,5%, il suo carattere un po’ rude e il raffinato bouquet aromatico di frutti rossi maturi, regala delle sensazioni uniche ed è un ottimo vino da meditazione. In questo vino sono racchiuse tutte le caratteristiche dell’Aglianico, offre emozioni uniche, un’eleganza evoluta, matura, piena di profumi complessi, il tutto incorniciato da tannini sempre aitanti.



Quello che ci aspetta tra i vini è un lungo viaggio!


L’Aglianico non è l’unico vino che dalla sagra ci porta in enoteca (o viceversa), la Campania e il Sud Italia sono per fortuna ricchi di questi prodotti caratteristici e di riconosciuta qualità.
Ma è un viaggio che affrontiamo volentieri, di bicchiere in bicchiere.
Al prossimo brindisi!


Falco


La pagina FB di Cantina Firosa:

Cantina Firosa

– Il racconto della nostra esperienza presso Cantina Firosa


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