Tag: Castelnuovo Cilento

Villa Marchesa | Pizzeria-Agriturismo – Castelnuovo Cilento (SA) – Tavolo Riservato

Villa Marchesa | Pizzeria-Agriturismo – Castelnuovo Cilento (SA) – Tavolo Riservato


Nella serata di ieri siamo stati felici ospiti di un’istituzione cilentana, l’Ammaccata, nelle vesti di Cristian Santomauro in persona (o viceversa?). Ma non facciamo confusione, andiamo per ordine.
Nella sua Villa Marchesa, a Castelnuovo Cilento (SA), Cristian ha da anni ridato lustro ad un’antica preparazione, l’Ammaccata appunto, l’originale ricetta della “pizza cilentana” e ci tiene a mettere tutti i puntini sulle I giuste. Vediamo!


Cristian e la sua pizza


Premessa: Il lavoro di Cristian, durato anni, nella sua riscoperta di antiche preparazioni merita decisamente un capitolo a parte. Abbiamo dunque deciso di scrivere un approfondimento (che seguirà a breve) solamente sull’Ammaccata, con vita morte e miracoli della stessa e di concedervi in questo articolo giusto un’infarinatura (ahah!).

Alcune caratteristiche di questa pizza che possiamo però svelarvi sono una bassa sapidità dell’impasto (volutamente si lascia al condimento, con i suoi sapori naturali, il compito di dare spessore al gusto) e una maglia glutinica molto bassa, il che la rende molto delicata e fragile.
Altra caratteristica del caso è l’ovvia tendenza ad usare prodotti autentici, locali e che favoriscano il fiorire di una piccola economica locale. Ciò che Cristian non trova nel suo campo, lo trova nell’orto del vicino.

Ora che ne sapete qualcosa in più…possiamo cominciare!

L'originale
– Il punto di vista dell’iceberg, in Titanic


Un impasto per quattro diverse preparazioni


Villa Marchesa ci accoglie in un sabato sera decisamente partecipato, c’è pienone e dopo aver vagato nel cortile con imbarazzo, mancando l’entrata giusta in un paio di occasioni, finalmente ci accomodiamo e dopo un giro di sorrisi e presentazioni diamo il via libera a Cristian di guidarci in quest’avventura.
Siccome la serata sarà a base di lievitati chiediamo subito un paio di Leffe e un Agrado rossa, per adeguarci.

Per iniziare ci viene servito un cuscino da paggetto ricamato a mano e successivamente fritto.
Questa fantastica gag solo per farvi intuire quanto fosse ben presentata questa piccola, soffice, gonfia pizza fritta di cui Cristian ci illustra le delicate caratteristiche.
Appena sfornata è questione di minuti prima che appassisca dunque va immediatamente “condita” e servita, nonostante fosse bella gonfia, ci svela, in cucina era almeno il doppio!


Vorrei farvi notare, inoltre, la consistenza di quel fazzoletto di seta che è il rosso sugo che la ricopre.
Non c’è un buchino, non c’è una goccia che colori il piatto di rosso, il sugo è viscoso, tirato, sapido, un concentrato, una coulis di pomodoro. Corvo apprezza.

Formaggis in fundo, la pizza galleggia tronfia su una cremina di pecorino che si abbraccia e si compensa con il saporito pomodoro. Questo è un gran bell’inizio, ragazzi.


La classica ammaccata


Subito dopo la matriarca delle pizze arriva in tavola, è l’Originale.

Tre tipi di pomodori cotti.
Pomodoro pelato, datterino e pomodorino di collina biologico dei moresani.
A fine cottura, abbondante cacioricotta di capra cilentana ”Presidio Slow Food” e origano del monte Stella.

I tre pomodorini, come nel caso accennato della pizza fritta, sono fondamentali per dare gusto ad un impasto che, ricordiamo, è volutamente povero di sale per tradizione.

Villa Marchesa, l'Originale
– L’Originale


Ho avuto l’impressione ancora una volta di una pizza molto delicata, altamente digeribile, semplice, ma incredibilmente saporita. Trovavo riscontro, al palato, di tutte le spiegazioni che mi erano state fornite.

Vorrei sottolineare che questa è un’ottima occasione per farsi una cultura in modo soddisfacente, mangiando con gusto e scoprendo di pari passo il mondo di storia che si nasconde dietro una semplice infornata. Ve la consiglio, ma non in DAD.

Il nostro viaggio in Cilento continua, ci viene servito un viccio.
In questo caso ci viene spiegato che a differenza del viccio originale (che ricordiamo essere un prodotto che fungeva un po’ da test e da prima infornata, e che veniva poi consumato come pane un po’ da battaglia, risultando naturalmente molto pesante data la bassa lievitazione, traduzione: era inghiommoso, e non poco) questo è molto più leggero e croccante perché nonostante la preparazione sia quella classica viene forgiato in tre differenti infornate che lo rendono molto più moderno e consono ad essere servito farcito, a cena, senza mandare ko i commensali per overdose di carboidrati.
E’ un po’ un panuozzo, ma cilentano, mi seguite?

Farcito con fior di latte, petali di pancetta di Gioi, olive ammaccate e olio EVO.


La pizza, il viccio e il calzone


Altro giro sulla giostra, altra modalità e versione di questo magnifico impasto a base di Carosella (come tutti quelli che l’hanno preceduto) in una forma ancora diversa, quella di Calzone.

Per questa portata Cristian usa verdure di stagione del suo orto o erbe spontanee di campo.

Le verdure vengono saltate in padella con olive Salella ammaccate del Cilento Az. Salella ”Presidio Slow Food”, alici di Menaica Az. Donatella Marino ”Presidio Slow Food”, cacioricotta di capra del Cilento Az. Starze ”Presidio Slow Food”, olio extra vergine d’oliva.

Gran forza di questa preparazione è la qualità degli ingredienti.
Vi ricordo ancora che il pane per quanto importante fa da altare a ciò che contiene ed è favoloso incrociare masticando olive, alici e cacioricotta. Tre consistenze, tre sapidità diverse, un unico, completo risultato.

Villa Marchesa, Calzone
– Il Calzone


Una persona normale a questo punto sarebbe già bella piena e soddisfatta, ma noi siamo un po’ animali e quando Cristian avanza un flebile “Altra pizza?”, noi annuiamo senza pietà.

E’ mezzanotte e mezza, come Joe Dante aveva provato inutilmente ad avvertirci dovremmo smettere di ingozzarci, ma noi non seguiamo mai le istruzioni, a meno che non siano quelle di una ricetta.

La terza (quarta?) pizza è La Crusca di Teggiano con Fior di latte e post cottura petali di pancetta del piccolo salumificio di Gioi, polvere di peperone crusco di Teggiano e chips di Sciuscellone di Teggiano P.A.T., olio EVO a crudo, basilico.

Villa Marchesa, La crusca di Teggiano
– La Crusca di Teggiano


Molto diversa a primo impatto da tutte le pietanze assaggiate finora, è evidente che non si tratta di una pizza classica ma è comunque impasto a base di Carosella, come tutti gli altri, a testimoniare la grande versatilità dei grani e la grande manualità di chi vi armeggia nelle cucine.
Vi sorprenderà la chips di peperone crusco, estremente diversa da quelle cui siete abituati.
Molto amara, terrosa, quasi come liquirizia, come una radice.
Intuibile, fa da contraltare al tenue sapore della pancetta tagliata fine.

Siamo dunque giunti al finale? Si, è il momento del dolce.
Il Cilentomisù a sorpresa (o forse no, vista l’estrema coerenza che contraddistingue Villa Marchesa e i suoi piatti) è un po’ l’inverso di tutto ciò che abbiamo provato finora e allo stesso tempo una naturale continuazione: è poco dolce.
Lasciatemi spiegare, è volutamente poco dolce. Non si sente la spinta di zucchero tipica della crema poiché il vin cotto, il pepe di sichuan e l’arancia smorzano questo lato ma ne creano uno unico, completamente differente. Posso osare dire che ci starebbe da Dio, di fianco, un distillato di quelli corposi e possibilmente barricati? Probabilmente si.

Cilentomisù
– Cilentomisù!


Villa Marchesa, in sintesi…


E’ stata una gran bella esperienza. Devo necessariamente sottolineare la gentilezza, la disponibilità, la pacatezza e l’umiltà di Cristian Santomauro che fin da quando ci siamo sentiti la prima volta a telefono si è posto come una persona completamente a modo, quale è, oltre che ad essere un professionista con l’animo d’artista (grande amante dell’arte, non perde occasione per enunciarci un vero saggio sull’argomento).

Nonostante siamo in questo mondo da ben 6 anni fa sempre piacere trovare qualcuno che è ansioso di mostrarti tutto il suo mondo (nonostante il web ne sia ormai tappezzato, Cristian è infatti comparso in diverse interviste e su diverse testate, anche leggermente più autorevoli di noi, tipo la Rai) non per sbatterti in faccia il suo successo ma per spiegarti le varie sfaccettature in modo che tu possa poi goderne quando ne trovi riscontro nel piatto. Una serata piacevolissima, dove persino una soundtrack di Madonna in loop sentita per 4 volte, come in una distorta San Junipero, non è stata altro che una eco distante, coperta dal nostro incessante ruminar pizza.

Restate con noi per l’approfondimento promesso sulla Ammaccata, e le sue origini, e probabilmente anche sul Viccio. Maybe.

Il Trono e Cristian Santomauro
Il Trono sopraffatto dai lieviti e Cristian Santomauro


Falco

– Link alla pagina FB di Villa Marchesa



Polvere di stelle – Castelnuovo Cilento (SA) – 2021 – Il Trono di Sagre

Polvere di stelle – Castelnuovo Cilento (SA) – 2021 – Il Trono di Sagre


Polvere di stelle è una primissima edizione che in realtà raccoglie un’eredita già quasi decennale, che è quella delle iniziative di Luca De Feo, organizzatore ed amico, che in più di un’occasione ha portato già clima di festa in quel di Castelnuovo Cilento (SA).

Nel borgo un po’ addormentato ha dapprima sperimentato dei mercatini in piazza, per poi passare alla Ritorno al borgo che recensimmo nel 2019.
Quest’anno ritorna con Polvere di stelle, un mercatino caratteristico e suggestivo che ci ha già affascinato…

– Una piccola, magica, istantanea del mercatino


Polvere di stelle


Caratteristica principale dell’iniziativa (trattasi di un percorso con mercatini di Natale) è il tenersi all’interno della corte del castello di Castelnuovo Cilento. Il circondario naturalmente suggestivo da una grossa mano all’evento: abbiamo questa imponente serie di torrioni, che si stagliano verso il panorama infinito del Cilento, su un prato reso verde smeraldo dalla brina, che si fonde con un cielo pastello viola e rosa. I colori del tramonto danno il via alla festa.

Intorno alle 16.30, orario in cui la manifestazione inizia ufficialmente, le luminarie stellate che sormontano tutto il mercatino, semplici ma nostalgiche al punto giusto, cominciano a produrre i loro effetti magici e tutto lo scenario cambia volto.

Passando sotto una serie di archi, aiutati dal ciottolato del borgo, lasciandosi alle spalle la chiesa, si entra nella coppia di cortili.
Uno di essi è stato destinato all’intrattenimento, con palco, fumo, luci e, anche qui, un panorama a strapiombo sul resto del mondo. Nell’altro cortile, intanto, trovano dimora le casette in legno, con un tappeto rosso che circonda tutto l’itinerario e una scelta ponderata di stand tra l’artigianale e il gastronomico.


Un rocambolesco arrivo


La giornata è stata già lunga e l’intenzione è quella di risalire le “dolci” curve che ci conducono a Polvere di stelle e di goderci una tranquilla e magica serata…se non che Dio solo sa su che sentiero ci conduce il sadico Google Maps e per 1,5 infiniti km stile Serpentone di Dragon Ball ci inerpichiamo su una straducola circondata da natura brulla che peggiora ogni 100 metri.

L’ultima curva potrebbe essere quella fatale, invece arriviamo sani e salvi e facciamo due passi arrivando verso il castello. Si nota subito il fascino del borgo intero, quando già da lontano si possono notare le torri scure illuminate dal basso dal luccichio delle luminarie.

Altra cosa che si nota immediatamente è che ho cannato l’outfit è che morirò presumibilmente di freddo e stenti.

* Celine Dion fades in the background *


Luca ci accoglie, mentre fa altre 246 cose, per far si che sia tutto pronto per il “grand opening” e mentre mescola vin brulé ci parla un po’ di come tutta l’esperienza sia stata la solita, incredibile sfida, dapprima burocratica, poi economica e così via. La classica piaga delle piccole realtà di paese dove ogni cosa ti da l’impressione di remarti contro…

Eppure…eppure…da esterni, da ingenui fanciulli barbuti qual siamo non possiamo fare a meno di restare affascinati da quel che vediamo.
Il cortile, seppur ancora “work in progress” ha già la sua aura personale e caratteristica, con tanto di micione nero e coccolone, che ci accompagna in missione esplorativa.

– Il castello è addobbato con lucine e insegne


Gli stand


Luca, che crede nella forza dell’intrattenimento, ma anche nel dare a Cesare ciò che è di Cesare, ha scelto di non dimenticare le origini artigiane del Cilento e quindi ha voluto fortemente che nei suoi mercatini di Polvere di stelle ci fosse una grande presenza di stand artigianali.

Abbiamo stand dedicati solamente a libri sul cilento, altri a cesti intrecciati a mano ed altri concessi a Rareche, che più volte abbiamo incontrato nei nostri percorsi mangerecci.

– Gli amatissimi scauratieddi!


Non manca ovviamente la parte gastronomica (e sennò che ci chiamava a fare?) e voglio subito nominare un gran soffritto, di cui parlai già bene in occasione della nostra visita del 2019 e che prontamente vado ad assaggiare.
Spoiler: è sempre buono. Sono costretto a dividerlo, a malincuore, con Corvo, perchè in teoria ci serve una doppia opinione su tutto quel che facciamo, che stress!

Cos’altro? Beh, ci sono degli arancini, li provo ai funghi porcini e sono ottimi, idem per la versione cacio&pepe.
Corvo tenta la sua classica giocata con il suo amore di sempre, la nduja, ma qualcuno lassù per punirlo di avermi sottratto il soffritto gli rifila per errore quello al ragù. Muore un po’ dentro (ma lo mangia comunque).

– Lo struffolone, altro dolce tipico


Altra cosa ben riuscita è vin brulè proprio di Luca, che risulta molto delicato e non aggressivo (non ne sono un gran fan ma questo mi piace, forse, anzi, per la prima volta ne assaggio uno che mi piace) nonostante poi mi dedichi inizialmente al prosecco e subito dopo a provare qualche birra artigianale del birrificio FIEJ.

Ne proviamo circa 48 campioncini, per sincerarci sia davvero buona, e proseguiamo.


Struffolone & Kebab


Come anticipavo, qui è tutto Cilento, ci sono anche i dolci tipici natalizi, come lo Struffolone e gli amatissimi Scauratieddi. Poi c’è il kebab, dove Luca cede: “Non ci potevo fare niente, è troppo buono.”

Lo discolpiamo, anche perchè la sola colpa di quella carne è ruotare in verticale, ma fa di tutto per farsi accettare…tipo presentarsi nel panino con abbondante parmigiana. Chi siamo noi per puntare il dito? Al massimo il dito lo alziamo, per ordinarne uno!

– Il mio amato paninazzo col soffritto


Tra un panino con i broccoli e l’altro Luca ci racconta l’idea dietro ogni stand.
L’evento sembra piccolino (o meglio, intimo) ma quanto lavoro c’è dietro…e non è finita certamente qui perchè nell’altro cortile attendono impazienti una lunga serie di artisti, mangiafuoco e tanto altro.

Altra chicca, che speriamo di mostrarvi quanto prima, è il motivo del nome di questo evento.
Polvere di stelle, infatti, deriva da un magico spettacolo pirotecnico dove i frammenti luminosi dei fuochi d’artificio discendono lentamente, dondolando aiutati da un piccolo paracadute, donando a tutto il mercatino un’affascinante spolverata di stelle ciondolanti e cadenti. Una vera magia di Natale.


Gli appuntamenti


Vi ricordiamo che Polvere di stelle si terrà a Castelnuovo Cilento (SA) dal 3 al 23 Dicembre, ad esclusione dei giorni 6, 7, 9, 13, 14, 15, 16 e 20.
Gli orari vanno dalle 17.00 alle 22.30 o dalle 10.00 alle 22.30, a seconda del giorno.
Apertura eccezionale nel giorno dell’Immacolata!

Ne approfittiamo per elencarvi anche la vasta serie di artisti che presenzierà sul posto:

4 dicembre ore 20.30 i RittAntico
8 dicembre ore 20.30 Kiepo’
10 dicembre ore 20.30 Daniele Botticchio
11 dicembre ore 20.30 Peppe Cirillo e Antiqua Saxa
18 dicembre ore 20.30 Stragatti rock
22 dicembre ore 20.30 A Paranza ru’ Tamuntan
23 dicembre ore 20.30 Piera Lombardi

Ed ecco, ancora, il nostro evento ufficiale sui mercatini:

– L’evento ufficiale de Il Trono di Sagre sui Mercatini di Natale Polvere di stelle, cliccaci!


Falco

– Link alla pagina ufficiale degli organizzatori
Gli articoli degli eventi e sagre
Gli articoli recensione post eventi e sagre
Pagina facebook con tutti gli eventi e sagre.
Pagina Instagram con tutti gli eventi e sagre.
Pagina Youtube degli eventi e sagre in cui il trono di sagre è stato presente.
Pagina Telegram con tutti gli aggiornamenti sugli eventi e sagre
Polvere di stelle, il castello di Castelnuovo Cilento apre i suoi cortili ai mercatini! – Il Trono di Sagre

Polvere di stelle, il castello di Castelnuovo Cilento apre i suoi cortili ai mercatini! – Il Trono di Sagre


E’ una prima edizione, ma di quelle fatte per durare negli anni.
A Castelnuovo Cilento (SA) si è deciso finalmente di aprire le porte del cortile del castello ai mercatini di Natale e a tutti i visitatori curiosi. Non solo stand di artigianato ma anche tante delizie calde e invernali da provare.

– Lavori in corso presso il castello


Le date di Polvere di stelle, i mercatini di Natale di Castelnuovo Cilento


Dal 3 al 23 Dicembre, ad esclusione dei giorni 6, 7, 9, 13, 14, 15, 16 e 20.
Gli orari vanno dalle 17.00 alle 22.30 o dalle 10.00 alle 22.30, a seconda del giorno.
Apertura eccezionale nel giorno dell’Immacolata!

Oltre cibo e intrattenimento, anche tanta musica:

I concerti in programma :

4 dicembre ore 20.30 i RittAntico
8 dicembre ore 20.30 Kiepo’
10 dicembre ore 20.30 Daniele Botticchio
11 dicembre ore 20.30 Peppe Cirillo e Antiqua Saxa
18 dicembre ore 20.30 Stragatti rock
22 dicembre ore 20.30 A Paranza ru’ Tamuntan
23 dicembre ore 20.30 Piera Lombardi

– Locandina dell’edizione 2021


Cosa ci aspetta in quest’edizione?


E’ una prima edizione! Organizzata da Luca De Feo, già autore di Ritorno al Borgo, dove fummo presenti nel 2019!

– Un estratto della nostra recensione e visita del 2019 a Ritorno al Borgo, a Castelnuovo Cilento

Potete trovare tutta la recensione, arrosticino per arrosticino, all’interno del nostro libro Il Borgo in Tavola, dove trattiamo diversi eventi e sagre visitati dal vivo, in Cilento e non solo! Con l’aggiunta di cenni storici, ricette, foto originali e curiosità.

– Clicca sulla foto per visualizzare la scheda del libro!


Il Trono chiede, gli organizzatori rispondono!


Abbiamo fatto qualche domanda a Luca De Feo, l’organizzatore, per saperne qualcosa in più.

Ciao Luca! Come avete disegnato questo percorso?

E’ un percorso che inizia alle pendici del borgo e risale fino al Castello, che ospita i mercatini.
Per quest’anno la struttura sarà solo parzialmente occupata, ma dalle prossime edizioni in poi prevediamo di riempire tutto l’interno del castello di addobbi, luci e stand. Ci sarà anche una casa di Babbo Natale, con decorazioni e un giardino tutto suo.

Cosa dobbiamo aspettarci da questa prima edizione?

Da una manifestazione del genere ci si aspetta gioia. E’ fatta per far sentire e riscoprire il Natale, purtroppo di questi tempi è sempre un rischio, letteralmente non sai, per via delle restrizioni, se da un giorno all’altro potrai aprire. Personalmente ho incontrato molte difficoltà anche tra la gente, per convincerli ad aprire stand, cosa che sarebbe stata immediata e facile qualche anno fa, ma ce l’abbiamo fatta.

Che tipicità avremo modo di provare?

Dalla pasta e fagioli alla parmigiana di melanzane con pancetta e provola affumicata direttamente in panino, polpette nel sugo, viccio cilentano, salumi, alici imbottite, classico panino broccoli e salsiccia o con salsiccia, foglie e patate, tipicissimo. Non dimenticheremo il soffritto. Ci siamo concentrati sui panini principalmente per favorire i distanziamenti ed evitare di dover creare un’area apposita per il pranzo/cena. E ancora vin brulè, per dare al mercatino un bel profumo inebriante tipico del Natale, castagne, struffoloni e tanti dolci.

Non solo cibo però, ma anche tanta bella musica!

Tutte le tipicità saranno abbinate a musica, infatti ci sarà un programma ricco di artisti, di diversi generi. Mangiafuoco e artisti di strada si accompagneranno alle band, anche itineranti con organetti e zampogne, per dare l’idea di un panorama ricco e pieno di gioia.

Sarà stato difficile metterlo in piedi, ma sembra un gran bel programma…

Ho voluto rischiare, si sa che non è affatto facile convincere una giunta o un’associazione quindi ho voluto provare da solo. Si inizia così, col presupposto di voler sviluppare qualcosa di più grande negli anni. A questa manifestazione si accompagnerà una versione estiva, più tipica e simile ad una sagra, “Il borgo antico”, sulla scia della precedente “Ritorno al borgo”. Nonostante la prima edizione in molti ci hanno creduto e abbiamo avuto diversi sponsor.
Il mio appello è di venire a dare un’occhiata e di crederci, per distrarsi, per dare una chance a chi ha montato uno stand e cucinerà per l’occasione, per mostrare e mostrarci che il Cilento c’è ancora, ed è solidale. Allo stesso tempo vorrei ringraziare per la disponibilità la famiglia Adinolfi che ci ha concesso l’uso del castello.

– Locandina del nostro evento FB di Polvere di stelle. Clicca per rimanere sempre aggiornato!
Gli articoli degli eventi e sagre
Gli articoli recensione post eventi e sagre
Pagina facebook con tutti gli eventi e sagre.
Pagina Instagram con tutti gli eventi e sagre.
Pagina Youtube degli eventi e sagre in cui il trono di sagre è stato presente.
Pagina Telegram con tutti gli aggiornamenti sugli eventi e sagre