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Calici di Natale al castello – Riardo (CE) – 2022

Calici di Natale al castello – Riardo (CE) – 2022

Eccezionalmente spostato al periodo natalizio questo collaudato evento che si tiene solitamente ad Ottobre vi da la possibilità oltremodo suggestiva di passeggiare nella parte più storica e affascinante di Riardo (CE). Calici di Natale al castello vi porta dal vecchio ospedale in disuso e che ormai presenta solo una storica facciata fino ai vicoletti che portano al castello e alle sue larghe sale.


Menu tradizionale, con degustazioni


L’evento si compone di una parte più tradizionale che si svolge all’inizio del centro storico di Riardo, dopo una serie di tortuose salite che vi invogliano a parcheggiare “a valle”, pena manovre al limite della frizione nelle sue ripide curve.

Dabbasso quindi troviamo panche e cucina tradizionale, nel menu a prezzi competitivi troviamo una zuppa di ceci che funge da alternativa vegetariana, pasta e fagioli con cotiche, soffritto, cuzz’tiello con polpetta e altre varianti di questi piatti principali.


La zuppa, molto semplice e con poco mordente, viene compensata oltremodo dalla ricchezza di lipidi della pasta e fagioli. Difatti grazie alla ricetta tradizionale di scuola Monticelli essa nasconde uno strato di grasso dato da lardo e cotiche. Alla prima cucchiaiata rimarrete straniti, poi ci darete dentro.
Ci hanno sussurrato la ricetta, ma è un po’ un segreto professionale, quindi vi invitiamo a scoprirla recandovi sul posto (dove volendo al punto vendita Monticelli trovate anche le conserve con questo “sugo”)

Abbiamo trovato saporito e carnoso il soffritto (sempre della stessa provenienza) e buona la polpetta, anche se il cuzztiello di per sè spauriva un po’ di fronte il suo ideale fratellone di Cervinara.


Finito questo pasto caldo (mentre si alzava ogni tanto un po’ di fresco) ci si può recare al castello facendo qualche pit stop nelle varie cantine che si incontrano sul percorso, come Telaro o Terre dei Lombari.
Dall’altro lato, invece, un’altra parte della Pro Loco si occupa di cuocere arrosticini al sole, sulla parte del castello che offre un vasto panorama.


Show Cooking


La parte di cucina che si tiene nel castello è affidata alla già citata Monticelli, famiglia & macelleria che con affiatamento sminuzza, cucina e intrattiene l’intera Riardo. Antonio Caiazza, il conosciuto titolare, si occuperà del porzionamento di 1/2 maiale mostrando la sua maestria al coltello e tutte le parti dell’animale al pubblico curioso.

Mentre con rapidità la bestia viene completamente sezionata alle spalle di Antonio il processo continua con cottura e servizio per i prenotati allo Show Cooking. Intrattiene e fa da collante Sergio, che ha composto addirittura una poesia per celebrare questo momento.


Dal maiale si ricava anche una delle preparazioni più tipiche di Riardo e che pare che possa diventare sempre più protagonisti di Calici (di Natale) al Castello, cioè la carne salsicciata.
Detto volgarmente si tratta di una vecchia usanza un po’ alla carlona di sminuzzamento del ripieno della salsiccia, con aggiunta generosa e ad occhio di una bella parte di grasso.
Come è intuibile si da vita a un versatile “””trito di carne””” molto saporito da poter utilizzare in svariate preparazioni.

Dallo show cooking arrivano anche piatti di salumi, freschi, teneri e dolci, con formaggi del posto, e finalmente la parte arrostita e fumante: salsiccia, filetto di maiale e altre delizie preparate sul posto.


Dove trovare tutti questi prodotti…


Tutto e molto di più lo trovate anche nel punto vendita a poche centinaia di metri dal centro del paese stesso. Dalle conserve di salsiccia fresca sottolio ai vini delle rinomate cantine locali, passando per pasta secca delle migliori marche, cestini natalizi, tagli di carne di svariata grandezza, porchetta, salami, formaggi e chi più ne ha più ne metta. Il tutto circondato da una gran sintonia familiare, frasi motivazionali e l’incredibile energia di Antonio Caizza, che con il suo vocione fa sentire passione e presenza anche mentre è indaffarato in più mansioni all’unisono. E’ proprio lui che ci ha voluto qui per l’occasione e che tra l’imboccarci prosciutto appena affettato e senza fermarsi un attimo manda in porto il suo show cooking prestandosi anche alle danze e agli abbracci, tra una suonata folk e un Ricciardi random.



Alleghiamo foto con indirizzo del punto vendita, qualora qualcuno volesse procurarsi qualche prodotto tipico della zona.
Macelleria Monticelli, Via XXV Aprile, 15, 81053 Riardo CE, 328 557 2976


– Falco

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Historiae Volceianae e Sagra della pasta – Buccino (SA) – 2022

Historiae Volceianae e Sagra della pasta – Buccino (SA) – 2022


Historiae Voceianae si mescola alla Sagra della pasta, festa tradizionale di Buccino (SA) integrando alla classica degustazione gastronomica un colorato sfoggio di cultura storica.
L’evento abbraccia diversi punti del paese ed è un’occasione per scoprire una Buccino che merita sicuramente di più di una visita fugace.

– Lasciatevi un angolino per la fagiolata


Dalla Sagra della pasta a Historiae Volceianae


Parlando con gli appassionati organizzatori, tra cui un gentilissimo Marcello Nardiello, ci rendiamo subito conto di quanto qui si tenga alla tradizione e alla storia del paese.
Il nuovo corso dell’evento non ha soppiantato il vecchio, l’ha semplicemente abbracciato e ne mantenuto addirittura il nome.

La sagra della pasta era un evento tradizionale dell’estate bucciniana e Historiae Volceianae ne ha semplicemente allargato e perfezionato i contorni. Ma esattamente in che consiste il tutto?


Il punto è che Buccino ha una storia che non basterebbero un mese di manifestazioni per rievocarla tutta nella sua interezza. Si parte dalle alleanze cartaginesi pre-romaniche, al dominio di Roma poi e alla sapiente arte politica dell’antico di borgo di inserirsi anche nelle alte sfere dell’epoca. L’inserimento di senatori autoctoni nei posti d’influenza, la posizione strategica, lo stampare moneta e perfino il saper rialzarsi in momenti bui di terremoti e sciagure ha fatto si che la città oggi possa giovare di un immenso patrimonio a cui attingere.

– Gli sbandieratori


Le rievocazioni e gli stand


Tutto comincia dal corso principale, dove in lontananza il castello si mette in posa alla luce della luna. Ha aspettato un migliaio d’anni che io lo fotografassi e nel marasma ho comunque rischiato di farlo venir mosso, ma sicuramente era lui che per l’impazienza non stava più fermo.

– Lo spettacolo sul corso


Qui gli sbandieratori provenienti da Cava de’ Tirreni si esibiscono avanti e indietro lanciando in aria i loro ampi drappi al ritmo di trombe e tamburi. Uno spettacolo che riempe gli occhi e che non stanca mai.
La cittadinanza apprezza e osserva silenziosa, per poi acclamare i ragazzi e le ragazze che hanno regalato un’eccellente esibizione.
Noi abbiamo parcheggiato sapientemente in uno dei parcheggi del centro storico, mossa che vi consiglio così vi risparmiate di avere a che fare con l’autista della navetta, roba che mediare con i romani era più gradevole.

Dal corso si passa al centro storico (che in realtà è un po’ ovunque), sbandieratori e musici sfilano e la festa comincia.


Al centro, sotto l’orologio che accompagna con i suoi rintocchi la vostra passeggiata nella suggestione, abbiamo un palco dove ascoltiamo una rara esecuzione di De Andrè e i primi stand.


Il chiostro e Il borgo


In piazza trovate una delle pietanze tipiche: gli struffoli.
Ennesima volta in cui ci troviamo di fronte a un prodotto con lo stesso nome di un altro, ma con una concezione completamente diversa.

Qui gli struffoli sono belli grossi, come sassolini di fiume, si snocciolano e si scrocchiano principalmente accompagnandosi con il vino ma non disdegnano formaggi e salumi.
Qui io e Corvo ci dividiamo, lui li rifugge, io credo che invece possano essere una valida e tradizionale alternativa all’ape col tarallo.


In piazza, sotto le panche, potrete anche osservare il mondo che dimora nel sottosuolo di Buccino.
Raramente vi ritroverete in una sagra coi pavimenti in vetro, altro bell’esempio di come tradizione, storia e moderno si uniscano tra Historiae Volceianae e Sagra della pasta.
L’antipasto prevede una buona soppressata e qualche amico della stessa.


Subito in fondo a destra, nei pressi della chiesa, superato un punto dove potrete divertirvi plasmando l’argilla, trovate il secondo stand dedicato all’antipasto.
Qui abbiamo provato un gran bel piattino di formaggi e salumi e soprattutto una fagiolata che ci ha colpito in positivo. Corvo distoglie lo sguardo mentre io scarpetto il sughetto tiratissimo della fagiolata con gli struffoli che mi sono portato dietro.
Prima di andar via fate due passi nel silenzio della chiesa.
Un’irreale bolla di quiete, con l’ovattato frastuono in lontananza degli sbandieratori misto alle melodie rock dei Queen che sobollono insieme alla fagiolata vi regalerà un’ancestrale galleggiamento di relax.


La pasta al castello


La pasta la trovate più su, nei pressi di ciò che rimane del castello. Le rovine sono comunque estremamente affascinanti. Un fico, un po’ di erba secca smossa dal vento, delle potenti luci bianche e un panorama che tra le luci della città sembra ribollire come lava vi reimmergono con un potente waterboarding in una storia senza tempo.


I primi da provare sono due: ravioli e fusilli.
Suona un po’ strano avere solo due primi alla Sagra della pasta, forse sarebbe stato carino proporre qualche pasta in più agli avventori, una volta avuta effetto avrebbe reso ancora più suggestive le rovine.

In compenso ho trovato buoni i ravioli e molto buoni i fusilli.
Gentile anche tutto lo staff e il personale che abbiamo trovato in giro per l’evento, che diligentemente serve pietanze e sposta macigni contenenti kg di fusilli.

– La voragine dei ravioli


Altra postazione da non perdere è quella dei secondi, se la bistecca di maiale non spicca (è complicato braciare bistecche per tante persone, però 4€ è un prezzo che manco all’agriturismo) il posto è tra i più belli. Sembra un presepe. Articolato su più livelli brulica di persone che divorano pane e salsiccia immersi nella storia, una frase che potrebbe anche rilanciare lo A spasso nel tempo di De Sica, ma che invece è perfetta sintesi del gran lavoro che l’organizzazione è riuscita a fare.

– Una cartolina da Buccino


Ancora una volta non solo gastronomia, ma storia, cultura ed intrattenimento.
Intrattenimento a cura del Cervo Bianco, tre musici che ci hanno deliziato con melodie dal sentore celtico.
Cornamuse e tamburi con vestiti dell’epoca, rifornitevi di vino e godetevi lo spettacolo.
Riguardo la cultura, potrete farvene una anche allo stand dei nostri amici della Birra Nuda, che incontriamo ancora una volta e che è sempre un piacere salutare, anche perché hanno iniziato questa simpatica tradizione del gonfiarci di birra ogni volta che ci vedono.


Historiae Volceianae e Sagra della pasta, conclusioni


Non ho molto da concludere, se siete arrivati fin qui vi siete resi conto di quanto quest’evento ci abbia convinto. L’organizzazione è ottima, la passeggiata lunga e suggestiva, le tipologie di intrattenimento sono varie e sicuramente convinceranno anche le comitive più disparate, la grande gentilezza di chi ci ha mostrato tutto, Marcello Nardiello, va ancora una volta segnalata. Insomma, ci siamo divertiti.

L’evento si tiene praticamente sempre dal 16 al 18 Agosto, segnatevelo e andate a scoprire Buccino, cosa che colpevolmente avremmo dovuto fare ben prima!


– Falco

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Festa della ciliegia – Campoli del Monte Taburno (BN), i giorni della fioritura – Il Trono di Sagre

Festa della ciliegia – Campoli del Monte Taburno (BN), i giorni della fioritura – Il Trono di Sagre


Festa imperdibile per gli amanti della ciliegia ma anche per chi vuole soffermarsi a scoprire il nostro territorio campano sempre ricco di gemme e sorprese.

In questo caso ci troviamo nel beneventano, a Campoli del Monte Taburno. La festa in questione è la Festa della ciliegia e si terrà il 10-11-12 Giugno con un programma che vi darà modo di apprezzare non solo questo frutto rosso molto conosciuto (e amato) ma anche di provare altre pietanze tipiche e soprattutto di aver modo di visitare in modo unico e suggestivo Campoli, dintorni e panorami.
Con una vista che si presuppone mozzafiato sui ciliegi in fiore.


Il programma


Il ricco programma della Festa della ciliegia si districa così nei suoi tre giorni di festa:

Venerdì 10Anteprima

19.00 Apertura espositori e mercato della ciliegia
– Apertura braceria (Stand dedicato alle carni locali)
– Possibilità di degustare la pizza alla ciliegia (attenzione, il resto delle cucine saranno chiuse!)
21.00 Concerto d’apertura esclusivo da parte de I Trementisti


Il weekend


Sabato 11

11.00 Apertura espositori e mercato della ciliegia
– Visite Guidate con Fuoristrada dei ciliegeti
(Dalle 11.00 alle 18.00. Prenotazione riservata solo gruppi e pacchetti All Inclusive)
– Visite Guidate a Cavallo dei ciliegeti
(Dalle 11.00 alle 18.00. Prenotazione in loco. Escursione a cavallo con maneggio in pieno centro storico)
12.00 Apertura stand gastronomici
(Dalle 12.00 alle 15.00. Degustazione menu tradizionali o completamente improntati sulla ciliegia)
15.00 Laboratorio didattico
(“Dalle ciliegie alla marmellata”. Prenotazioni possibili in loco)
16.00 Laboratorio didattico riservato ai bambini
(“Biscotti alla ciliegia”. Ingresso libero)
17.00 Spettacolo di musica itinerante
19.00 Apertura stand gastronomici
(Dalle 19.00 alle 23.00. Degustazione menu tradizionali o completamente improntati sulla ciliegia)
– Apertura braceria (Stand dedicato alle carni locali)
– Possibilità di degustare la pizza alla ciliegia
21.00 Degustazione Guidata
(“I vini bianchi, i salumi, i formaggi, le marmellate del Taburno: Esaltazione dei sapori”)
21.30 Spettacolo musicale (Musica liscio, latino americana, balli di gruppo)
23.30 Incendio del campanile (Straordinario spettacolo in notturna)

Festa della ciliegia, programma
– Informazioni e pacchetti disponibili



Domenica 12

– Visite Guidate con Fuoristrada dei ciliegeti
(Dalle 11.00 alle 18.00. Prenotazione riservata solo gruppi e pacchetti All Inclusive)
– Visite Guidate a Cavallo dei ciliegeti
(Dalle 11.00 alle 18.00. Prenotazione in loco. Escursione a cavallo con maneggio in pieno centro storico)
11.00 Apertura espositori e mercato della ciliegia
12.00 Apertura stand gastronomici
(Dalle 12.00 alle 15.00. Degustazione menu tradizionali o completamente improntati sulla ciliegia)
15.00 Laboratorio didattico
(“Dalle ciliegie alla marmellata”. Prenotazioni possibili in loco)
16.00 Laboratorio didattico riservato ai bambini
(“Biscotti alla ciliegia”. Ingresso libero)
17.00 Spettacolo di musica itinerante
19.00 Apertura stand gastronomici
(Dalle 19.00 alle 23.00. Degustazione menu tradizionali o completamente improntati sulla ciliegia)
– Apertura braceria (Stand dedicato alle carni locali)
– Possibilità di degustare la pizza alla ciliegia
21.00 Degustazione Guidata
(“I vini rossi, i formaggi, le marmellate del Taburno: Accostamenti e familiarità”)
21.30 Spettacolo musicale (Musica liscio, latino americana, balli di gruppo)

Campoli, bici elettrica

Il Trono chiede, gli organizzatori rispondono…

Ciao Chiara, abbiamo notato che la vostra festa abbraccia diversi aspetti di Campoli. Non solo la ciliegia o il cibo, dunque, ma una riscoperta a 360° di tutto il “meglio” che avete da offrire…

“Come avrai visto dal programma c’è un mix di conoscenza del territorio e delle nostre tradizioni culinarie. Questo è sempre stato lo scopo della nostra manifestazione, quello di mostrare le bellezze del nostro territorio di collina pieno di bellezze, sia dal punto paesaggistico che storico. La manifestazione si tiene appunto fondamentalmente nel centro storico per dare la possibilità di conoscere il “borghetto”, di degustare qualche pietanza o di iniziare qualche tour.”

Non solo molte cose da vedere, ma anche da fare…parlaci un po’ del programma.

“Ci sono diverse possibilità di occupare il proprio tempo presso la nostra Festa della ciliegia.
La prima è quella di fare un giro in fuoristrada, con le Campagnole, tra i ciliegeti.
Con un istruttore, si va in giro, si scende, si provano le ciliegie, vengono mostrati i terreni in fiore, etc.
Lo stesso programma si può fare anche a cavallo!
Eccezionalmente in piazza sarà possibile noleggiare bici elettriche e girare in modo indipendente per il borgo e la festa.
Durante la giornata vengono svolti laboratori didattici sia per bambini che per interessati di tutte le età, sulle trasformazioni della ciliegia da frutto a marmellata/biscotto.
La sera, dalle 21, sabato e domenica, due guide alla scoperta dei sapori del Taburno, con una degustazione, alternata nelle due serate di festa, di vini bianchi e rossi.”
Campoli, musica
– Uno degli eventi musicali più attesi

Il resto dell’intervista…

Siamo curiosi, relativamente al lato gastronomico…ci parleresti un po’ del menu?

Allo stand enogastronomico doppia scelta: Cavatelli con pomodoro e salsiccia o Padellaccia (Piatto tipico campolese con patate fritte, peperoni sottaceto e carne fritta). L’alternativa è il menu alla ciliegia (con straccetti di pollo alla ciliegia o il risotto alla ciliegia). Sono presenti anche le classiche “montanare” presso la friggitoria e la braceria con i panini con salsiccia o pancetta. Famosa anche la “pizzeria” che sforna queste tre tipologie di pizze gourmet a base di ciliegia (e marmellata e formaggio).

…siamo sicuri che non mancherà nemmeno la musica!

Tutte le serate saranno accompagnate da spettacoli musicali mentre nel pomeriggio sarà possibile allietarsi con musica itinerante.

Ringraziamo Chiara e gli organizzatori della Festa della ciliegia di Campoli del Monte Taburno (BN) e vi invitiamo ad andare a trovarli nei giorni 10-11-12 Giugno 2022!


Informazioni utili


Informazioni utili:
Organizzatori – Pro Loco Monte Taburno (link alla pagina FB a fine articolo)
Numeri di telefono – 3286988657
Sito internet – prolocomontetaburno.it

– Il menu (dolci a parte)
Telegram, Trono
– Clicca sull’immagine per accedere alla chat!

Falco

Festa della ciliegia, organizzatori
– Clicca per vedere la pagina della Pro Loco di Campoli
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