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Nonna Mena | Ristorante – Quadrivio di Campagna (SA) – Tavolo Riservato

Nonna Mena | Ristorante – Quadrivio di Campagna (SA) – Tavolo Riservato


In una delle giornate più piovose di questo Novembre 2022 ricomincia la nostra rubrica Tavolo Riservato che si era dovuta fermare in estate per ordine del nostro cardiologo, dando così più spazio agli eventi.
Adesso che il sole cocente ha lasciato spazio ai primi freddi e a qualche rovescio possiamo rificcarci comodi comodi con i piedi sotto la tavola.

Per questo nostro primo ritorno all’assaggio siamo stati da Nonna Mena, piacevole triangolo di forniture di pasta che collega nostre passate visite sia da Mosaico che dalla casa base dei nostri amici di La Siciliana.

Nonna Mena, black angus con provolone del monaco
– Black Angus con provolone del monaco e granella di pistacchio


Nonna Mena, tra terra e mare


Il menu di Nonna Mena è un menu di proposte molto classiche, sparita da tempo la pizza dalle scelte abbiamo una proposta di una decina di primi (che talvolta cambiano, secondo disponibilità) e dei secondi che spaziano un po’ sul lato mare un po’ sulla braceria.

L’intenzione è quella di offrire un prodotto fresco, da fornitori locali e ormai conosciuti (l’attività è in piedi da decine di anni) con un occhio alle nuove tendenze (la mortadella arrostita con granella nell’antipasto e la sezione dedicata al Black Angus tra le carni) e le certezze che piacciono al cliente classico e affezionato, come lo spaghetto con le vongole o la tradizionale matassa (ricordiamoci che siamo a Campagna!)


Il nostro primo incontro è quello con due lunghi taglieri, divisi tra caldi e freddi.
Abbiamo da un lato un classico mix di salumi con un po’ di zucca sottolio, spicchi di frittata (buona, soffice), formaggi, una bruschetta calda con un po’ di pancetta e aromi, tarallini e salsiccia paesana.

Dall’altro il tagliere dei caldi con scarola, olive e peperone crusco che a dispetto di quel che si potrebbe pensare non era affatto sapida, delle patate sulla scia del cunzato (soddisfacenti, piccolo bis per me) e delle parmigianine di spessa fattura.


Primi e secondi

Per tutta la cena abbiamo accompagnato i bocconi con del vino della casa (ma è presente una scelta di etichette). Un aglianico rosso piacevole, senza solfiti, che si è ben prestato a tutti i piatti proposti, compresa la pasta.

Per la sezione primi Angelo sceglie di farci provare la corteccia al sugo con salsiccia e funghi.
Il piatto è saporito, aiutato dalla grattugiata di formaggio con cui si presenta e il sugo molto tirato (come piace a me). In menu tra i primi volendo trovate anche ravioli e paccheri, oltre ai classici citati prima.

Nonna Mena, cortecce
– Cortecce, notevole il formaggio ridotto a cremina


Una profumata pietra ardente annuncia l’arrivo della sezione carni.
Black Angus in due versioni, da un lato una proposta più classica con pomodorini, rucola e scaglie, dall’altra, al passo coi tempi, trancetti di carne con provolone del monaco e granella di pistacchio.
Azzeccata la scelta dell’angus col provolone del monaco, tutto il piatto assume un vago aroma di affumicato che richiederebbe da solo un’altra bottiglia di vino rosso d’accompagnamento.

Nonna Mena, Black Angus con rucola
– Black Angus in versione più classica


Nonna Mena, in sintesi…


Per la parte finale della nostra cena proviamo una pasticella (castagnaccio, calzoncello, etc.) delicata (altrimenti l’avrei lasciata lì, visti i miei dissidi col cacao troppo invadente) e dalla sfoglia sottile e un bis di limoncello.

Tratteniamo Angelo per qualche piacevole chiacchierata. L’impressione è che Nonna Mena resista all’evolversi della ristorazione di Quadrivio (con tanti locali che si rinnovano, ma anche tanti che chiudono) con un suo passo cadenzato e senza farsi stravolgere dalle mode del momento.
Dal locale, che si è svecchiato col tempo, sono sparite sia le tv che le pizze, per proporre un menu più gestibile e di conseguenza più fresco. Non sono stati abbandonati i grandi classici che piacciono al cliente locale ma sono allo stesso tempo presenti scelte al passo coi tempi e soprattutto un’onestà sui prezzi che non ha subito i folli rincari che si vedono in giro, dove in più di un’occasione si è osservata una pura e semplice speculazione.

Nonna Mena, pasticella
– La pasticella che professionalmente abbiamo scordato di fotografare prima


Falco