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Al Girarrosto | Grill – Eboli (SA) – Il Trono Tavolo Riservato

Al Girarrosto | Grill – Eboli (SA) – Il Trono Tavolo Riservato


Abbiamo deciso di raccontarvi questo spaccato di una giornata vissuta tra le mura domestiche in attesa della partita.
La semifinale con la Spagna ci ha messo in tensione e per ricaricare le batterie a fine primo tempo ci voleva per forza una puntatina Al Girarrosto.

Patate
– Valanga di patate dorate e anteprima di ali di pollo, in lontananza una salsa bbq per i più viziosi


Non è da oggi…

Non è affatto da oggi che si punta al girarrosto (in generale). E’ nostra usanza alternare, nella pappate fatte in casa, quelle rare volte che non assaltiamo un locale nuovo (e non finiscono mai!), alla intramontabile pizza e allo spesso deludente sushi, un bel girarrosto locale.

La formalità la si mette da parte, si telefona e si enuncia il budget, la signora sa già come regolarsi.
“Siamo in 5, un bel 60 euro di misto, a piacere vostro, basta che non servono forchetta e coltello che dobbiamo mangiare davanti alla partita!”

La signora si fa una bella risata e comincia a farmi un elenco che perfino alle 3 del pomeriggio, sotto un sole cocente da subire mentre si svolgevano pratiche burocratiche, era da pura salivazione.

Wurstel
– Stinco dall’alto e processione di wurstelloni affumicati


1 Salsiccia, anzi 2


Il minimo sindacale è un pezzo differente a testa.
– Salsiccia dolce
– Salsiccia piccante
– Wurstel
– Ali di pollo
– Stinco di maiale
– Involtini di pollo
– Patate al forno, un mucchio di patate al forno

Qui devo già segnalare che la signora, a budget sforato, ci mette le patate completamente omaggio.
Quelle belle patate annaffiate di grasso di carne, pepite frastagliate da divorare con le mani…

E, al momento del ritiro, quando ad occhio capiamo immediatamente che necessitiamo di PIU’ PATATE la signora non ci fa pagare neanche quelle.

Al girarrosto
– Una foto fatta di sfuggita inquadra l’impacchettamento delle nostre carni in attesa di essere divorate


Fine primo tempo


Finalmente dopo l’agonia del primo tempo è il momento di rimuovere le unte coperture ormai inutilizzabili e dar sfogo alla tensione accumulata.
Io comincio immediatamente con un bis di salsicce, piluccate a tocchetti nella mostarda.
Immediatamente mi lascio travolgere da una valanga di patate.
Poi per stemperare un bel wurstellone affumicato, che col suo sapore neutro ristabilisce il ph del palato.

Il caos è palpabile intorno a me, è come stare in curva allo stadio, mani impazzite arraffano di qua e di là, portandosi alla bocca salsicce con fattezze umane, roba che manco quando cadde il Wall Maria.
Qualcuno maledice Olmo, qualcuno invoca birra gelata, la scena mi ricorda molto la cena dei nani ne Lo Hobbit.

Dopo l’antipasto a base di salsicce è il momento del pezzo grosso: Lo stinco di maiale.
In teoria andavano messi “in mezzo”, in pratica sono talmente grossi che puoi mangiarne tranquillamente uno intero a testa. Per ingannarmi lo mangio a porzioni, una falciata lì, sorseggio birra, guardo il soffitto, penso ai cambi che farà il mister, un’altra tranciata qui, guardo negli occhi gli amici di tavolo, due colpi di sotto…ed è finito lo stinco.

Stinco
– Orgia di salsicce e stinchi disposti come stielgranate


Inizio secondo tempo


Ci ho messo 13 minuti netti a finire praticamente tutto. Mi sono ingozzato.
Deambulando ritorno in zona divano lasciando al tavolo chi ancora deve finire.

Un pensiero ricorre all’involtino di pollo, messo in ombra dallo stinco, ma di cui ho apprezzato la parte pepata e inpancettata. Si stappa una nuova birra, ancora più fredda, pronti a soffrire per almeno altri 45 minuti (poi alla fine saranno più di 80).

Ali di pollo
– Ali di pollo che si incaprettano, sullo sfondo qualche altra patata, per gradire


Al Girarrosto, in sintesi…


Per un budget di 60 euro ci è stato dato:
5 Wurstel, 5 involtini, 4 stinchi di maiale, 4 ali di pollo (complete, quindi 8), 15 salsicce (di cui alcune offerte) e una valanga di patate (tutte offerte)

Considerato che mangiamo come delle bestie e che è anche rimasto qualcosa direi che ne è valsa ampiamente la pena.
E oggi (domani, o il giorno dopo la cena comunque, a seconda di quando leggerete) a pranzo avrò anche il piacere di accompagnare lo stinco superstite con le patate, quelle che si sono salvate.


Falco


Abbuffate perdute, le sagre rinviate di Giugno – Parte 3 – 2020

Abbuffate perdute, le sagre rinviate di Giugno – Parte 3 – 2020


Volge al termine la terza settimana di Giugno e anche questa volta dobbiamo rinunciare ad una serie di mangiate in compagnia.
Il lato positivo? Potrebbe essere l’ultima volta che una settimana d’estate passa senza una sagra a contraddistinguerla, per Luglio infatti qualcosa già si muove…
Ma cominciando col baccalà…

Menu vasto alla Sagra del baccalà di San Giorgio
– Abbondanza in baccalà a Castel San Giorgio (SA)


Sagra del baccalà…e non solo


Citando letteralmente la sagra di Castel San Giorgio (SA) iniziamo la nostra lista di eventi perduti.
Sicuramente ci saremmo sbizzarriti di fronte al vasto menu proposto in provincia di Salerno: Frittelle di baccalà, pennette al baccalà, baccalà recanato con patate al forno, polpette di baccalà…e tutta una serie di varianti baccalà-free & dolci.

Decisamente una festa che fa fede al proprio nome!

A Frigento (AV) invece abbiamo un’altra festa monotematica, tutta dedicata ad un legume forse poco conosciuto ma estremamente versatile, è la cicerchia.
Durante la Sagra della Cicerchia, anche detta Cicerchiamo si prova a valorizzare questo prodotto principe dello slow food.

Ottima chiaramente in zuppe e in puree (perfette per accompagnare lo zampone di maiale) ma anche ridotta in farina per ottenere pappardelle e maltagliati.

Una simpatica iniziativa della cicerchia frigentina è quella del gemellaggio con una festa simile nelle Marche, a Serra de’ Conti, che si tiene però in Novembre.
Speriamo di riuscire a fare almeno quella !

Cicerchia a Frigento
– A Frigento la celebrazione della cicerchia


Degustazioni & Falò


Sarebbero cominciate anche le prime degustazioni, ad esempio quella di Eboli (SA), il Jazz&Wine.
Questo evento a cui noi personalmente non manchiamo mai pone l’attenzione al vino dando l’occasione al pubblico di visionare anche tutta una serie di stampe, reperti e gigantografie della II Guerra Mondiale relative all’operazione Avalanche, che vide lo sbarco e il passaggio degli americani proprio nel salernitano.
Il tutto con una buona scelta di vini vari e un buffet, vittima solitamente egli stesso di un vero assalto.

Jazz&Wine di Eboli (SA)
– Al Jazz&Wine rivive lo sbarco alleato


Dobbiamo invece spostarci a Frosinone, precisamente ad Arpino per il nostro prossimo evento perduto.
Si tratta del Faòne, un gigantesco falò lasciato danzare al vento mentre tutt’intorno ci sono balli, canti, gastronomia locale e una simpatica spaghettata offerta a tutti i visitatori.
Cose che scaldano il cuore ben più di un falò.

Evento consigliato particolarmente poichè dando un’occhiata al FB del comitato organizzatore capirete subito che sanno come divertirsi.

Faòne ad Arpino (FR)
Faòne ad Arpino (FR)


Con un triplo carpiato ci ritroviamo invece in provincia di Napoli, a Marigliano e l’occasione (ancora una volta persa) è quella della Sagra della melanzana.

Saremmo dovuti essere alla 16° edizione per una festa rinomata particolarmente per le sue pietanze gustose dove la protagonista è la melanzana.
Non solo parmigiana però, nelle ultime edizioni si era fatto notare il “cuzzetiello“, un tozzo di pane ripieno di sugo e polpette…

Orecchiette a Marigliano (NA)
– Signora locale benedice un esercito di orecchiette, Marigliano (NA)


Per ultimo celebriamo invece un altro piatto povero come la cicerchia, è la panorra.

Ad Amorosi (BN) si è deciso giustamente di celebrare questo piatto di umilissime origine frutto di ingredienti locali.

Che cos’è la panorra?
E’ un piatto che si può definire “di recupero” a base di pane raffermo “amorosino”, fagioli, verdure, aglio, peperoncino ed olio extravergine di oliva.

Durante la Sagra della Panorra oltre il piatto forte anche altre pietanze locali, canti e balli e naturalmente vino.

Panorra ad Amorosi (BN)
– La panorra, piatto povero amorosino


– Falco

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