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Limin | Sushi e fusion – Bellizzi (SA) – Il Trono Tavolo Riservato

Limin | Sushi e fusion – Bellizzi (SA) – Il Trono Tavolo Riservato


Ha aperto da una decina di giorni e abbiamo subito deciso di lanciarci all’assaggio.
Devo dire la verità, è un po’ che mi sono molto distaccato dal concetto di All You Can Eat, orientale o non.
Diciamo che non ho mai smesso di abbuffarmi e specialmente chi mi segue su Instagram lo sa ma ho dovuto alzare nel tempo l’asticella qualitativa e questo spesso cozza con l’abbuffata economica.
Limin dunque mi farà cambiare idea?

Tonno Tataki


Per iniziare, Gunkan e Tartare


Scegliamo il comodo orario delle 21.30, per riprenderci un pochino dal mare e dal traffico agropolese tipico di questi giorni di giugno e i primi 25 minuti passano per capire cosa ordinare.

Il menu è mastodontico e propone tante scelte.
Facendo fede al nome del locale c’è una parentesi di Mex, anzi di Tex-Mex, anzi di Ita-Jap-Tex-Mex, che poi questo Jap è già figlio del Cal(ifornia) ma dobbiamo fermarci o non ne usciremo più. Anzi, dobbiamo inziare.

Si versi la soia, quella verde che è più delicata, per i nostri palati sensibili, si ordini dell’acqua (sempre per via della soia) e si proceda con la prima ondata di piatti.

Scegliamo subito subito della Tartare e dei Gunkan.
La Tartare è prelibata, mix freschissimo di mango, avocado e gambero rosso. L’unica parte brutta è mangiarla con le bacchette, Corvo se la versa in mano tipo arachidi salate e la scena ci riporta sulla terra.
I Gunkan però ci riportano in alto, ne abbiamo prese 4 diverse varietà, tra salmone, tonno e special.
Posso dirvi che quella al tonno era carnosa (un buon mezzo centimetro di tonno rosso) e davvero ottima.

A questo punto però ci viene ricordato di “andarci piano col crudo” (a coscienza nostra).
Siamo un po’ spiazzati, da begli stronzi eravamo già con l’idea di prendere 28 tartare, mentirei se lo negassi.
Ci rituffiamo nel menu cercando di “stare attenti”, ma non troppo.

Tartare al gambero rosso, con avocado e mango


Uramaki, Gyoza & Carpaccio


Per il secondo giro decidiamo di testare la parte fusionfusion di Limin e prendiamo degli uramaki alla paprika.
Vengono serviti con una cialdina in mais. Ora, io non sono un grande fan del mais tostato però questa è una delle pietanze in cui si sente tutta la qualità su cui punta il locale.

I piatti sono tutti curati, tutti. Ben disposti, gustosi, non c’è traccia di sottoprodotti.
Il Carpaccio è sicuramente uno di questi esempi.
Si presenta su un piccolo giaciglio di riso e si differenzia dalle altre portate per lo spessore e la qualità della fetta di pesce prescelto. Ho ritrovato subito le note rosse di tonno già percepite nel Gunkan.
Inutile a dirsi era ottimo anche la versione col Branzino e col Salmone.

Gyoza al pollo (erano presenti anche in altre varietà!)


Galleria di immagini forti


L’avrete forse capito, il tutto si riduce ad una sequela di cose “buone molto buone, curate molto curate” ordinate totalmente a random dal vastissimo menu. Ed ecco perchè invece di continuare col nosense vi piazzo qui sotto una bella galleria con tutto quello che abbiamo ingurgitato (per rendergli giustizia) e passo a ciò che non mi è piaciuto!


La nota agrodolce


Quel che non mi è piaciuto ha un nome ben preciso: la salsa Teriyaki.
Purtroppo era sovrabbondante nel Salmone Teriyaki (beh, è nel nome!) ma soprattutto nel Crispy Gambero Bao, che ho finito solamente per la regola del “ciò che resta nel piatto si paga” (anzi, mi hanno aiutato a finirlo!) e che era troppo troppo tronfio di salse varie, creando un mix dolciastro che proprio non si addice al mio palato.

A onor del vero però queste sono le uniche 2 portate, su altre credo 20 ordinate, che hanno stonato.

Salmone Teriyaki


Limin, in sintesi…


In sintesi l’impressione è positiva.
La qualità era altissima e solo quelle portate affogate nel teriyaki non sono state di mio gusto.
Certo, se fossi andato avanti ad oltranza con Carpaccio e Tartare sarei estasiato, ma non si poteva (sigh!)
Ci tornerei? Si, perchè è molto curato e la scelta di mettere un presso di partenza un minimo più elevato della media degli All You Can Eat conosciuti garantisce una qualità minima necessaria in questi ambienti.

Anche perchè far pagare meno di così sarebbe sminuire il loro proprio lavoro, e non sarebbe giusto.

Tempo impiegato al Limin, 1 ora e 30
Portate ordinate, circa 20/25
Conto: 4 All You Can Eat + 6 bottiglie d’acqua + Coperto 120,00 €

– I Taco, altra porzione di cucina fusion proposta


Falco

Svalvolato on the road | Hamburgeria – Battipaglia (SA) – Il Trono Tavolo Riservato

Svalvolato on the road | Hamburgeria – Battipaglia (SA) – Il Trono Tavolo Riservato


Chi decide di dedicare la propria vita a servire persone che a notte fonda si presentano affamati al counter, come zombie ma un po’ più tristi, meriterebbe già a prescindere una nota di merito. O di essere insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto. O quantomeno una recensione positiva, cominciamo da quest’ultima, oggi vi parlo di Svalvolato on the road.

Road
– In primo piano, un Road, alle sue spalle, uno Svalvolato, con Hamburger danese doppio, Cheddar, Insalata, Uovo, Cipolle caramellate, Bacon, Patate schiacciate e Salsa bbq


Secco e con note fruttate


Se si comincia ad affinare il palato con un siculo bianco, secco e con note fruttate, e poi si pensa che la serata sia finita e si conclude con un Unicum, per poi ricominciare con un Whisky Sour con funzioni di sorbetto il tempo tende a dilatarsi, i ricordi a diradarsi.
Quindi sei in parte giustificato se, alle ore 4 del mattino, scordarello di aver già cenato, ti presenti in hamburgeria, da Svalvolato on the road, appunto, per un secondo round.

Bardal
– Bardal, con Hamburger danese, Crema di zucca, Cipolle caramellate, Bacon, Salsa al formaggio cheddar


LA BANDA


Cattedrale nel deserto ci appare bianco e luminoso, come fu la banda per Jake Blues (“LA BANDA!”) e seppur con meno capriole ci avviciniamo per ordinare, mai così decisi e puntuali, quattro begli hamburger.
Per la precisione, un Road per me, uno Svalvolato e un Bardal per i ragazzi e un Bad Boy per Corvo, che con un sorriso sagace si rivede nel panino.

Dopo aver ordinato ci precipitiamo (rantoliamo) per prendere posto, ovviamente in esterna essendo il locale in realtà un truck con spazio a sedere. Aspetto sobrio, almeno il suo, lindo, ci accoglie e letteralmente dopo pochi minuti veniamo serviti.

Era precisamente ciò che ci serviva.
Ad ogni morso nel mio Road mi consolo con l’hamburger tenero e succoso. Un caldo abbraccio.
L’amata cipolla caramellata spennella di salsa e cheddar il palato e il fungo trifolato completa l’opera.
Non posso dir molto di più siccome lo finisco in 5-6 avidissimi bocconi, nonostante le dimensioni oneste.

Veduta aerea dei 4 panini
– Veduta aerea di Corvo sul suo Bad Boy, con Hamburger danese, Bacon, Cheddar, Cipolle caramellate, Uovo, Insalata, Pomodoro e Salsa bbq


Svalvolato on the road, in sintesi…


Ricapitolando, tempo di permanenza? Brevissimo.
Sono stati veloci loro e abbiamo rasentato il cannibalismo noi, forse in tutto 15-20 minuti.

Abbiamo preso “solo” i 4 panini, per un totale di 29,00 €
0 bibite (E CI MANCHEREBBE) e 0 coperti (giustamente)

Ci tornerei? Si, sia lucido che non.

Svalvolato
Road, con Hamburger danese, Funghi trifolati, Cheddar, Salsa al pepe, Cipolle caramellate


Falco


I Borboni | Pizzeria – Pontecagnano (SA) – Il Trono Tavolo Riservato

I Borboni | Pizzeria – Pontecagnano (SA) – Il Trono Tavolo Riservato

Non è la prima volta che ci rechiamo da I Borboni, che a mio dire è tra le migliori pizzerie della provincia di Salerno (vi spoilero il responso fin da subito…), stavolta però abbiamo deciso di trascrivere le nostre opinioni in questo primo articolo della nostra nuova rubrica che vi racconta in modo scanzonato delle nostre mangiate extrasagra.
Vi assicuro che mangiamo molto più di quel che pensate e per deformazione professionale ci è difficile esimerci dall’esprimere un’opinione, raccontare un’esperienza o perfino documentare un piatto succulento.

– Una gonfia Nerano, con Vellutata di zucchine fresce, Fior d’Agerola, zucchine croccanti e suoi fiori, Basilico, Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi. All’uscita: Scaglie di Provolone del Monaco DOC, Olio extravergine di oliva Verbio AziendaBio Sole Di Cajani


Abbiamo prenotato all’aperto…


Abbiamo prenotato all’aperto per approfittare di un romantico chiaro di Luna e di una serata fresca, fortunatamente c’era anche della musica dal vivo, che io apprezzo sempre quando non è troppo invasiva.
I Borboni in poco tempo ha migliorato sia la sala interna che l’esterno, che risulta semplice ma molto curato.
Io sono anche un patito dei fiori viola/fucsia/lilla e ieri ho trovato anche loro, insieme a luna e musica.
Insomma, per essermi portato fuori da solo direi che ho davvero ingarrato la serata.

Mentre in pochi secondi siamo pronti a ordinare le birre (su quello ho sempre un’idea precisa) per scegliere la pizza ci metto un’infinità.
Dovete sapere che vivo nella costante agonia del perdermi “il meglio” e di conseguenza una scelta come quella di una pizza da molto tempo agognata dev’essere esageratamente oculata.

Sinfonia di Bufala, con Ricotta di Bufala, Mozzarella di Bufala, Blu di Bufala, Campì al pepe, Granella di Nocciole tostate e tritate e Marmellata di arancia della Reggia di Quisisana.


Sogno una Sinfonia di Bufala


Onestamente il primo pensiero è quello di prendere una Sinfonia di Bufala, perché la desidero da quando ne pubblicarono la prima foto tempo fa, il menu però è davvero ricco e la voglia di prendere qualcosa di nuovo e diverso è tanta, in più le descrizione multiriga non mi aiutano a scegliere. Comincio a confondere gli ingredienti.

Una Ratatouille ? O forse una Tonno in vacanza ?

Non ho più tempo, all’arrivo del cameriere mi butto: Sinfonia di Bufala. Non si scordano i vecchi amori, Jimmy.

A tempo di record dall’ordinazione, saranno passati credo non più di 4 minuti, arrivano le pizze.

Oltre alla mia Sinfonia di Bufala ci sono una Tonno in Vacanza, una Fiori e Fiori, una Dolceamara e una Nerano al centro da spartire

Tonno in vacanza, con Provola di Bufala, Crema di Cipolla Rossa di Tropea, Filetto di Tonno Cetarese sott’olio, Pomodorino Giagiù a pacchetella Azienda Agricola Vincenzo Egizio, Polvere di olive artigianale, Olio extravergine di oliva Verbio AziendaBio Sole Di Cajani


Neanche il tempo di…


Non so se la pizza ci ha messo meno ad arrivare o ad essere divorata, perchè si conferma veramente buona (pareri tecnici di alto livello). Una volta tanto invece di mangiare con la testa nel piatto mi godo gli ingredienti uno ad uno, perfettamente dosati, perfettamente alternati. Nonostante l’aggiunta della Nerano centrale non siamo minimamente appesantiti, l’impasto è una nuvoletta.

Dolceamara, con Mozzarella di bufala, Friggitello saltato, Pomodorino Giagiù a Pacchetella az. Ag. Vincenzo Egizio, Salsiccia di maiale, Nduja di Spilinga. All’uscita: Pomodoro bagnolese, Olio EVO Verbio del frantoio sole di Cajani Bio


I Borboni, in sintesi…

Tempo di permanenza di 1 ora circa, era martedì, eravamo in 4 e non avevamo prenotato, nessun attesa (ma consiglio sempre di prenotare…)

4 Coperti, 1 Acqua Naturale, 4 birre alla spina Menabrea da 40 cl., 5 pizze, 1 Limoncello (oggi ci siamo tenuti light) 77,00 €

Ci tornerei? Vi dico che mentre scrivevo l’articolo e controllavo gli ingredienti sul sito de I Borboni già guaivo come un cucciolo alla vista di tutte quelle meraviglie.

Fiori & Fiori, con Provola d’Agerola, Fiori di zucchine in doppia consistenza, Guanciale di maiale croccante del piccolo salumificio artigianale D’Angelo, Fior di ricotta affumicata di bufala, pecorino bagnolese, basilico, Olio EVO Verbio del frantoio sole di Cajani Bio

Falco