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Festa Popolare della Tammorra – Sessa Aurunca (CE) – 2023

Festa Popolare della Tammorra – Sessa Aurunca (CE) – 2023


Con grande soddisfazione anche quest’anno, nella sua edizione 2023, la Festa Popolare della Tammorra di Sessa Aurunca (CE) (dal 21 al 23 Luglio!) si avvale con partecipazione della collaborazione de Il Trono di Sagre per promuovere e sponsorizzare il proprio evento. Perchè parliamo di soddisfazione? Basterebbe sorvolare Sessa Aurunca a volo d’angelo per rendersi facilmente conto di quanto sia grande la macchina organizzativa di questo evento, basterebbe poi fare due passi (anzi due saliscendi) per la festa per poterla facilmente apprezzare.


La Festa Popolare della Tammorra, com’è l’edizione 2023?


I punti forti dell’evento restano gli stessi: Innanzitutto un centro storico che si presta benissimo, un naturale serpentone di bellezze artistiche sparpagliate con sagacia nel centro storico fanno da immediato scenario a un evento che evoca tradizioni popolari, sembra a tratti di muoversi in un presepe animato.
Segue un lavorone fatto dall’organizzazione, come sempre, per mantenere costantemente l’atmosfera vibrante, con 4 palchi e una trentina di artisti (cifre al ribasso) che si alternano nella tre giorni di evento e che non lasciano mai lo spettatore senza la compagnia di una nota.


Come se non bastasse almeno 5 band itineranti di varia natura, tra castagnette, fisarmoniche, chitarre, canti e gonne variopinte passeggiano dimenandosi e colorando il percorso, avanti e indietro, avanti e indietro. Perché sottolineare questo doppio passaggio? Perché il cambiamento climatico ci ha regalato una cornice di umidità forse perfetta per chi vuole dimenarsi sotto un palco, un po’ meno ideale se devi scattar foto e far video (figurati suonare e cantare camminando), dopo 2 salite al castello eravamo messi come in una partita di calcetto: zuppi.


Il vino in…aiuto?


Non aiuta-invece-aiuta la grande presenza di vino! Importante quanto le danze, che viene disseminato nei vari stand sul percorso, spaziando tra proposte tipiche delle cantine di Sessa Aurunca fino alla grande novità di quest’anno, un vino prodotto con le uve del territorio, lavorato da una cantina del posto e presentato proprio come bevuta ufficiale dell’evento.
Ne approfittiamo subito, prima di addentrarci nel racconto della serata, per salutare e ringraziare Carmine Paolucci e Dino Pastore, che hanno curato anche quest’edizione della Festa Popolare della Tammorra e che ancora una volta ci hanno scelto per raccontarvela.


Ticket, numeri e percorso


Potreste rimanere un attimo spaesati dalla mappa. Potreste ritrovarvi dall’altro capo del percorso e disperarvi perché quello stand che cercavate è esattamente all’estremo opposto di quello cui siete voi. Questo può capitarvi soprattutto se è la prima volta che venite, ma niente paura, la soluzione è semplice quanto intuitiva…gli stand sono suddivisi equamente.

Ce ne sono quasi due per ogni tipologia, di conseguenza gli stand simili sono agli estremi opposti.
Ci sono due proposte di pasta? Bene, una sarà al castello, l’altra nell’ultima piazza in basso, per far si che ovunque ci sia vicino a te, a distanza umane, lo stand che cerchi o una sua diretta alternativa.
Quindi, due proposte di pasta, agli estremi del percorso, e nel centro gli stand unici, come quello del baccalà o quello delle crispelle. Tutto chiaro? No? Bene, andiamo avanti.


La nostra passeggiata di salute comincia proprio dalla piazza del castello. Questa è la piazza più grande, quella che ospita il palco più grande, e che vi permetterà di sfogarvi dimenandovi in pista (piazza) letteralmente squagliandovi al suolo dal divertimento. Sia in questa piazza che in altre troverete dei punti cassa. Vi consigliamo, se siete in gruppo, di prendere risme diverse di ticket. L’ideale sarebbe andare in 3 e prendere 2 risme da 20 (poiché molti ticket sono sì singoli, ma permettono 2 alternative. Con due risme da 20 assaggiate tutto) e una da 15, in modo da avere tutti gli stand in vostro pugno come un Thanos che si snappa metà della calorie assunte.

Festa Popolare della Tammorra, Crespella


First time?


Il punto più vicino da dove iniziare a fare dei piccoli test, scendendo dal castello, è la piazzetta che ospita le signore degli anelli. Esse friggono a temperature da monte Fato le crespelle che sono anelli di pasta fritta, grandi come bracciali anni 90′, servite semplici (senza sugo o formaggio). Accompagnate il fritto con un bel vin di festa, quello di cui vi ho parlato prima, che trovate proprio nella stessa piazza.
Il vino c’è sia rosso (freddo o temperatura ambiente) sia bianco (falanghina). Noi abbiamo provato il rosso, dopo le riprese del caso do un sorso, mi volto verso il ragazzo al banco e annuisco. Il vino è liquoroso e persistente, ma soprattutto: si sente! La piazzetta è colorata a festa da luci intense che variano dal viola, al rosso, al blu regalando una visione di piccola meraviglia, rovinata solo da una bandiera dell’inter.


E’ il momento di fare qualcosa completamente senza senso e quindi attirati da delle turiste con dei calici di bianco gelato decidiamo di provare anche la falanghina dello stand di fianco il baccalà fritto.
La porzione (di fritto, non di falanghina) comprende fettona di limone, tocchetti di baccalà e alicette. Alicetta ottimo snack, più soddisfacente il baccalà, entrambe ben si sposano con la falanghina fredda.

Festa Popolare della Tammorra, Baccalà


La mozzarella nera


Per il momento non ci intrufoliamo nei vicoletti, che sono addobbati di lucine e invitano l’avventore a perdersi e scoprire tutta Sessa Aurunca, ma bensì continuiamo la nostra discesa verso l’ultima piazza decisi a provare della mozzarella nera casertana, realizzata ai carboni dal caseificio D’Angelo.

La signora al banco, molto disponibile, nota il badge e con gentilezza ci chiede una foto ben fatta della composizione di latticini. Dispone con cura delle provoline piccanti, delle olive verdi classiche mescolate a olive nere molto più cariche di sapore, alcune ciliegine (bocconcini mignon), bocconcini e mozzarella nera. In cambio del piccolo favore abbonda con la nostra porzione, e noi apprezziamo.
Le provoline sono molto, molto, molto saporite, per non dire piccanti. Tra tutti e tre i tipi di mozzarella classica a me sono piaciute in particolare le ciliegine. Il metodo casertano, senza scendere nei dettagli, regala un prodotto un po’ più sapido di quello a cui siamo abituati nella nostra Piana del Sele e questo sapore viene naturalmente esaltato da un prodotto più minuto e concentrato. Buone comunque sia la mozzarella classica che quella ai carboni, che risulta al palato un po’ più spugnosa.

Festa Popolare della Tammorra, mozzarela nera


Il labirinto di lucine della Festa Popolare della Tammorra


Carmine Paolucci, l’organizzatore, aveva descritto i vicoletti, in particolare quelli che portano al Duomo, come un labirinto concepito per permettere al visitatore di perdersi. Vi invitiamo a seguire il suo consiglio, il duomo merita certamente una visita e anche in questa piazza, molto più tranquilla, troverete un palco, un’esibizione, e un omino con un parco amari considerevole. Se volete un po’ scappare dalla calca (che però non ci è sembrata mai eccessiva da nessuna parte) potete rifugiarvi qui per un po’.


Ri-ri-ritorniamo su e stavolta è il momento di provare la pasta, ci riferiamo allo stand del carboidrato più vicino al castello (l’altro è nella piazzetta in basso, vicino la mozzarella!). Questa è l’unica occasione nella quale abbiamo fatto un po’ di fila. Si sa, i tempi della pasta quelli sono. Per me in ogni caso anche questa fila non è stata eccessiva, ho trovato i tempi giusti e fermarmi 10 minuti non mi ha disturbato, Corvo invece sostiene che visti i tempi obbligati del prodotto forse era meglio aggiungere un secondo fornello, ve la buttiamo lì, diteci che ne pensate.

Quel che mi disturba è che il piatto fumante di laganozze spesse, incredibilmente cremoso, ricco di ceci e formaggio viene privato immediatamente del fico che lo sormontava come un’elegante ciliegia, da parte del Sig. Corvo che non si accorge che ce n’era solo uno per piatto.
“Tranquillo che comunque il sapore si sente”, mi rassicura.
In effetti però il sapore si sente, la pasta è buona buona (che bella proprietà di linguaggio), molto soddisfacente, di qualità sicuramente superiore (in gran parte per la cottura perfetta) a quella media da stand da sagra, ve la consigliamo sicuramente.

Festa Popolare della Tammorra, pasta ceci e fichi


Il mito del secondo piatto di pasta


L’altra pasta non la assaggeremo mai perché il tempo di tornare di nuovo giù (per la 6° volta) che lo stand ha ultimato le riserve e ci invita col sorriso a “tornare domani”, ma a/r per noi sono 3 ore gonfie con gonfio casello autostradale e dunque mi sa che l’assaggiamo l’anno prossimo (o probabilmente mai perchè le proposte cambiano ogni anno!). Nonostante il piatto di pasta in meno noi eravamo tranquillamente sazi. L’organizzazione ci ha elargito due risme da 20€ (comprensive di vino) che ci sono bastate sinceramente per assaggiare tutto. Ripeto che alla fine ci è perfino “rimasto in mano” quel piatto di pasta e una ulteriore crespella (+ il caffè) e non c’è stato assolutamente bisogno di compensare, eravamo bellamente sazi.


4 ore di percorso


Noi ci siamo goduti la passeggiata, indugiando qui e lì per fare foto e video, e vi dico che 4 ore sono passate molto velocemente. Il caldo ci aveva completamente disfatto ma era bello vedere persone continuare a gironzolare. La disposizione di stand e palchi aiuta molto il naturale passeggiare e la curiosità (o la fame) vi spingeranno facilmente a fare quel passo in più. I naturali capannelli di persone che cominciano a radunarsi e danzare in giro per il percorso rendono il percorso mai banale.

La Festa Popolare della Tammorra di Sessa Aurunca (CE) è sicuramente uno degli eventi più soddisfacenti della nostra tournée estiva. Un evento gestito con la massima cura e a cui non manca niente. E’ itinerante, è ricco di musica (c’è stato anche un sentito omaggio, udito spontaneo sollevarsi da diversi palchi, in memoria di Marcello Colasurdo, notissimo nome legato alla tradizione della tammorra), ricco di punti gastronomici, è ben organizzato, per tutti i gusti eppur molto specifico. Dalla lunghezza dell’articolo avrete capito che ve lo consigliamo vivamente.

Festa Popolare della Tammorra, Marcello Colasurdo

Falco

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Festa Popolare della Tammorra – Sessa Aurunca (CE), un percorso allargato pieno di sorprese

Festa Popolare della Tammorra – Sessa Aurunca (CE), un percorso allargato pieno di sorprese

Ritorna anche quest’anno la Festa Popolare della Tammorra di Sessa Aurunca (CE), le date ufficiali sono quelle del 21 – 22 – 23 luglio 2023. Saranno presenti stand enogastronomici, musica per le piazze, artisti di strada e saranno possibili anche visite guidate.

la festa popolare della tammorra

“Chiunque può stare a proprio agio alla Festa Popolare della Tammorra, è possibile arrivarci in treno, autobus, macchina, moto e camper. Per gli ultimi ci sono spazi dove potersi posizionarsi e rimanere per più giorni.”

Il Trono di Sagre è stato presente durante l’edizione del 2022, l’evento è altamente consigliato, lo ricordiamo con grande entusiasmo tra i numerosi eventi estivi, e saremo presenti ovviamente anche quest’anno per raccontarvelo da vicino, con parole, scatti e immagini video.

Di fatti ecco di seguito il video dell’ultima edizione, durante la nostra visita, immergetevi!

Durante la Festa della Tammorra sarà possibile degustare le prelibatezze tipiche del luogo, grazie ai tre ticket, che sono alla portata di tutti. Si possono visitare le ricchezze artistiche di Sessa Aurunca grazie a visite guidate, poi per gli amanti della musica popolare, saranno presenti artisti di taratura internazionale.

Di seguito alcuni scatti della scorsa edizione:

📝 𝑆𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑙𝑖𝑒𝑡𝑖 𝑒𝑑 𝑒𝑛𝑡𝑢𝑠𝑖𝑎𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑣𝑖 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑇𝑖𝑐𝑘𝑒𝑡. 𝐹𝑟𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛’𝑎𝑐𝑐𝑢𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎 𝑎 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑟𝑖𝑠𝑎𝑙𝑡𝑜 𝑒 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑢𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑙𝑖𝑏𝑎𝑡𝑒𝑧𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑖𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 🧁👨🏼‍🍳🍽️.

𝑇𝑖𝑐𝑘𝑒𝑡 𝐹𝑒𝑠𝑡𝑎-𝑇𝑖𝑐𝑘𝑒𝑡 𝑃𝑜𝑝𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒-𝑇𝑖𝑐𝑘𝑒𝑡 𝑇𝑎𝑚𝑚𝑜𝑟𝑟𝑎,

𝐼𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑢𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒̀ 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝐵𝑇𝐿𝐴𝐵.”

ticket della festa popolare della tammorra

Di seguito invece la mappa completa dell’intero percorso enogastronomico, come vedete ci sarà un bel po’ da girare e da poter assaggiare.

mappa della festa popolare della tammorra

Infine ecco a voi il programma completo della Festa Popolare della Tammorra 2023.

Nei prossimi giorni saranno sicuramente pubblicate altre novità importanti dagli oraganizzatori:

Festa Popolare della Tammorra

Non ci resta che ricordavi quindi le date: 21 – 22 – 23 luglio 2023! Non mancate!

Se non vuoi perderti l’evento, ti consigliamo di cliccare sulla copertina seguente, che vi riporterà all’evento FB, cliccando su “Mi interessa” resterete aggiornati sugli sviluppi e riceverete una notifica poco prima del primo giorno di inizio:

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Festa Popolare della Tammorra – Sessa Aurunca (CE) – 2022

Festa Popolare della Tammorra – Sessa Aurunca (CE) – 2022


La Festa Popolare della Tammorra a Sessa Aurunca (CE) è un evento giovane, siamo solo alla 5° edizione, ma è partito in grande e con una visione del futuro decisamente chiara.
A organizzare l’evento è, con un team molto capace al seguito, Carmine Paolucci. Ha saputo articolare una festa che si snoda tra tutti gli hot spot di Sessa Aurunca e che oltretutto ha già ricevuto un riconoscimento, l’Italive, battendo concorrenti altisonanti.
Osserviamolo un po’ di più nel dettaglio, nel racconto di oggi de Il Trono di Sagre.

Pasta, fagioli e cozze
– Una ricca anteprima, pasta, fagioli e cozze.


Una festa popolare a 3 anni sagra da noi


C’era grande attesa anche prima della partenza per un evento di cui avevamo percepito la caratura. Sarebbe stata inoltre per noi la prima volta non solo alla Festa Popolare della Tammorra ma anche a Sessa Aurunca, paese di cui conoscevamo colpevolmente poco, oltre la mera posizione geografica.

Posizione che non aiuta, collocata a 3 anni sagra da noi (1 ora e 30 piena e non si scappa) a ben 10,50 baiocchi di pedaggio (sempre siano maledetti).


Arriviamo intorno alle 20, trovando parcheggio abbastanza facilmente (ne potete osservare uno non appena vi avvicinate al centro storico, subito sulla sinistra, e un altro più avanti, in uno spiazzo) e ci infiliamo in questo cunicolo pedonale dove veniamo accolti da un pensionato che si soffia il naso in maniera rurale, in pieno spirito di festa “popolare”.

Il viottolo di cui ho rimosso il nome sbuca nel centro del viale pedonale principale (Corso Lucilio) di Sessa Aurunca.
Immediatamente alziamo gli occhi al cielo notando questi drappi bianchi con scritte nere che riportano alla mente le più tradizionali canzoni della cultura popolare e musicale napoletana. Siamo già nel vivo dell’evento.


Già dai primi sguardi si percepisce l’ovvio: Sessa Aurunca è un gran bel centro storico, e manco piccolo.
Mi scuserà chi lo ritiene ovvio, ma per noi è stata una gradita sorpresa.
Tocca cercare Carmine e mentre ci orientiamo facciamo un andazzo di su e giù per la festa e in circa 300 mt siamo già sudaticci, fa caldo.


Il programma dell’evento


Becchiamo Carmine che si da da fare in piazza Tiberio, dove a breve si comincerà a suonare.
Il suo sguardo è tra l’euforico e il folle, è carichissimo e si frega figurativamente le mani, la sua creatura sta per liberarsi anche quest’anno.

Da vero professionista in pochi minuti ci aiuta a realizzare la videointervista più efficiente e rapida di sempre (3-4 minuti a getto continuo senza mai impappinarsi e toccando tutti i punti) e poi ci lascia liberi di scorazzare per l’evento.


Tocca tornar su, in cima, al Castello, per prendere i ticket!
Avremo a disposizione la selezione da 20€, che inizialmente avevamo intenzione di farci bastare ma sai com’è, l’entusiasmo sale e la fame pure, e dunque l’aggiunta di quella da 15€

Per chiarire: Le selezioni di ticket sono 3, da 20, 15 e 10 euro. Ognuna di esse cerca di darti il meglio che la cifra permette. Alcune pietanze sono presenti soltanto in determinate selezioni. Il mio consiglio è di prendere strisciate diverse e condividere, come vi consiglio ormai da 4 anni e passa.

Crespella
– Crespella bollente, abbinabile a qualsiasi cosa

Il colpo d’occhio della piazza del Castello è l’ennesimo che ti fa capire che festa e centro storico vanno decisamente a braccetto. Già mi piace come il percorso si snodi “costringendoti” a vedere ogni minimo anfratto (quasi, se prima di Piazza Tiberio giri a destra su Via Roma, venendo dal Castello, ti becchi anche l’anfiteatro romano).

Mentre decifriamo la mappa parte un mix di urla celebrative, trenini e scoccar di castagnole. Amanti della danza popolare e turisti vengono coinvolti in una prima sudata che fa da opening informale all’evento.


Il menu della Festa Popolare della Tammorra


Finalmente cominciamo a provare qualcosa e partiamo col botto.
Pasta, fagioli e cozze. Gnocchetti al dente in una crema di fagioli con cozze.
Non solo si è mantenuta integra, ha una consistenza perfetta, una sapidità perfetta ed è un piatto che definire “da festa” è quasi fuori luogo. Veramente ottima.
La mangiamo in piedi, praticamente con le mani, sperando di non ficcarci un po’ di cremina di cozze su camicia e capelli. Proseguiamo.


Sempre nella stessa piazza, dopo un salto al museo interno del castello proviamo il primo rosso della serata. Sulla mappa noterete diverse postazioni, ogni postazione ha diversi vini. Ficcatevi in testa di tenere sempre sotto controllo numeretti e posizioni sulla mappa sennò girate a vuoto!

Proviamo di seguito anche l’altro primo, gli gnocchi al sugo con formaggio e basilico.
Anche qui tenuta della pasta e sapidità perfette.
Mi concentro su questi due aspetti perchè come potrete immaginare quando si cucina per centinaia di persone i rischi più concreti sono quelli di scuocere e di servire senza sale. Nulla di tutto ciò accade nella saporita Sessa Aurunca, La Festa Popolare della Tammorra danza e balla anche sulle vostre papille gustative.

Gnocchi
– Gnocchetto al sugo


Raggiunti da alcuni amici decidiamo di dare un secondo colpo al vino e stavolta di provare un Primitivo al 100% (in piazza avevamo provato un Aglianico-Piedirosso), che ci convince a sua volta.
Non convince a me (ma qualcun’altro si) il piatto di fagioli. Il sapore della trippa era molto deciso (e a me la trippa piace) ma ci conquista appieno la simpatia delle signore che poco più avanti si occupano della frittura delle Crespelle (una ciambella che sostituisce idealmente la pizza fritta).

Piatto che si esprime al meglio nella sua disarmante semplicità: impastato, modellato a cerchietto, fritto.
Fine, saporito e da accompagnare a vino, formaggi, salumi, quel che vi pare. Se l’anno prossimo lo decorano di lardo potrei fare una sciocchezza.


Il duomo


Seguendo la mappa vi concederete una deviazione costellata di lucine, esse vi condurranno al Duomo di San Pietro. Qui un altro gruppo si esibirà in danze tipiche (la sempre apprezzata Brigante se more e Cicerenella) accompagnate da una danzatrice/giocoliera che farà roteare in modo molto suggestivo queste palle di fuoco incatenate ad essa. Un bello spettacolo reso unico dalla bellezza immortale del duomo e dall’ennesimo scorcio a sorpresa di Sessa.


Convince un pochino meno lo stand salumi-formaggi, ma a onor del vero Il Corvo mi sfila dal piatto i pezzi più grassi e saporiti quindi addosserò a lui la colpa.
Momento chiarezza: Dire che questo o quello convince meno è relativo.
Nel senso che i piatti hanno chiaramente valore e prezzo diverso e messi insieme formano un simbolico 20€ (o 15€) quindi dire “Il piatto di salumi non mi convince, avrei preso due piatti di pasta, fagioli e cozze” è veramente senza senso. Le critiche, per così dire, lasciano il tempo che trovano, il menu va considerato nella sua interezza, e dopo vi dirò la mia a riguardo.


Come in tutte le nostre avventure la serata si è trasformata in una caccia allo stand: abbiamo sempre fame! Ci è rimasta l’Officina Del Gusto, che però è composta soltanto da due pezzetti di pane con conserve (anche qui vale il discorso di poco sopra) e il baccalà fritto.

Presente in due versioni è veramente eccellente. Cottura perfetta, umido all’interno, crocca, riempie.
Sia l’alice che il baccalà veramente apprezzati. Io li ho affogati al limone perchè sulla frittura mi piace e ho fatto i complimenti anche ai ragazzi nello stand.

Questo stand si teneva nella piazza Tiberio, quindi abbiamo fatto su e giù 2 volte, con diverse pause, visitando i vari punti, e mettendoci circa 3/4 ore. Ce la siamo presa veramente comoda, e in più andavano fatte foto e video, però la serata la passi.

Baccalà fritto
– Ottimo baccalà fritto


Conclusioni


Ce ne sono diverse.
Allora, siccome la parte economica vuole sempre la sua parte vi dico che noi con una risma di ticket da 20€ ed una da 15€ + 2 calici (quelli grandi, da 5€ ciascuno, che permettono di avere più del doppio del vino del calice piccino) e quindi con un totale di 45€…ci abbiamo mangiato in 3.

15€ a testa è un prezzo ben più che accettabile considerando la grande qualità di diverse pietanze (ben più di una ha sorpreso in positivo), il piacere di visitare il centro storico sorprendente di Sessa Aurunca (che tra castello e duomo vale ben oltre la cifra spesa), il parcheggio gratuito, la musica (su tre palchi) e l’atmosfera.

Inoltre…0 fila. Non c’era fila, mai. Gli stand sono sparpagliati perfettamente e magari puoi attendere qualche minuto ma i ragazzi all’interno (cui va fatto un applauso perché cucinare nella casetta in legno, con quel caldo, è da menzione d’onore) sono estremamente efficienti.

Festa popolare della tammorra, concerto
– Si mangia bene, ma vi ricordo che questa è una festa della musica!


Spero di essere riuscito a darvi una buona panoramica dell’evento e ringrazio la grande accoglienza di Carmine Paolucci e dell’intero team (che lui stesso ci ha tenuto a ringraziare più volte) per l’invito e i miei complimenti per una festa molto riuscita.

La Festa Popolare della Tammorra continuerà nelle serate del 23 e del 24 Luglio, quindi datevi una mossa! Se necessitate info sul panorama musicale, siccome è una festa che si base sulla musica, vi consiglio di consultare l’articolo informativo precedente scritto (eccolo) e l’evento FB ufficiale (qui sotto), ciao!


– Falco

Festa Popolare della Tammorra, evento FB
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