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Al Vitello D’Oro | Braceria – Battipaglia (SA) – Tavolo Riservato

Al Vitello D’Oro | Braceria – Battipaglia (SA) – Tavolo Riservato

Finita l’anarchia delle feste di Natale abbiamo constatato che era più che giusto ricominciare a provare e scrivere di questo e quel locale, e siccome era un bel po’ che non ci gustavamo una bella fettona di carne ecco che la tappa prescelta diventa in automatico Al Vitello D’Oro, a Battipaglia (SA)

Al Vitello D'Oro, Arrosticini
– Arrosticini di agnello, manzo e suino


Macelleria di giorno, braceria di notte


Non è proprio così ma la intro alla Batman ci stava bene. E’ vero però che Al Vitello D’Oro nasce come macelleria storica e rinomata di Battipaglia e si è evoluta proprio nell’ultimo anno anche in braceria.
Questo passaggio è fondamentale, abbiamo in un sol colpo persone abituate a maneggiare e conoscere le carni che si occupano ora anche di selezionarle e cucinarle alla brace per noi, perfetto!

Una di fronte l’altra si alternano perfettamente nella loro routine giornaliera, ma esattamente cosa propongono?
In braceria abbiamo un “fuori menu” formato dai tagli di carne più pregiati, venduti al Kg e che vengono proposti secondo disponibilità, per offrire sempre un prodotto più fresco possibile.
I tagli sono sigillati in un “frigo” visibile in sala che mantiene perennemente un tasso d’umidità tra il 70 e l’80%, e vi permette anche di scegliere e consultare i prezzi.

Al momento della nostra visita erano disponibili vari tagli, dalla classica Chianina, la Philadelphia etc.

Al Vitello D'Oro, Patate al forno
– Patate al forno, immancabile accompagnamento


Nel menu invece potete trovare tutto ciò che è disponibile giornalmente (sempre fino ad esaurimento) come gli arrosticini, le bombette, hamburger, polpettine e perfino panini.


Il primo taglio prescelto


Prima di affacciarci alla degustazione della carne, da avidi e golosi qual siamo prendiamo un po’ di arrosticini (misti all’agnello, manzo e maiale) e giusto una bombettina a testa. Carne che anticipa altra carne.

Gli arrosticini sono sempre sfiziosi, chiaramente si differenziano tra loro in base a personalità e caratteristiche della carne. Quelli classici, d’agnello, sono i più forti al palato mentre come è intuibile i più “dolci” sono quelli di maiale.
Li stuzzichiamo velocemente, insieme alla bombetta, e alla prima bottiglia di Chianti.

Al Vitello D'Oro, bombette
– Bombette


E’ il momento del primo taglio di carne, abbiamo scelto un Maschio Prussiano che presenta un fortissimo aroma dato sia dalle sue caratteristiche intrinseche, proprie dell’animale, sia dalla frollatura che accentua questo aspetto.
Premetto che un bel sapore forte di carne a me piace, infatti mi gusto per bene tutte le striscette grassocce (nel senso di belle gonfie di carne, non era infatti presente molto grasso!) insieme a delle patate al forno.


Il 2° e il 3° kg


Mai domi passiamo subito oltre, smuccicando le patate e cercando di farle bastare, e prendiamo una Rossa dei Balcani.
Il tempo di liberarla dalla sua cella, tranciarla per bene e sbatterla in piastra che ci arriva bella fumante in tavola.

Abbiamo preso tre tagli di carne, non è che ci sia tanto tanto da descrivere, ma tant’è!
Questo taglio è molto più delicato e gentile del primo, ed anche un minimo più ricco in grasso, ma in modo per nulla eccessivo. Finisce in pochi secondi.


Terzo e ultimo taglio, che coglie un po’ di sorpresa lo staff, una bella Picanha magra per pulire la bocca.
Adoro personalmente la picanha perchè viene servita senza osso e praticamente senza grasso.
In sintesi sai perfettamente quanto e cosa stai mangiando, ed è anche ottima.
A questo punto della serata le patate erano già un ricordo da tempo quindi scegliamo delle verdure alla griglia come contorno, e anche un’altra bottiglia di vino, stavolta un Merlot.

Al Vitello D'Oro, Picanha
– Picanha


Con un po’ più di fatica rispetto ad 1 ora prima ci sbarazziamo della Picanha e finito di pasteggiare col vino proviamo anche il dolce. Profiterole al cioccolato e un crumble di mandorle con crema al limone.
Non essendo un fan dei dolci (e sentendomi anche discretamente pieno) colpisco giusto con un paio di cucchiaiate il cremoso e lo trovo buono, poi lo lascio terminare al tavolo.


Al Vitello D’Oro, in sintesi…


Al Vitello D’Oro ha una serie di punti forti.
Innanzitutto il sopracitato fattore, che poi è il più importante, è la garanzia sulla qualità.
Tutto ciò che è in sala proviene o comunque è controllato dal lato “macelleria” dell’operazione, ed è un grosso vantaggio.

Il locale si presenta inoltre in maniera elegante, ma non pretenziosa. Piccolino, ben arredato, raccolto, ben illuminato, con una scelta non troppo abbondante di tavoli e coperti, proprio per poter garantire la giusta attenzione ad ogni cliente.

Non è sicuramente un economico fast food infatti noi abbiamo speso un 77 euro a testa circa (230 in tot.) ma è anche vero che ci siamo dati alla pazza gioia e abbiamo detto Si a tutto, provando e ordinando roba senza ritegno.
Per inciso abbiamo preso circa 850gr di Maschio Prussiano e 920gr di Rossa dei Balcani, poi 1kg di Picanha (questi 3 tagli in media andavano sui 5 l’etto, quindi niente di eccessivo) e in più 3 porzioni di patate al forno, 2 di verdure, 1 di friarielli, 1 bottiglia di Chianti e 1 di Merlot (non ricordo minimamente le etichette), l’assaggio di arrosticini (12 in tutto), le bombette, 2 dolci e l’amaro.

Di sicuro non ci siamo minimamente contenuti!
Se volete provarlo non fatevi condizionare dalla nostra spesa, i tagli fuori menu variano dai 3,50 euro al Kg fino ai 10.
Quindi starà a voi fare la scelta più giusta in base a quanta fame avete (e quanto volete spendere).


Falco

Al Vitello D'oro, link