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Bianco Tanagro – Auletta (SA) – 2023

Bianco Tanagro – Auletta (SA) – 2023


Il prelibato fiore del carciofo bianco di Auletta (SA) è stato da una decina d’anni incastonato perfettamente nell’organizzazione di Bianco Tanagro, l’evento che Giuseppe Lupo ha caparbiamente sviluppato fino a farlo diventare in breve tempo, poiché l’evento è ancora considerabile giovane, anche degno del marchio Sagra di Qualità, concesso da UNPLI a pochi eletti.
Il Trono di Sagre è stato invitato, nuovamente in questo fine Aprile 2023, dopo il 2019, a passeggiare per Auletta per scoprirne tutte le sfaccettature.

Bianco Tanagro, carciofi ripieni


Una Mammarella campa dieci figli


Abbiamo distorto questo noto proverbio poiché Bianco Tanagro è il simbolo diretto di quel che un po’ predichiamo da sempre: un evento ben svolto, che si rinnova nel rispetto dei prodotti e nelle possibilità del territorio…finisce inevitabilmente per avere effetti benefici, a cascata, sull’intero paese e nei diretti dintorni. Non a caso, infatti, un carciofo sicuramente già noto ma non esaltato dai numeri del mercato ha saputo nel corso degli ultimi dieci anni veder decuplicare il suo commercio.
Grazie alla spinta di Bianco Tanagro e dell’intera comunità di Auletta adesso il carciofo bianco, che cresce in un delimitato territorio che va da Auletta, appunto, fino a Caggiano, Salvitelle e Pertosa, è diventato una fonte di reddito che può spingere qualche giovane a decidere di restare, invece di diventare una triste statistica nelle conte del pressante spopolamento che affligge il sud Italia.


Ma qual è il segreto di questo minuto carciofo?

“Ottimo crudo, resta elegante e particolarmente morbido anche dopo la cottura. Un cuore bianco che gli ha conferito una fama che non sempre riesce a soddisfare. Il Carciofo Bianco è particolare, oltre per il suo colore molto chiaro, verde tenue, bianco tendente all’argento, per la sua grandezza poiché è una specie priva di spine ed è molto grande. L’infiorescenza del Carciofo bianco (ciò che mangiamo) è molto grande e si presenta in forma sferoidale con un caratteristico foro alla sommità. Il Carciofo è un ortaggio con numerose virtù terapeutiche ed è un elemento estremamente salutare. Nei carciofi di Petrosa troviamo sodio, potassio, calcio, fosforo, ferro, vitamine A, B1, B2, C, PP, acido malico, acido citrico, tannini e zuccheri (non dannosi per i diabetici).  Il Carciofo Bianco di Pertosa presenta, in sostanza, proprietà diuretiche, depurative, ipocolesterolemizzanti, coleretiche, protettrici del fegato, digestive, amaricanti.”
Bianco Tanagro, carciofi bianchi


La versatilità del carciofo


Il carciofo, si sa, è ideale in diverse preparazioni e il percorso di Bianco Tanagro si è sviluppato intorno a questo concetto. Dall’inizio del viale principale di Auletta, che costeggia il castello, abbiamo una schiera infinita di casette, ad ognuna delle quali è assegnato un piatto. Ogni casetta ha la sua cassa (oltre ad un paio di punti pricipali ad inizio e centro percorso) e questo evita il crearsi di file troppo abbondanti.

Nello specifico, dal chilometrico menu, siamo riusciti a provare diverse cose, vediamole nel dettaglio.
Uno dei primi piatti che ci sentiamo di consigliarvi è proprio il calzone fritto (al carciofo).
Capace di continuare ad ungere anche dopo il trapasso, quasi fosse colpito da una maledizione, il calzone è una bomba di sapori. Il carciofo dal sapore delicato conferisce al gran panzerotto un gusto rotondo, con punte di grasso estremamente saporite date dalla salsiccia. E’ stato un gran bell’inizio, molto simpatici anche i membri addetti alla produzione. In generale abbiamo notato un bell’entusiasmo da parte di tutti i membri dello staff, molti dei quali sono in prima persona produttori del carciofo stesso, o legati alla catena del suo mercato.


Passando oltre troviamo, oltre al vino (che scende giù con pericolosa facilità), diverse tipologie di birra alla spina (tra cui i nostri amici di La Nuda), pizza bianca (al carciofo), crespelle, frittatine (al carciofo), caciocavallo impiccato (che, notiziona, per una volta abbiamo saltato!), pizza chiena (indovinate piena di cosa…?), tocchetti dello stesso con straccetti di maiale e tanto tanto altro…


Tra le tante pietanze abbiamo particolarmente gradito, vado in ordine sparso, i carciofi ripieni/farciti, che ad un competitivo prezzo di 5€ si presentano al piatto in una tris molto apprezzata. Uno di questi è finito anche, in un guizzo di follia, nel panino alla porchetta (e carciofi) del sottoscritto.

Auletta, Spiedini


Un menu infinito


Un altro piatto che vi consigliamo sono gli spiedini. Il carciofo si gusta quasi al naturale, abbrustolito dalle braci, accompagnato dai succhi della carne di maiale. Un abbinamento e una preparazione che abbiamo trovato molto azzeccata.


Chiaramente il bianco fiore si può provare anche fritto, o in pastella. Di quest’ultimo ci è arrivata al tavolo una porzione extra che ha fatto la felicità di tutti i presenti, poiché è stata condivisa immediatamente onde evitare anche di abbuffarci a pochi metri dall’inizio della traversata.

I piatti molto particolari sono molti, troviamo anche la pasta & il riso e, allo stesso stand, il carpaccio.
Intriso in pepe e limone (dove giace per diverse ore) è una chicca che ci sentiamo di consigliarvi.


Un programma ricco


Il menu non è l’unica cosa da segnalare di quest’evento, anzi. Ci ha colpito una grande collaborazione con le Pro Loco vicine e lontane (abbiamo assistito al gemellaggio delle Pro Loco di Auletta e Matera), lo show cooking, che ogni anno si rinnova con la presenza di chef che propongono innovativi utilizzi del protagonista di giornata, la possibilità di visitare il castello, con spettacoli annessi.


Trampolieri, una statua di un carciofo costruita di un materiale riflettente sconosciuto all’uomo, con facoltà di concentrare i raggi solari e polverizzare gli intrusi (credo), un verde panorama da godersi per respirare un po’ tra un piattone e l’altro e una schiera pressoché infinita di stand supplementari con produttori proveniente dalle regioni e province vicine con i loro prodotti migliori.

Tra gli altri, amari e digestivi in ogni possibile tipologia, dolciumi, dal cannolo originale della sicilia passando per il torrone al pistacchio, pancake, leccalecca, crepes, caramelle, distese infinite di taralli, formaggi di pecora, creme alla nduja originale, tantissimo altro ancora e OLTRE ciò un intero mercato oltre i confini dell’evento.


Intrattenimento


Disposte a mò di ronda sul percorso troviamo anche (almeno) tre band itineranti che spesso collimano creando duetti musicali coinvolgenti. Musica spiccatamente tradizionale, da diverse parti della regione.
I classici del genere risuonano nel viale, sotto i pini e i cipressi che costeggiano il percorso.

Per i più piccoli, burattini & prestigiatori sia nella piazza principale che sparpagliati lungo il cammino.
Per tutte le età invece la crostata di fragole, la fragolata (con abbondante panna) e il gelato, che consigliamo molto vivamente, naturalmente nella sua versione al carciofo (completamente priva di lattosio!)


Insomma, ce n’è per tutti gusti.
Questa edizione di Bianco Tanagro si terrà dal 28 Aprile al 1 Maggio 2023, con apertura anche a pranzo nelle giornate del 29, 30 e 1.
Per ogni informazione supplementare vi rimandiamo al nostro calendario eventi e alla pagina ufficiale degli organizzatori.

Clicca sulle immagini seguenti per essere reindirizzato all’evento ufficiale e al calendario eventi completo!


Falco

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Festa dell’uva – Oliveto Citra (SA) – 2022

Festa dell’uva – Oliveto Citra (SA) – 2022


La Festa dell’uva di Oliveto Citra (SA) è una delle più note del salernitano e dell’intera regione.
L’evento procede spedito da 48 edizioni ed è accompagnato in sfilata, è il caso di dirlo, dalla 28° Rassegna Nazionale del Folklore e dal 10° Raduno dei Trattori d’epoca.

Festa dell'uva, grappoli
– Grappoli a cascata pendono dai carri


Una sfilata di chicchi colorati


Una delle caratteristiche principali dell’evento è la rituale sfilata dei carri.
Messi in ordine contraddistinti da lettere dell’alfabeto i carri, ricchi di giovani e abitanti del posto, procedono imperterriti e fantasiosi lungo le vie di Oliveto Citra.

Ogni carro può avere un tema diverso, c’è chi celebra la vendemmia e il grappolo e chi invece in modo più romantico si rifà ad opere della letteratura (ben due scene tratte dall’Odissea erano rappresentate).
In tutti i carri però si canta e balla, e spesso si beve pure.

Carro
– Come detto: Si guida, si suona, si beve, si canta.


Si perché la tradizionale sfilata (che dura circa 2 ore e 30, partendo fuori dal centro e inerpicandosi fino in cima per poi tornare nella piazza principale) è già motivo di festa.
Musica a palla, anche qui secondo gusto e tradizione e saluti, sorrisi e brindisi si susseguono dai “balconcini” che il carro offre sulla folla in festa.

I carri sono tutti decorati con uva. C’è chi, come accennavo, lo addobba come un albero di Natale, appendendo questi grappoli viola e verdi dappertutto e chi fa il miglio in più creando disegni colorati da chicchi d’uva, come una sorta di mosaico alcolico.


Accompagnamento a cavallo


E’ noto che alla sfilata si uniscano anche paesi e tradizioni vicine (e meno vicine) con i loro colori e suoni.
Abbiamo notato un interessante ritmo tribale provenire dal carro dei bottai di Macerata Campania (CE) che con le loro enormi botti scandivano il tempo della traversata mentre più allegre e ricche di bambini erano le composizioni della più vicina San Gregorio Magno (SA) col suo gruppo folklorico locale.

Non mancava l’accompagnamento a cavallo dei destrieri di Solopaca (BN) e una componente in maschera da Lavello (PZ).


Tutti i carri al rientro nella piazza principale, dove si fermano dopo il tour, vengono anche esaminati da una giuria che decreta quello più bello.

La stessa piazza si affolla di osservatori e di passeggeri dei carri che una volta sbarcati puntano gli stand gastronomici della Pro Loco, quelli degli espositori e i bar pronti a servire spritz da godersi nella giornata assolata.


La proposta gastronomica


Il menu proposto dalla Pro Loco è semplice e immediato: Al costo di 13€ pasta, secondo, uva e pane.
La pasta è una pennetta rigata al sugo, con formaggio. Il sugo è saporito e la pennetta al dente, è un primo valido che si esalta con un po’ di forte.

Molto rinfrancante invece lo spezzatino al sugo con piselli. Molto gradito, carne tenera e sugo da scarpettare con la fetta di pane sigillata dalla NASA.

Festa dell'uva, Pasta
– La pennetta con la giusta dose di “forte”


L’uva va snocciolata per ultima, col vino rimasto (a noi è stata gentilmente proposta una bottiglia che non abbiamo rifiutato) e successivamente alla scelta del dolce.
I dessert li abbiamo provati tutti e sono tutti approvati, non ve ne consiglio uno in particolare ma se volete rimanere in tema optate per la frolla con crema e chicchi d’uva.

Festa dell'uva, spezzatino
– Lo spezzatino è tenero e saporito


Riceve una spinta in più di sapore anche il panino con la salsiccia di macellerie locali, ne abbiamo diviso uno farcito di melanzane sottolio ma tra la scelte avete salse e patatine fritte.

Prima di andar via un pit stop agli espositori e si porta in salvo una porzione di pecorino e della pancetta mentre la festa continua fino a sera!
Per il programma (vasto) completo della Festa dell’uva di Oliveto Citra vi rimandiamo al nostro articolo informativo precedentemente pubblicato (qui) !

Festa dell'uva, crostata
– La “crostata” d’uva va provata!

Falco

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Baccanalia – San Gregorio Magno (SA) – 2022

Baccanalia – San Gregorio Magno (SA) – 2022

L’evento-delirio dell’estate, Baccanalia, per molti il più atteso dell’anno, riempie ancora una volta piazze e cantine.
Ma oltre il vino che scorre a fiumi c’è tutta una San Gregorio Magno (SA) da scoprire.
Per far ciò avete di tempo dal 17 al 21 Agosto 2022, siate pronti a stappare.


Il borgo e le cantine


Alcune cose sono ormai talmente celebri che è quasi inutile spiegarle, come ad esempio la storia delle cantine. L’evento ruota intorno a queste storiche cantine incavate all’interno del paese, in tutto addirittura 600 (ma per l’occasione ne sono aperte 42) ed ognuna propone il suo menu.

Un riproporsi di piatti celebri, come i cavatelli, l’uovo fritto (accompagnato a scelta da tartufo o peperone crusco) e naturalmente la braciola di capra.

La parte peculiare di questa serata è che per la prima volta, nonostante io venga qui di filato da…10 anni (?!), per dovere e per piacere mi sia trovato solo ieri ad esplorarla quasi tutta. Di solito con la mia combriccola di filibustieri ci si fermava in piazza mangiucchiando nei dintorni, ogni mq2 un litro di vino e naturalmente dopo 100 mattonelle in un attimo erano le 4 del mattino e non c’era modo di andare oltre.

Corvo invece che ha avuto negli anni un approccio più esplorativo e meno deleterio mi conduce salvandomi almeno inizialmente dai deliri del succo d’uva.

Precisiamo che abbiamo scelto le cantine totalmente a caso.
La prima dove ci fermiamo è Da Bacco e Arianna, abbiamo raggiunto per un momento degli amici e ridendo e bevendo eravamo in 15. Ci accomodiamo all’interno.

Rendiamo un inferno la vita al povero Giacomo, il ragazzo che ci segue, urlando come scimmie cappuccine cercando di ordinare in modo estremamente confuso. Ci perdonerete.

– Il nostro loghetto!


Un assaggio dei piatti tipici


Ordiniamo in ordine sparso cavatelli con fiori di zucca e salsiccia, patan’ cunzat, braciola di capra, un antipasto gregoriano misto, vino a profusione più tutto quello preso dai nostri amici.

Di queste portate ho gradito principalmente la braciola di capra, quella capitata a noi era ottima anche se al limite del tiepido. Buoni anche i bocconcini (e sui bocconcini siamo sempre capricciosi) e i salumi dell’antipasto. La pasta invece era molto scotta, sia la nostra che quella altrui, nonostante ciò ho rubacchiato un raviolo ripieno di ricotta con sugo paesano e ho apprezzato.

– Antipasto gregoriano


Dopo aver finito di portare il caos nella cantina salutiamo al volo i nostri amici e proseguiamo in solitaria, altrimenti saremmo finiti su qualche scalinata a tracannare e addio foto, video e articolo.

Passare in piazza è sempre arduo, facciamo 1 passo al minuto divincolandoci tra la folla che per fortuna non ha ancora cominciato a scatenarsi (quest’anno presente anche un palco oltre alla solita musica itinerante). Durante la discesa incontriamo anche il Dio Bacco in persona con la quale scatta la foto di rito.

– Rendiamo omaggio alle divinità locali


Un marasma di cantine


Eravamo ormai prossimi alla mezzanotte (nonostante fossimo arrivati alle 20) e c’era un quantitativo di persone irreale. Quest’anno si è provato a contingentare un minimo anche gli ingressi proponendo un’entrata a pagamento (prezzo simbolico di 1€) anche per evitare possibilmente la presenza degli idioti di turno. Apriamo questo capitolo spiacevole per un secondo.

Ma è mai possibile che un evento del genere, di questa caratura, di questa importanza, debba essere tenuto sotto scacco dalla presunta presenza di “gente” che nel 2022 ancora non ha compreso come bere vino senza agitarsi? Facciamolo quest’appello, restatevene in una gabbia se non reggete qualche litro di vino, ripartite dall’ABC, andate a Bacardi in piazzetta, mangiate l’uva a chicchi.
Io qui ci vengo da 10 anni, non ho mai assistito a nulla e sono sempre rimasto fino a notte fonda (ieri compresa, spoiler) e nonostante ciò dove c’è alcol c’è sempre il timore che possa succedere qualcosa.
In ogni caso c’era un gran dispiego di sicurezza, qualcuno pare sia stato allontanato, ma su 5.000 (?) persone parliamo di una percentuale insignificante. Come insignificante è chi si comporta così.

Torniamo al magnà.

– Momenti di convivialità a tavola


Paglia


Decidiamo di fermarci sotto delle frasche, premetto che la narrazione e i tempi sono confusi perché eravamo già abbondantemente brilli, non ve lo posso nascondere. Quest’articolo naviga a vista.
Caschiamo però bene perché La Cantina Paglia è quella che è stata premiata lo scorso evento come la migliore del percorso. Con grande gentilezza veniamo accolti, successivamente riconosciuti e parte un simpatico siparietto dove confabuliamo decidendo cosa prendere.

Scegliamo l’uovo, sia al tartufo che con peperone crusco, quindi 4 uova fritte, un suicidio assistito, e un tagliere misto di salumi.

– Non perdetevi la pancetta


Per fortuna al tavolo con noi ci sono due ragazzi con cui condividere un pochino il tagliere, perché è enorme, per sfortuna loro condividono con noi il loro vino.
I salumi sono eccellenti, ci fermiamo anche qui a scambiare due chiacchiere.

Apro un altro mini capitolo per parlare dell’accoglienza che ci viene riservata sempre a San Gregorio Magno. Da quando nel 2019 ci è saltata la copertura, poiché con la consegna del Tegamino D’Oro siamo ormai “noti alle forze dell’ordine” qui non ci riesce di tirar fuori 1€.
Ci hanno offerto le percoche nel vino mentre passeggiavamo nel vicolo, abbiamo insistito per pagare almeno il vino nella precedente cantina, per offrirlo ai nostri amici, altrove hanno offerto i cantinieri o sempre la Pro Loco e oltre il puro e semplice offrire è stato piacevolissimo vedere una passione verso quello che è il nostro lavoro, il nostro portale e tutta la nostra redazione. Ci vengono fatte domande e chieste opinioni, sono ansiosi e agguerriti di giocarsela per il prossimo torneo e questo non può farci che piacere. Questo è uno degli eventi più noti della Campania, ci ha fortemente voluto qui (chiamandoci praticamente a Giugno, 2 mesi prima) e tiene alla nostra opinione.

Venire a San Gregorio è un respiro di sollievo, grazie.

– Chiodo sulla bara fritto


Ricomincio da tre


Ormai barcollando arriviamo ad un’altra cantina. Io spero vivamente che chi legga possa cominciare a concepire in che stato eravamo e perché magari a una certa siamo stati dati per dispersi. Ci chiamavano di qua e di la passandoci del vino, eravamo ormai in balia dell’evento. Sazi, colpiti, gonfi, caracollavamo verso volti amichevoli e da Ricomincio da tre non sono stati da meno.

– Folle entusiaste in ogni vicolo


Inizialmente l’idea era prendere degli arrosticini “al volo” ma non appena ci riconoscono (aridaje) ci portano in tavola di tutto. La vedete la differenza con gli altri articoli? Notate che non sto descrivendo i piatti come faccio sempre? Ero cotto, ragazzi, ero cotto. Loro portano e noi mangiamo, loro versano e noi beviamo.

– Una goduria


Le carni ed il servizio sono eccellenti, una cosa me la ricordo bene…il vitello che io ho definito “tipo alla cacciatora”. Una delizia. Morbido, saporito, di quelle pietanze che le butti giù anche se ti sei abbuffato fino a un secondo prima perchè non puoi lasciarla nel piatto. Ce lo siamo strafogato senza manco fotografarlo. I professionisti del settore.

Alla cantina facciamo conoscenza con un po’ tutta la famiglia, ci si racconta storie della Baccanalia che fu, degli esordi, di come la vive San Gregorio…
A una certa scendo a far foto in una piazzetta e tutto quel che ricordo e che siamo in piazza a saltare.
Abbiamo ritrovato i nostri amici, che a loro volta hanno continuato a bere, ci uniamo al casino con tutte le apparecchiature a tracolla e kg di Canon in spalla e litri di vino in corpo e in un momento sono le 4 del mattino.

– Meanwhile…

Temevo che venire a Baccanalia in qualità di Trono di Sagre e non più come semplici Falco e Corvo non ce l’avrebbe fatta godere, mi sbagliavo di grosso.


– Falco

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La Festa nel bosco di Perito (SA), prodotti cilentani tipici nella frescura del bosco cittadino

La Festa nel bosco di Perito (SA), prodotti cilentani tipici nella frescura del bosco cittadino


Una delle feste più particolari del panorama estivo è sicuramente quella di Perito (SA), La Festa nel bosco.
Essa si svolge nel comune di Perito, con la caratteristica di essere nel pieno di un bosco raggiungibile a piedi, senza neanche rendersene conto, direttamente dal centro urbano.

Festa nel bosco, locandina
– Preview dell’evento


Programmi e date della Festa nel bosco


La festa si svolgerà dal 6 al 13 Agosto, ed è organizzata in collaborazione tra il Comune di Perito e la ProLoco omonima.

Il bosco di castagni con le sue fronde fresche ospita ormai da 41 anni questo evento che ogni anno accoglie locali e turisti, con un menu sempre locale e tradizionale.
Negli anni gli organizzatori sono stati abili a ricavare sentieri e postazioni che rendono molto semplice l’accesso al bosco e il cercare il proprio posto a sedere.

Celeri ragazzi e ragazze volenterosi provvederanno a prendere l’ordinazione e a portarvi a tavola i vassoi con le pietanze scelte.

Festa nel bosco, poster
– Locandina dell’evento 2022


Il menu della Festa nel bosco


Tra le varie pietanze tipiche che vengono notoriamente proposte a Perito (SA) in occasione della Festa nel bosco troviamo la minestra stretta.
Un piatto di antica tradizione contadina originario della zona del Cilento.
Si tratta di un contorno di verdure che, dopo essere lessate, vengono strizzate – da qui in termine “strinta”, cioè stretta – e poi ulteriormente ripassate in padella.

Altro piatto classico sono le Melanzane ripiene alla Cilentana. Mulignane ‘mbuttunat, come vengono chiamate nel Cilento.
Sono delle melanzane tagliate a libro e farcite, fritte e condite con salsa di pomodoro.
“Niente di più semplice e squisito.”


A seguire…Spezzatino con funghi e patate. Un piatto unico tipico dal sapore inconfondibile.
“Dire che è squisito non è fare giustizia a questa ricetta dal gusto unico”, promettono da Perito!

Come primo piatto compaiono i tradizionali cavatelli, nelle versioni Alla Boscaiola, Pomodoro e Basilico, e Al sugo di castrato.


Antipasto e dolce sono composti da un mix di salumi e formaggi mentre la dolce conclusione saranno frutta e fichi cilentani e dolci tipici.
Oltre a questa panoramica già soddisfacente sono presenti via via altre pietanze, che vi invitiamo a scoprire!

L’ingresso è gratuito e naturalmente il vino è disponibile!


– Falco

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Festa della ciliegia – Campoli del Monte Taburno (BN), i giorni della fioritura – Il Trono di Sagre

Festa della ciliegia – Campoli del Monte Taburno (BN), i giorni della fioritura – Il Trono di Sagre


Festa imperdibile per gli amanti della ciliegia ma anche per chi vuole soffermarsi a scoprire il nostro territorio campano sempre ricco di gemme e sorprese.

In questo caso ci troviamo nel beneventano, a Campoli del Monte Taburno. La festa in questione è la Festa della ciliegia e si terrà il 10-11-12 Giugno con un programma che vi darà modo di apprezzare non solo questo frutto rosso molto conosciuto (e amato) ma anche di provare altre pietanze tipiche e soprattutto di aver modo di visitare in modo unico e suggestivo Campoli, dintorni e panorami.
Con una vista che si presuppone mozzafiato sui ciliegi in fiore.


Il programma


Il ricco programma della Festa della ciliegia si districa così nei suoi tre giorni di festa:

Venerdì 10Anteprima

19.00 Apertura espositori e mercato della ciliegia
– Apertura braceria (Stand dedicato alle carni locali)
– Possibilità di degustare la pizza alla ciliegia (attenzione, il resto delle cucine saranno chiuse!)
21.00 Concerto d’apertura esclusivo da parte de I Trementisti


Il weekend


Sabato 11

11.00 Apertura espositori e mercato della ciliegia
– Visite Guidate con Fuoristrada dei ciliegeti
(Dalle 11.00 alle 18.00. Prenotazione riservata solo gruppi e pacchetti All Inclusive)
– Visite Guidate a Cavallo dei ciliegeti
(Dalle 11.00 alle 18.00. Prenotazione in loco. Escursione a cavallo con maneggio in pieno centro storico)
12.00 Apertura stand gastronomici
(Dalle 12.00 alle 15.00. Degustazione menu tradizionali o completamente improntati sulla ciliegia)
15.00 Laboratorio didattico
(“Dalle ciliegie alla marmellata”. Prenotazioni possibili in loco)
16.00 Laboratorio didattico riservato ai bambini
(“Biscotti alla ciliegia”. Ingresso libero)
17.00 Spettacolo di musica itinerante
19.00 Apertura stand gastronomici
(Dalle 19.00 alle 23.00. Degustazione menu tradizionali o completamente improntati sulla ciliegia)
– Apertura braceria (Stand dedicato alle carni locali)
– Possibilità di degustare la pizza alla ciliegia
21.00 Degustazione Guidata
(“I vini bianchi, i salumi, i formaggi, le marmellate del Taburno: Esaltazione dei sapori”)
21.30 Spettacolo musicale (Musica liscio, latino americana, balli di gruppo)
23.30 Incendio del campanile (Straordinario spettacolo in notturna)

Festa della ciliegia, programma
– Informazioni e pacchetti disponibili



Domenica 12

– Visite Guidate con Fuoristrada dei ciliegeti
(Dalle 11.00 alle 18.00. Prenotazione riservata solo gruppi e pacchetti All Inclusive)
– Visite Guidate a Cavallo dei ciliegeti
(Dalle 11.00 alle 18.00. Prenotazione in loco. Escursione a cavallo con maneggio in pieno centro storico)
11.00 Apertura espositori e mercato della ciliegia
12.00 Apertura stand gastronomici
(Dalle 12.00 alle 15.00. Degustazione menu tradizionali o completamente improntati sulla ciliegia)
15.00 Laboratorio didattico
(“Dalle ciliegie alla marmellata”. Prenotazioni possibili in loco)
16.00 Laboratorio didattico riservato ai bambini
(“Biscotti alla ciliegia”. Ingresso libero)
17.00 Spettacolo di musica itinerante
19.00 Apertura stand gastronomici
(Dalle 19.00 alle 23.00. Degustazione menu tradizionali o completamente improntati sulla ciliegia)
– Apertura braceria (Stand dedicato alle carni locali)
– Possibilità di degustare la pizza alla ciliegia
21.00 Degustazione Guidata
(“I vini rossi, i formaggi, le marmellate del Taburno: Accostamenti e familiarità”)
21.30 Spettacolo musicale (Musica liscio, latino americana, balli di gruppo)

Campoli, bici elettrica

Il Trono chiede, gli organizzatori rispondono…

Ciao Chiara, abbiamo notato che la vostra festa abbraccia diversi aspetti di Campoli. Non solo la ciliegia o il cibo, dunque, ma una riscoperta a 360° di tutto il “meglio” che avete da offrire…

“Come avrai visto dal programma c’è un mix di conoscenza del territorio e delle nostre tradizioni culinarie. Questo è sempre stato lo scopo della nostra manifestazione, quello di mostrare le bellezze del nostro territorio di collina pieno di bellezze, sia dal punto paesaggistico che storico. La manifestazione si tiene appunto fondamentalmente nel centro storico per dare la possibilità di conoscere il “borghetto”, di degustare qualche pietanza o di iniziare qualche tour.”

Non solo molte cose da vedere, ma anche da fare…parlaci un po’ del programma.

“Ci sono diverse possibilità di occupare il proprio tempo presso la nostra Festa della ciliegia.
La prima è quella di fare un giro in fuoristrada, con le Campagnole, tra i ciliegeti.
Con un istruttore, si va in giro, si scende, si provano le ciliegie, vengono mostrati i terreni in fiore, etc.
Lo stesso programma si può fare anche a cavallo!
Eccezionalmente in piazza sarà possibile noleggiare bici elettriche e girare in modo indipendente per il borgo e la festa.
Durante la giornata vengono svolti laboratori didattici sia per bambini che per interessati di tutte le età, sulle trasformazioni della ciliegia da frutto a marmellata/biscotto.
La sera, dalle 21, sabato e domenica, due guide alla scoperta dei sapori del Taburno, con una degustazione, alternata nelle due serate di festa, di vini bianchi e rossi.”
Campoli, musica
– Uno degli eventi musicali più attesi

Il resto dell’intervista…

Siamo curiosi, relativamente al lato gastronomico…ci parleresti un po’ del menu?

Allo stand enogastronomico doppia scelta: Cavatelli con pomodoro e salsiccia o Padellaccia (Piatto tipico campolese con patate fritte, peperoni sottaceto e carne fritta). L’alternativa è il menu alla ciliegia (con straccetti di pollo alla ciliegia o il risotto alla ciliegia). Sono presenti anche le classiche “montanare” presso la friggitoria e la braceria con i panini con salsiccia o pancetta. Famosa anche la “pizzeria” che sforna queste tre tipologie di pizze gourmet a base di ciliegia (e marmellata e formaggio).

…siamo sicuri che non mancherà nemmeno la musica!

Tutte le serate saranno accompagnate da spettacoli musicali mentre nel pomeriggio sarà possibile allietarsi con musica itinerante.

Ringraziamo Chiara e gli organizzatori della Festa della ciliegia di Campoli del Monte Taburno (BN) e vi invitiamo ad andare a trovarli nei giorni 10-11-12 Giugno 2022!


Informazioni utili


Informazioni utili:
Organizzatori – Pro Loco Monte Taburno (link alla pagina FB a fine articolo)
Numeri di telefono – 3286988657
Sito internet – prolocomontetaburno.it

– Il menu (dolci a parte)
Telegram, Trono
– Clicca sull’immagine per accedere alla chat!

Falco

Festa della ciliegia, organizzatori
– Clicca per vedere la pagina della Pro Loco di Campoli
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