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Sagra della castagna – Curti di Giffoni Valle Piana (SA) – 2022

Sagra della castagna – Curti di Giffoni Valle Piana (SA) – 2022


La Sagra della castagna di Curti si tiene appunto nella piccola arroccata frazione di Giffoni Valle Piana (SA), l’evento è anche noto per un’eccezionale longevità: quella del 2022 è infatti la 46° edizione.
Dopo essere comparsi quasi a sorpresa nella prima edizione del 2019 de la Varola D’Oro, il torneo della redazione de Il Trono di Sagre che premia l’evento autunno-invernale più amato dagli utenti, ed essersi presi un’obbligata pausa nel periodo covid ora è il momento di rimettersi in gioco.

Sagra della castagna di Curti, caldarroste
– Le castagnucce abbrustolite


Una soddisfacente domenica di sole


Gli effetti palliativi dell’inversione climatica che se tutto va come deve ci sterminerà hanno anche lati momentaneamente positivi, tipo una giornata di sole da 30° in una domenica di fine Ottobre.
Ultimo giorno della sagra, la domenica si offre un servizio anche a pranzo e il pubblico risponde in pieno.
Gli organizzatori ci dicono che si aspettavano per questo ritorno sulle scene un buon 800 persone (in mattinata) ma il bel tempo e gli affezionati della festa ci tengono a far sentire fin dalle prime ore il loro supporto. Non sono neanche le 13.00 e ci saranno facilmente un migliaio di persone già in giro.


Questa è anche la parte negativa poiché per non finire a tavola ad orari da caserma ci allunghiamo un po’ troppo per una passeggiata esplorativa e quando torniamo a provare la pasta c’è una fila infinita ad attenderci. Lo scoramento è totale e gli animi già tesi per la fame, qualcuno tenta di sgusciare in avanti e viene lanciato giù dalla rocca. Impavidi ci rifugiamo alle spalle dell’imponente figura di Fabio Toro, che gentilmente, insieme ad altri membri dell’organizzazione della Sagra della castagna di Curti, ci ha voluto qui oggi.


Rapidamente saltano fuori tre piatti caldi fumanti: Pennette alla boscaiola, Tubetti con castagne e Zuppa di fagioli. Facciamo qualche metro in avanti e ci sediamo in una delle tante piazzole con tavoli e panche, esposta ad un rilassante e caldo sole delle 13.00. L’amico sole inganna, tra quello e la pasta appena sfornata si rimane in maniche corte e si suda uguale. La pasta ha dalla sua il fascino della semplicità, il tubetto in particolare mi ricorda tanto i pasti delle scuole d’infanzia.
Per molti questo non sarà forse un piacevole ricordo ma il sottoscritto ha sempre mangiato il suo, quello degli altri e in più si faceva anche le scorte per la casa. Un ricordo di un piatto di pasta, in qualsiasi contesto, per me è praticamente sempre un ricordo positivo.


Boscaiola, Tubetti e Zuppa


Il tubetto differisce dal pranzo per bambini dei miei ricordi principalmente per via della salsiccia speziata che ogni tanto spunta fuori. Il vagamente piccante ci sta molto bene con questa pasta riconosciuta per la sua versatilità. E’ anche molto, molto, molto tirata, esattamente come piace a me. L’avete fatto apposta? Bravi!


La boscaiola ha una marcia in più. Vuoi il formaggio, vuoi il piccante aggiunto a parte, vuoi il sughetto che avvolge tutte le penne e la ricchezza di quest’ultimo, ma funziona. Sotto l’occhio attento di una famiglia che si chiede cosa diavolo stiamo facendo, in tre a scattar foto e far video a piatti di pasta e zuppe procediamo verso l’ultimo piatto rimasto da provare: la zuppa di fagioli.

La zuppa è di concezione veramente semplice. Fagioli, aglio, pane tosto più eventuale ingrediente segreto che non si capisce se sia una perculata o cosa, ma un guizzo la zuppa lo nasconde. Probabilmente la nostra versione ha sentito un po’ di più il fuoco e questo ha donato un sapore tostato al pane e ai fagioli, una sfumatura ottima che mi dava da pensare a chissà qual studiato processo e che è invece frutto del caso? Non riusciamo a venirne a capo, ci limitiamo a mangiare.


In giro per la Sagra della castagna di Curti non avrete mai da attendere per sedervi.
Il comitato organizzativo ha tappezzato la frazione delle piazzole a cui accennavo prima, alcune sono anche lievemente nascoste e offrono un’oasi di pace lontani da tutti, sotto le fronde silenziose degli alberi.

Questo è un particolare che ci ha fatto sorridere, nonostante le dimensioni minute questa parte di Giffoni VP nasconde tante piccole oasi, anfratti, cantine che un domani renderebbero semplicissimo l’ingrandirsi della festa. Speriamo di vedere presto questo giorno, già la curiosità di immaginare quali stand gastronomici potrebbero saltar fuori mi esalta!


Maialetto alle castagne


Il secondo piatto (che si può provare all’interno di un menù completo da 13€, prezzo eccezionale) è il maialetto alle castagne (a scelta con broccoli e salsiccia). Skippiamo il broccolo e puntiamo il maiale.
Quel che ho apprezzato del piatto era che il pane che sorreggeva questa fetta sottile di maiale era completamente inzuppato dei fluidi della carne. No castagne detected e un secondo stranamente semplice, che però si rivela buono, da seconda colazione salata alla francese, voilà.

Sagra della castagna di Curti, maialetto
– La cottura del “prosciutto” è perfetta


Una conferma è invece uno dei piatti protagonisti che addirittura gira voce che “abbia aperto per noi” poiché era previsto fosse presente solo la sera. Sarà vero? O è come la storia dell’ingrediente segreto?
Stiamo mangiando, quindi siamo di buon umore, famo che è vero.

La “bruschetta” è veramente ben concepita. La crema di castagne è presente in quantità industriale, il pane è morbidissimo, il lardo è spesso e acceso come una goleador alla cola e il miele glassa e fissa tutto sulla fettona appena tostata. Veramente ottima, come la ricordavamo.
Chissà come si presenterebbe con un salume più sapido, in contrasto col neutro della castagna e col dolce del miele…siamo curiosi di scoprirlo.

Sagra della castagna di Curti, bruschetta
– Un dipinto a olio


In zona peschiamo anche il caciocavallo impiccato, immancabile nelle nostre avventure lipidiche.
In linea con gli altri prodotti non si lesina sul quantitativo, il prezzo non è basso (5€, fetta con tartufo) ma sul pane capitano volentieri pezzettoni abbrustoliti di scorza di formaggio e questo non può che essere un valore aggiunto.

Ah, molti stand lasciano al ludibrio del popolo una botte di vino fresco e che accompagna volentieri con le sue note non invasive tutto il pasto e la passeggiata. Gran punto a favore!

Caciocavallo impiccato
– Si notino le scorze abbrustolite ed il tartufo


Dolci e caldarroste


Purtroppo in mattinata, per questioni chiaramente logistiche, il Museo della civiltà contadina e quello sul brigantaggio sono chiusi! Nell’edizione 2019, quando andammo in serata, ci eravamo divertiti e rinfrancati di fronte al rassicurante camino, quindi se andate di sera fateci un salto!

Ci consoliamo col banco dei dolci, il calzoncello di Curti è noto nella zona per la sua fattura. Non sono esperto di calzoncelli/pasticelle/uno dei seimila nomi di questo dolce ma nonostante la forte presenza di una farcia al cacao di due dita lo mangio volentieri.


Di lì a poco Fabio passa volando e ci omaggio di un piatto di tronchi. Gelato/Semifreddo al cioccolato che effettivamente avevamo già provato con soddisfazione sempre nel 2019. Anche questo non scherza e la crema AL BURRO all’interno vi colpirà come un goloso pugno in faccia.

Rispettiamo la tradizione e con la musica che passa dal palco e il brusio della gente che continua a sciamare in piazza ci sediamo sulle scale della chiesa a mangiare le caldarroste.
Le castagne sono piccoline e quando trovi quella abbrustolita al punto giusto è una soddisfazione, in caso contrario però la dimensione è anche ciò che le frega, tendono facilmente a carbonizzarsi.
La vaschetta che viene data con il menu completo è un assaggio, se volete abbuffarvi di castagne dovete prenderne considerevolmente di più. Abbiamo visto persone con dei sacchi.


Il vino sale e la festa entra praticamente nel meglio quando, dopo sole 4 ore e 30 è giunto il momento di andare via. Diamo il cambio a chi viene a rilassarsi con la frescura del tramonto mentre noi cominciamo la discesa dalla 46esima Sagra della castagna di Curti, satolli e pieni di crema al burro.

Ma poi, cosa c’era davvero nella zuppa di fagioli?

Falco

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Sagra della Castagna – Curti di Giffoni Valle Piana (SA), ritorna la storica manifestazione del comune picentino

Sagra della Castagna – Curti di Giffoni Valle Piana (SA), ritorna la storica manifestazione del comune picentino

Ritorna a Giffoni Valle Piana nel weekend tra venerdì 21 e domenica 23 ottobre 2022 la Sagra della Castagna, storica manifestazione del comune picentino giunta alla sua 46° edizione.

Nel suggestivo borgo di Curti, piccola frazione della cittadina giffonese, dopo la pausa causa emergenza sanitaria, è tutto pronto per la tre giorni all’insegna della tradizione. Non solo serate ma anche la possibilità di poter degustare i prodotti tipici nell’appuntamento di domenica a pranzo.

La locandina della sagra della castagna di curti
La locandina ufficiale dell’evento

Una sagra con protagonista regina la castagna di Curti, prodotto tipico dei Monti Picentini e presentato in un tutte le sue sfaccettature nel classico itinerario arricchito anno dopo anno di innovazioni e gustose novità. Ampio spazio alla gastronomia locale, dalle succulente caldarroste alla tradizionale pasta con la castagna, passando per le dolcissime tentazioni dei calzoncelli e dei castagnacci. Insieme alle specialità, tantissimi gli stand disposti per i vicoli del paese dall’organizzazione. Si consentirà così ai tanti visitatori di poter soddisfare il proprio palato in base ai propri gusti assaggiando oltre dieci specialità. Alle specialità già annunciate prima si aggiunge la pasta alla “boscaiola”. Passando per la zuppa di fagioli, panini con broccoli e salsiccia o maialetto al sugo di castagne, bruschette con lardo di colonnata, caciocavallo impiccato e pizze. Un menù per soddisfare i gusti di tutti i visitatori.

Prelibatezze culinarie ma non solo, perché tra i tanti vicoli del piccolo paese ci sarà la possibilità di fare un vero e proprio salto nella storia. Dalle esibizioni di artigianato locale fino ad arrivare alla “Mostra sui briganti”, a cura dell’Associazione “Vient e’ terra”. Grande curiosità anche per il “Museo della Civiltà curticiana” oltre che un’emozionante raccolta fotografica che racconteranno i 46 anni di storia della manifestazione. Un mix tra gusto e cultura, accompagnato dagli spettacoli musicali che allieteranno le tre serate. Venerdì 21 spazio allo spettacolo del gruppo “I briganti del re”, sabato 22 ad esibirsi ci sarà il sound di “Sette Bocche”. La serata conclusiva sarà affidato allo spettacolo folkloristico dell’Orchestra Odissea.

L’Associazione Pro Curti ha deciso inoltre di rinnovare l’appuntamento anche per la domenica a pranzo. Mettendo a disposizione dei tanti visitatori anche un’area destinata ai bambini con attrazioni e gonfiabili allestiti nella struttura polivalente “Piero De Mattia”. Inoltre è stato istituito un servizio navetta gratuito. Per le tre serate infatti, sarà possibile recarsi al borgo di Curti anche viaggiando su piccoli bus in partenza. Ogni quindici minuti sia dalla Piazza Lumiere (area mercatale) che dalla Cittadella del Cinema.

La tradizione non muore mai
  • CORVO
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Sagra della Castagna – Serino (AV), ritorna anche la più antica sagra d’Irpinia

Sagra della Castagna – Serino (AV), ritorna anche la più antica sagra d’Irpinia

Questo fine settimana si terrà la 45esima edizione della “Sagra della Castagna di Serino”. La manifestazione si terrà da venerdì 14 a domenica 16 ottobre 2022 presso la frazione Rivottoli di Serino, in provincia di Avellino

La locandina ufficiale della sagra della castagna di serino

A Virulera per tutti una semplice padella bucata, per noi di Serino è molto di più!”

La fa da padrona le domeniche da ottobre a dicembre nelle case di ogni serinese che si rispetta! Vuol dire tradizione, famiglia soprattutto calore e ospitalità. Vuol dire vicinanza e ci fa capire che ormai per fortuna il covid è solo un cattivo e lontano ricordo! Siamo pronti a tornare voi veniteci a trovare!”

La sagra della castagna, organizzata dalla Pro Loco di Serino con il patrocinio del Comune e la collaborazione di numerose associazioni del territorio, celebra la Castagna che nel 2018, dopo un importante lavoro svolto dal comitato promotore, ha avuto il riconoscimento IGP.

Capisaldi della manifestazione più antica in terra d’Irpinia, saranno l’enogastronomia, l’artigianato e il folklore, tra musica e colori.

Di seguito potrete leggere l’intero programma:

il programma ufficiale della sagra della castagna di serino

“In giro per il borgo, potrete trovare anziani e anziane castagnari/e pronti ad intrattenervi con i migliori racconti della tradizione…

Purtroppo, negli anni, qualcuno/a ci ha lasciato ma noi è come se li sentissimo pronti a dire:

“Abbarati a che faciti” (attenti a quello che fate) e “chesto vuliti fa, semp feste e mal tiempo” (volete fare sempre festa e danni). Queste sono le raccomandazioni che ci riservavano e ci riservano ma noi, siamo sicuri, che sono fieri di noi!”

  • CORVO
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Sagra della Castagna – Arpaise (BN), prende luce finalmente la 26esima edizione

Sagra della Castagna – Arpaise (BN), prende luce finalmente la 26esima edizione

locandina ufficiale della sagra della castagna
La locandina ufficiale

La Sagra della Castagna di Arpaise, in provincia di Benevento, è un appuntamento con la tradizione, un’occasione per degustare cucina tipica e prodotti locali a base di castagna nella suggestiva cornice della contrada Russi di Arpaise.

Programma completo della manifestazione:
SABATO 8 OTTOBRE 2022

  • h.19:30
    Apertura sagra
  • h. 21:30
    Musica dal vivo – “Sfessania” in concerto
    Le proposte gastronomiche previste per sabato sera spaziano dalle più tradizionali alle più originali.
    Sarà possibile degustare la castagna in ogni sua forma e temperatura. Dal calore e la fragranza delle caldarroste e dei primi piatti caldi, alla cremosità e alla freschezza dei dolci con crema di castagna e del miele ricavato dal tipico frutto autunnale.
    La serata sarà allietata dalla presenza degli “Sfessania” in concerto, affermato gruppo di musica popolare che intratterrà gli avventori nei coinvolgenti ritmi delle loro note folk, della tarantella, della tammurriata e di altri elementi del repertorio popolare classico.
    DOMENICA 9 OTTOBRE 2022
  • h. 12:30
    Pranzo in piazza. Solo su prenotazione
    Musica dal vivo – i Fujenti in concerto
    PRENOTA IL TUO POSTO A TAVOLA AL 370 156 7944 !!!
    Non perdere l’occasione per vivere l’atmosfera di uno speciale pranzo in piazza con menù a base di castagna, musica dal vivo e momenti di intrattenimento.
    I commensali potranno godere del clima allegro ed ospitale della piazza tra un piatto e l’altro della nostra cucina tipica, tra un bicchiere di vino locale e un gioco popolare, mentre i”Fujenti” presenteranno il loro progetto artistico di ricerca e rielaborazione dei suoni e dei canti del sud interiore.
Locandina delle pietanze della sagra della castangna
Tutte le pietanze che potrete trovare
  • CORVO
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Sagra della castagna – Serino (AV) – 2019

Sagra della castagna – Serino (AV) – 2019

In lotta contro il mal tempo da più di un mese la Sagra della castagna di Serino riesce finalmente a trovare una limpida giornata di sole dicembrina e chiaramente noi siamo sul posto!

Pizza con castagne a Serino
– Deliziosa pizza con pancetta e castagne!


Ben arrivati, gradite del vino?


Passeggiare per il borgo di Serino è davvero piacevole, una serie di saliscendi ti conducono per tutto il paese dandoti modo di non perderti nessuno degli “highlights”, chiaramente il campanile è tra questi, ma anche questi murales-mascheroni non scherzano, sbirciando in questo o quel vicolo si arriva nella piazza principale dove l’attrattiva del giorno è senza dubbio la castagna.

Come già saprete (perchè ve ne abbiamo parlato in abbondanza) al centro della piazza campeggia la gigantesca virulera, quella da record del mondo e seppur da poco (e di pochissimo) essa non abbia più questo primato rimane indiscussa ed evidente la consacrazione di una Serino che anno dopo anno mantiene le sue tradizioni, difatti con la 44° edizione di quest’anno si conferma la sagra più antica d’Irpinia (primato difficile da scippare!)

Abbiamo notato un grande entusiasmo e partecipazione intorno alla festa, si ballava e si cantava già di primo mattino, merito sicuramente dei bicchieroni di vino riempiti fino all’orlo (1 euro) che il nostro amico Carmine fa il grosso errore di concederci ad infinita libagione.

Vi sembra una scena già vista? Che posso farci se va a finire sempre così?

Una delicata treccia di castagne
– Una delicata treccia di castagne


Un mastodontico menu


In ogni caso dato che eravamo arrivati da circa 35 minuti e Corvo ondeggiava già pericolosamente nei pressi della virulera abbiamo deciso di cominciare a mettere qualcosa sotto i denti.

Come primi la festa offre: Ravioli ricotta, tartufo e castagne, con filo di sugo – Fusilli con “polpette” di carne e castagne – Zuppa di castagne, guanciale e funghi porcini

Un trio delle meraviglie.
Capire quale sia il migliore è difficile, io opto per i ravioli, perchè la cottura era perfetta, era uno scrigno sigillato alla perfezione e la ricotta appena liberatasi invadeva il palato di dolcezza, perfino il sugo era diventato un luccicante sciroppo.

Sinceramente gli altri due piatti non sono da meno, il piatto di fusilli è enorme, ed accompagnato da carne e formaggio è difficile da mollare, mentre la zuppa è delicatissima ma strapiena di pezzettoni di castagne e funghi, ci è piaciuto tutto. Avevate dubbi?

E’ il momento di provare qualche castagna assoluta così al suono degli ottoni itineranti che intonano Volare, voliamo a nostro volta ai piedi del campanile, i bicchieri di vino ora sono 3 e ce li teniamo stretti mentre osserviamo questi eroi d’altri tempi che gestiscono orde di castagne sul gigantesco piatto rovente e che ogni tanto distribuiscono al popolo apprezzatissimi oboli dorati fumanti.

Prendiamo qualche cuoppo (1 euro) sottoforma di bicchiere e sgranocchiamo. Le castagne sono ottime, nessuna è stata scartata. Dorate, sode e croccanti.
Anche qui nessuna sorpresa, ragazzi, son 44 anni che girano castagne!

Consigliati dai nostri fidati amici di Serino proviamo anche la pizza (castagne, guanciale e provola), approvata!

Il mix castagna+formaggio col guanciale sottile che si scioglie sopra esalta l’affumicatura data dal forno a legna, l’aria frizzante di Serino aiuta a sentirsi leggeri e pimpanti anche dopo questa ennesima scofanata.

Ravioli ricotta e castagne
– Ravioli ricotta e castagne


Un bicchiere di vino finale…e del cotechino.


Non siamo più così leggiadri dopo altri bicchieri di vino (nell’intervallo dei quali, grazie alle mie due suole lisce prendo quasi una fatale “sfilata” su uno dei sopracitati saliscendi) e dopo rape&patate (una crema, provateli con un pò di piccante!), gli straccetti di vitello (rigorosamente con provola!) e il panino con cotechino e provola (e una bella mestolata di crema di castagne).

Per umana decenza non prendiamo dolci ma c’è sempre il tempo di qualche castagna flambè con zucchero e strega e incamminandoci verso casa ci mangiamo le mani per esserci “persi” il maialone allo spiedo e il caciocavallo impiccato, e dannazione, il secondo con maialino e riduzione di aglianico (!!!) (e c’era anche una pizza fritta molto invitante…)

Ma del resto saremo pur umani anche noi…no?


Falco


Scopri il post originale su FB!

– La recensione originale dell’evento


Leggi le altre recensioni:

Recensioni

Sagra della castagna – San Cipriano Picentino (SA) – 2019

Sagra della castagna – San Cipriano Picentino (SA) – 2019


Abbiamo approfittato di un Venerdì sera tranquillo per farci un giretto a San Cipriano Picentino, in occasione della Sagra della castagna.
Ormai non ho praticamente più scuse: quando si esce si finisce in sagra.
E come sarà andata?

La mia sensazione, benchè qualche locale ci abbia avvertito che il venerdì “non è niente” in confronto al sabato, ma sopratutto alla domenica, in termini di partecipazione, è stata molto buona.

Caciocavallo impiccato a San Cipriano Picentino
– Una lauta fettona di pane col cacio


Uno sguardo a San Cipriano


A Sagra della Castagna – San Cipriano Picentino la festa si sviluppa sul corso principale con un paio di ramificazioni.

Sono presenti tanti stand che offrono un menu decisamente ricco (3-4 tipi diversi di pasta, ma pochi secondi!) e, cosa importante, con gli occhi sull’obiettivo: la castagna cerca di essere un po’ ovunque.

Il vino è un po’ “costosetto” per gli standard, 1 euro al bicchiere, ogni stand ha il suo, ne abbiamo provate più varietà, qualcuna più buona qualcuna meno buona, diciamo che se ci fosse stata l’offerta popolare del famoso 50 cent a oncia vi ci saremmo buttati a pesce come al solito.

Vanno menzionati, inoltre, i suggestivi vrollari con annessi vrollatori, gente di mestiere e d’esperienza che smuoveva queste migliaia di castagne sulle braci ardenti, anche a mani nude, sollevando fontane di scintille al cielo.
Bello da vedere e buono da gustare, vi spoilero già che a fine serate nessuno mi ha tolto di bocca la mia porzioncina di castagne perfettamente abbrustolite.

Del vario menu abbiamo inoltre provato i tubetti con fagioli e castagne, di cui ho apprezzato la spiccata “azzeccosità” (sono un fan del papocchioso) e qualcuno le pennette, di cui si è fatto un bel parlare.

Buono anche il riso, sicuramente difficoltoso da proporre in quelle quantità, che è risultato molto abbondante (come tutti i piatti del menu!) e perfettamente cotto.
Nella smania di mangiarlo mi sono più volte liquefatto il palato, di conseguenza doveva esser buono!

Pasta e fagioli con castagne
– Pasta e fagioli con castagne


Una pancia piena di castagne!


Anche la gigantesca fettona di caciocavallo ha attirato la nostra attenzione, tanto per cambiare.
Tutto di produzione propria dello stand, dal pane, dal sapore neutro poichè prodotto senza l’uso di lieviti, al formaggio, alla pancetta.
Al costo onesto di 3 euro due belle fette che ci hanno riempito il piatto, a dir la verità strabordavano proprio!

Non mi sono rivolto personalmente al parco dolci ma il Corvo e gli altri ragazzi hanno colpito diverse pasticelle e il ripieno così umido è stato molto apprezzato, si mormorava una discreta presenza di castagne e anice, che non può che far bene.

La serata a San Cipriano è stata sicuramente piacevole, i 42 anni di questa sagra si notano per la dimestichezza con cui le file scorrono, con cui tutto sembra messo lì non a caso, si capisce che la cosa è studiata, e funziona.

Non abbiamo avuto problemi di parcheggi, nonostante il gemellaggio con la Puglia porti qui molti visitatori anche extraregione, ci siamo intrattenuti piacevolmente con la musica e con i diversi piatti e penso che non mancheremo nemmeno all’edizione numero 43 !


Falco