Natale Piccirill – Sirignano (AV), il paese dove il Natale si festeggia due volte
l 25 e il 26 Novembre 2022 a partire dalle ore 19.00, la Proloco Sant’Andrea di Sirignano è lieta di annunciare il ritorno di “Natale Piccirill“. Si terrà appunto a Sirignano, in provincia di Avellino.

L’evento si terrà nei giardini del Palazzo Caravita. Un luogo simbolo per la comunità, cornice ideale di una lunga tradizione che prende origine all’inizio del secolo scorso. Ovvero quando un sacerdote, Francesco Fiordelisi, di origini sirignanesi, che aiutava l’allora parroco don Liberato Gallicchio a preparare la festa del patrono Sant’Andrea. Egli donò dei pacchetti di alici fresche alle famiglie più bisognose del paese per permettergli di festeggiare la ricorrenza.
Il gesto apparve come un dono di Natale arrivato in anticipo e, da allora, si festeggia in quel giorno il «Natale piccirill’».

Questo giorno per i sirignanesi è come se fosse proprio il Natale del 25 dicembre. Come tradizione vuole, viene preceduta dalla vigilia, trascorsa allo stesso modo di quella del 24 dicembre.
Gli abitanti sono poco più di tremila, il comune sorge nel territorio del Baianese (AV) il suo nome, Sirignano, deriva da quello di Serenius. Egli era un proprietario terriero che, in epoca romana, da queste parti possedeva un villa rustica.
In questa cittadina da oltre un secolo la magia del Natale si ripropone due volte l’anno. Non solo il 25 dicembre, ma anche il 30 novembre giorno in cui si celebra Sant’Andrea Apostolo, Patrono della cittadina.
E’ da questo momento che per i cittadini di Sirignano il Natale, in formato small o piccirillo, si celebra due volte l’anno. Tanto che la stessa Pro Loco proprio a ridosso delle celebrazioni per Sant’Andrea organizza la manifestazione “Natale Piccirill”, mentre nelle case sirignanesi la sera del 29 novembre va in scena un anticipo di vigilia con tanto di menù da rispettare.

La pietanza principale richiama da una parte quel dono inaspettato (le alici) dall’altra attinge dal territorio (le noci) ingredienti fondamentali degli spaghetti noci e alici, pietanza che si inserisce in quel menù a base di pesce e verdure, simile a quello che sarà riproposto un mese più tardi.

La prima sera di novembre – si legge sul sito internet del Comune di Sirignano – in piazza Principessa Rosa (antistante alla chiesa parrocchiale), viene acceso un grande falò in onore del patrono, utilizzando fascine offerte dalla popolazione, mentre nella mattinata seguente, vengono trasportati, o trascinati, per le principali vie del paese, fino alla chiesa parrocchiale, alcuni grossi tronchi d’albero, detti “mai”, tagliati la domenica precedente nei boschi circostanti. La tradizione del “majo” è tipica dei comuni del baianese e richiama l’albero di maggio che le civiltà del nord Europa mettevano al centro del villaggio il primo giorno di maggio come un gesto augurale e propiziatorio.

- CORVO