Tag: Sapori d'autunno

San Martino Sapori D’Autunno – Villa Santo Stefano (FR), percorso enogastronomico tra i vicoli del centro storico

San Martino Sapori D’Autunno – Villa Santo Stefano (FR), percorso enogastronomico tra i vicoli del centro storico

In occasione della festività di San Martino del 12 novembre 2022, sarà rinnovato l’appuntamento in quel di Villa Santo Stefano, in provincia di Frosinone con l’evento dal nome “San Martino Sapori d’Autunno“. Il quale avrà luogo nel centro storico del paese, con un vero e proprio percorso enogastronomico che si diramerà attraverso diversi vicoletti, lungo i quali gli avventori potranno gustare diverse specialità gastronomiche del territorio.

La locandina ufficiale di san martino sapori d'autunno
La locandina ufficiale dell’evento

Ci saranno due gruppi musicali i 4 Play e Spazio Vasco, che accompagneranno la giornata del 12 novembre. Per quanto concerne invece l’intrattenimento artistico saranno presenti anche dei giocolieri ed artisti di strada itineranti.

le band presenti a san martino sapori d'autunno
Le due band che saranno presenti

Cosa potranno gustare coloro che si recheranno a Villa Santo Stefano per l’evento “San Martino Sapori d’autunno“? E’ presto detto; innanzitutto saranno tutti prodotti esclusivamente tipici locali. Ad arricchire l’offerta culinaria parteciperanno anche alcune aziende locali.
In particolare si potranno degustare formaggi e mozzarelle del posto, salsicce, polenta, pizze fritte e persino arrosticini di pecora bufalina , non possono mancare per finire dolci e soprattutto buon vino e birre artigianali per dissetare un po’ tutti i gusti. Non mancheranno infine anche le caldarroste.

Mappa Villa Santo Stefano
– Mappa gastronomica dell’evento
scorcio di dove si terrà san martino sapori d'autunno
Bello scorcio di Villa Santo Stefano

Riassumendo, sabato 12 novembre 2022 a Villa Santo Stefano (FR) si terrà l’evento autunnale organizzato dal comune: San Martino Sapori d’autunno, durante il quale verranno esaltati i colori, i profumi, il buon cibo e vino locale, il tutto con sottofondo musicale di due band e nella suggestiva cornice dei vicoli, lungo tutto il percorso.

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  • CORVO
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Sapori d’autunno – Felitto (SA) – 2021

Sapori d’autunno – Felitto (SA) – 2021

Prima di questa Sapori d’autunno sapete a quanti eventi degni di questo nome siamo stati nel 2021? Due.
Qual tristezza, qual scandalo, quale orrenda privazione…
Siamo passati da 200 eventi l’anno a 2. Ci mancano giusto un paio di zeri…

Come sarà dunque tornare a Felitto? In un momento in cui hai dimenticato anche il sapore di una sagra…riuscirà uno dei paesi simbolo del Cilento, con la sua Sapori d’autunno, a ridarci un po’ quella sensazione di folla calorosa, fuliggine, pasta spessa e folk ? Vediamo.

Sapori d'autunno, pasta
– Ampia scelta in zona carboidrati


It’s a long road to Sapori d’autunno


Chiaramente uno dei dettagli più noti dell’andare a Felitto è il tempo effettivo impiegato per andare a Felitto.
Siamo un po’ marmotte del Bosco Piccolo questa sera, un po’ timorosi, un po’ feriti, un po’ curiosi.
Corvo infagottato nel suo cappotto sbotta ogni curva mentre ci conduce finalmente all’evento.

Il fatto che per trovare parcheggio dobbiamo inerpicarci per qualche stradina secondaria ci lascia intendere che ci sia stata una grande affluenza.

Felitto è pur sempre Felitto, e il fusillo fa gola.

Sapori d’autunno è alla sua 14esima edizione, un fanciullo rispetto alla sua alternativa estiva ben più nota, questo le permette però di rilassarsi e sperimentare. Non soltanto fusilli con o senza castrato, dunque, ma un bel po’ di scelta.

Sapori d'autunno, folla
– Grande affluenza e assalto ai banchetti


In realtà tolto il primo momento di smarrimento nel quale cerchiamo di capire da dove cominciare (sorseggiando i primi bicchierucci di vino rosso, bello pungente) e trovato (o meglio, aggredito!) il primo tavolo, mappe alle mano, ci sparpagliamo per assaltare i banchetti e portare a casa base le provviste.


La sfrionzola è finita


Io che volevo farmi furbo volevo iniziare dalla fine, cioè dai secondi, perchè la fila per la pasta era interminabile.
Come secondi la scelta è tra: Trippa, Sfrionzola e Tagliata con i porcini.

Ora, la tagliata è un articolo complesso che solitamente evito ma Corvo voleva assolutamente provarla, così mentre lui attende lì io tento di fare il colpo grosso e portarmi a casa Trippa e Sfrionzola. Quest’ultima, però, ahimè, è già finita, nonostante siano solo le 21!

Si vede a occhio che è arrivata parecchia gente, si vede che probabilmente non se lo aspettavano e chi ne ha fatto le spese è stata la mia amata carne di maiale con pappacelle.
Mentre increduli toscani e anziani smarriti continuavano a chiedere, resi sordi dallo sconforto, la maledetta sfrionzola io intanto provavo la trippa.

Io sono un fan della trippa, la mangio anche dal barattolo, il che vuol dire che mi piace proprio.
Questa di Felitto mi ha lasciato immediatamente un sapore di casereccio.
Tagliata a pezzi molto spessi, pareva una calamarata (!), era accompagnata da fettone di pane e sugo molto delicato.
L’ho sbocconcellata con piacere e con piacere ve la approvo.

Sapori d'autunno, trippa
– Una buona porzione di trippa !


Caciocavallo, pasta…e pizza?


Come anticipavo il menu di Sapori d’autunno è bello lungo. Abbiamo ben 4 tipi diversi di pasta, i secondi di carne che ho elencato prima, caciocavallo impiccato, addirittura la pizza e poi i dolci.

La fila della pasta arriva a Capaccio, qualche coraggioso dei nostri si mette in linea “come gli altri, verso l’Inferno” mentre quelli liberi sciamano di banchetto in banchetto tra vino e piatti al volo.

Mentre Corvo è riuscito a prendere una tagliata con porcini e si dirige tronfio al tavolo, io sto ancora dando una mano nella sezione-cacio (dove per dare una mano si intende star in piedi a guardare il formaggio sciogliersi bevendo vino) e qui direi che sarebbe stato molto meglio se le caciotte appese fossero state almeno 4 o 5, invece di solamente 2.
L’affluenza di fronte il formaggio sembrava quella della folla alla messa di San Gennaro.
“E’ sciolto? E’ sciolto?” chiedevano i fedeli.

Caciocavallo impiccato
– Ottimo formaggio paesano

Momento della verità. Il cacio impiccato secondo me è ottimo, mi viene da ridere pensando a quando due anni fa facevamo classifiche mentali su quale formaggio fosse il migliore mentre quest’anno ne abbiamo assaggiato solo uno (dannazione!). Ammetto però che nonostante l’attesa questo si sarebbe ben piazzato, gran bel cacio.

La tagliata non è da meno, qui devo alzare le mani perchè questo è un articolo delicato e farlo per tante persone è a dir poco complesso.
L’omaccione dietro il banco, Efesto in prestito, martella e scintilla i costati della sua fornace e forgia questi piatti delicatissimi che sarebbe stato un attimo sbagliare.
Invece la carne è cotta al punto giusto, i porcini sono ottimi, la cremina che si crea amalgama il tutto e permette una generosa scarpetta.
I mugolii di piacere dei miei commensali mi lasciano intendere che siano d’accordo con me.
Questi due articoli sono un bel grosso OK per Sapori d’autunno, li consiglio.

Tagliata con porcini
– Tagliata con porcini, inaspettatamente delicata


E pasta sia!


Acchiappo la pasta un pochino fredda, poichè sorseggiando vino mi ero lasciato tentare dall’ordinare una pizza paesana.

Anche qui al banco pizza si sta probabilmente per consumare un dramma.
L’eroico pizzaiolo potrebbe stramazzare a terra da un momento all’altro.
Non si ferma un secondo, regola il forno, inforna, controlla, tira fuori i panetti, li condisce, c’è un bordello di gente in attesa e 30 minuti di tempo previsto per avere la tua Paesana (o la tua Margherita) ma onestamente quell’uomo non potrebbe andare più veloce.

Nel rispetto delle sue fatiche non oso lamentarmi, neanche del prezzo (5 euro è un po’ tantino per una pizza casereccia), che infatti rivela poi i suoi limiti all’assaggio. Non mi si fraintenda, molto buono il pomodorino e il formaggio, ingredienti paesani, ma l’impasto è poco lievitato e abbastanza pesante da digerire.
E’ estremamente probabile che il problema qui sia stata la molta richiesta, non ci sono stati i tempi tecnici corretti per far esprimere questa pizza al massimo del suo potenziale, peccato.

Pizza paesana
– La pizza

Riguardo la pasta, mi è un po’ ostica quella di farina di castagne, per mio gusto personale, nella sua versione al sugo, mentre sembra essere più apprezzata in generale la versione col fusillo in bianco con salsiccia e porcini.
Nel caso, tristemente, non siamo riusciti a provare il fusillo classico col ragù (la versione storica col castrato non era in elenco)


Pasteggiare con vino e castagne


Una volta che abbiamo mangiato sedie e tavoli e ci siamo rilassati, davanti a un infinito paccotto di castagne (qualità prezzo a livello alti, per me, con castagne ottime, cotte alla perfezione e ad un simbolico 2 euro) abbiamo la possibilità di guardarci intorno e fare qualche analisi su questa Sapori d’autunno sorseggiando da sprovveduti una Grappa di Pappa Reale arraffata su qualche stand (perchè i limiti non esistono) che con la sua dolcezza ricordava un devastante liquore agli struffoli.

In fondo al cuoricino, tra trippa e pizza che rallentano le funzioni vitali, oggi siamo stati contenti di essere qui.
Ah quanto è mancato tutto questo…
Come si è potuto star lontani da ciò?



Ricominciare dopo tanto tempo era ovvio che si portasse dietro qualche problematica.
Come avevamo voglia noi, la avevano in molti altri, e questo ha causato un parcheggiare un po’ ostico, delle lunghe attese e qualche difficoltà. Ma era del resto ovvio, e immaginabile.
Spiace molto per chi ha passato metà serata in fila (per chi ha deciso di prendere la pasta intorno alle 21 probabilmente non c’è stata altra serata che l’attesa stessa) e per i prezzi molto alti se paragonati ad eventi simili (pasta tra i 6 e i 7,50 €, Trippa 5€, Sfrionzola 5,50 € e vino a 1 €), insomma anche cercando rifugio nel casereccio a voler provar tutto si arrivava a prezzi da ristorante.

Nonostante tutto, però, è stato bello ricominciare, lo dico molto sinceramente.
La musica nell’aria, la gente contenta, finalmente il piacere di un po’ di vino, una panca e qualche amico.

Falco

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