Ciccimmaretati – Stio (SA), l’attesissimo evento cilentano illumina nuovamente il bosco di castagni secolari
A Stio, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano e Alburni, l’evento gastronomico Ciccimmaretati riaccende ogni anno l’attenzione sull’autenticità delle cose e, in questo caso, delle pietanze cilentane. Le date come al solito restano quelle che vanno dal 17 al 23 agosto 2023.
I piatti, proposti in degustazione in uno splendido bosco di castagni secolari, sono il frutto di una riscoperta delle tradizioni culinarie che dura da oltre venti anni.

Andare ai “Ciccimmaretati” significa prediligere la storia, che è garantita dalla scelta rigorosa di offrire la scoperta di pietanze realmente legate a momenti storici che il paese ha vissuto.
La manifestazione prende spunto dal piatto principe, i Ciccimmaretati, squisita zuppa di legumi nata in tempi in cui i contadini, cui spettavano scarse quote del prodotto agricolo, soprattutto in tempi di magra, “sposavano nel tiano” le rimanenze di tutti i legumi rimasti in casa.
Ciccimmaretati deve la sua fama soprattutto alla peculiarità dei piatti che vengono preparati e serviti, frutto di un attento lavoro di recupero della tradizione culinaria del Cilento montano.
Punto di forza sono i primi, direttamente derivati dalla cucina casalinga contadina, che ripropongono cibi semplici, ma completi dal punto di vista nutrizionale.

Il video della nostra visita nel 2022:
Pertanto, ecco alcuni dei piatti che degusterete da noi sono:
Primi
- Ciccimmaretati
Ingredienti: ceci, fagioli bianchi, cannellini, borlotti, lenticchie, grano, granturco, cicerchie e castagne.
Curiosità: i “ciccimmaretati” venivano preparati dalle nostre nonne il primo giorno di maggio, perché quel giorno avere sulla propria tavola tutti questi ingredienti era segno di abbondanza e si era al riparo da fame e stenti. - Cavatielli
Ingredienti: acqua, farina di grano duro, pomodoro, sale e olio.
Curiosità: un tempo la farina era considerato un bene prezioso e pochi potevano permettersela, pertanto i cavatielli venivano cucinati dalle nostre donne solo nei giorni festivi - Grano a’lu furno
Ingredienti: grano, uova, formaggio, ricotta di capra e peperoncino
Curiosità: il grano si sbuccia a mano con molta fatica usando il così detto “cupolo”. Questo piatto viene preparato durante il periodo Pasquale.
Secondi
- Foglie e patane cu’ lu vicci
Ingredienti: foglie di barbabietola, patate, aglio, peperoncino, olio, acqua e farina.
Curiosità: i contadini e i pastori usavano spesso consumare questo piatto in campagna perché molto pratico. - Mulegname ‘mbuttunate
Ingredienti: melanzane ripiene di uova e formaggio, fritte e poi cotte nella passata di pomodoro. - Patane a’lu furno
Ingredienti: patate, pomodori pelati, pane grattugiato, formaggio, olio, sale e pepe. - Piatto di formaggi
Ingredienti: caciocavallo, pecorino e/o vaccino fresco.
Dolci
- Zeppole
- Struffoli
- Frisilli cu’ lu méle
