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Festa del Pane e della Civiltà Contadina – Trentinara (SA), uno degli appuntamenti più sentiti dell’anno

Festa del Pane e della Civiltà Contadina – Trentinara (SA), uno degli appuntamenti più sentiti dell’anno

Quest’anno si terrà dal 27 al 31 luglio 2023, stiamo parlando ovviamente della Festa del Pane e della Civiltà Contadina Trentinara, in provincia di Salerno.

Si tratta della settima edizione della manifestazione che avrà luogo in particolare nel meraviglioso centro storico della Terrazza del Cilento, un luogo speciale da cui si può ammirare il panorama mozzafiato sottostante, soprattutto nella zona “Belvedere” che potrete vedere sicuramente sulle mappe messe a disposizione durante l’evento, in zona casse.

Festa del Pane e della Civiltà Contadina

Alla Festa sarà allestito un vero e proprio percorso gastronomico, interamente plastic free, con tantissime pietanze, assolutamente da assaggiare, preparate con prodotti tipici di questa meravigliosa terra.

Ovviamente, come come si può intuire dal nome, al centro dell’evento ci sarà il pane nelle sue varie forme, troverete la classica panella, il pane a fette, i vescuotti (acquasale) e i soffici vicci.

Ecco alcuni dei piatti che potrete assaggiare alla diciassettesima edizione della Festa del Pane e della Civiltà Contadina a Trentinara:

  • Pizza Fritta
  • Pizza cilentana
  • Pizza con sciurilli
  • Fusilli
  • Cavatelli al sugo
  • Mulegnane ‘mbuttunate

E tantissimo altro

Festa del pane

Musica, laboratori e divertimento

Tanti saranno gli spettacoli musicali in programma:

27 Luglio

  • Ars Nova Napoli

28 Luglio

  • Amakorà

29 Luglio

  • Piera Lombardi Feat Angelo Loia

30 Luglio

  • Mascarimirì

31 Luglio

  • Giancarlo Paglialunga e Arneo Tambourine Project Kiepò

I laboratori:

27 Luglio

  • “Tammorra Dea” Viaggio attorno alla tammurriata, a cura di Enzo Tammurriello Esposito

28 Luglio

  • Tarantella Calabrese, stage introduttivo sulle danze di traduzione popolare calabresi a cura di Emy Vaccari

29 Luglio

  • Taranterra, Il Cilento Balla, tarantella Cilentana e canti tradizionali cilentani a cura di Antonietta Santoro e Marta Guida

30 Luglio

  • Laboratorio di Tarantella Montemaranese con musica dal vivo a cura di Tonino Fuoco e Angelina Biancardo

Festa del pane

I laboratori si svolgeranno in Piazzetta Panoramica dalle ore 18:30 alle ore 20:30 e la prenotazione è obbligatoriaPer partecipare ai laboratori sarà necessario versare una quota pari a 25 euro per il singolo laboratorio e 80 euro per tutti i laboratori.

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Festa del Pane e della Civiltà Contadina – Trentinara (SA), uno dei più maestosi eventi estivi

Festa del Pane e della Civiltà Contadina – Trentinara (SA), uno dei più maestosi eventi estivi

Le date del ritorno!

A Trentinara, nella parte più antica del borgo, dal 27 al 31 luglio 2022 finalmente riprenderà la “Festa del Pane e della Civiltà Contadina”. Riaffiora come il più dolce dei ricordi il pensiero di percorrere le viuzze lastricate in pietra, ammirando i portali risalenti al XVIII- XIX secolo: la sensazione sarà quella di entrare nelle case di un tempo dove la festa è oggi nella tipicità delle pietanze, caratterizzate dall’artigianalità delle massaie e dalla genuinità degli ingredienti rigorosamente del territorio.

La locandina ufficiale della Festa del Pane di Trentinara (SA)
La locandina ufficiale

Non solo Pane

La Festa del Pane in questo particolare momento storico, risponde ad una tematica attuale e di particolare importanza legata all’utilizzo di grano e farine esclusivamente locali. Le distese di grani antichi “senatore cappelli” e “saragolla” conferiscono qualità e tradizione ad un pane di eccellenza.
Gli stand enogastronomici denominati “forni”, con nomi tipici trentinaresi, propongono oltre al pane, pietanze della tradizione quali: fusilli, cavatielli, mulegnama ‘mbuttunate, pizze fritte, salumi, formaggi, pizza cilentana, etc. La cottura lenta, il soffriggere, lo sfornare, inonda il centro storico di odori ed immagini che trasportano il visitatore in un’altra dimensione temporale.

Musica!

I suoni durante la Festa del Pane, sono quelli della tipicità e della spensieratezza, che rendono leggeri, da ballare e cantare nei campi, suoni che accompagneranno i visitatori nei vicoli, concerti ai quali si potrà assistere nel ricco programma musicale in Piazza dei Martiri e degli Eroi:
27 luglio – RITTANTICO
28 luglio – CICCIO NUCERA
29 luglio – ANTONIO CASTRIGNANO’ & TARANTA SOUNDS”
30 luglio – KIEPO’
31 luglio – LUCA ROSSI + FOLKATOMIK

Locandina della parte musicale della Festa del Pane
Locandina della parte musicale dell’evento

Storie e Parole

I momenti culturali non mancheranno: sarà possibile godere di una mostra pittorica permanente dell’artista Antonello L’Abbate, sita nella Chiesa di San Nicola, nonché di incontri a cura dell’APS Trentinara “Storie e Parole – intorno al Grano” che si terranno sulla Terrazza del Cilento, durante i quali verranno trattati i temi del pane, del grano, delle tradizioni e dell’importanza dei prodotti utilizzati durante la festa, che diventa modello della dieta mediterranea. Tra gli importanti ospiti che arricchiranno gli incontri la presenza del poeta e paesologo Franco Arminio.

Locandina della parte culturale della Festa del Pane
Locandina della parte culturale dell’evento


Trentinara, luogo ideale per chi vuole godere di caldi e romantici tramonti, nel rispetto della salubrità dei luoghi, propone una festa sostenibile, impegnandosi anche nel promuovere e concretizzare un importante messaggio di tutela ambientale attraverso l’utilizzo esclusivo di materiali compostabili e biodegradabili.
“Vi aspettiamo numerosi per farvi rivivere, in un paese accogliente, l’emozione che regalano le nostre tradizioni!”

Scorcio favoloso di Trentinara, durante la Festa del Pane
Scorcio favoloso di Trentinara, durante la Festa del Pane
  • Corvo
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La taverna del buongustaio | Agriturismo – Trentinara (SA) – Tavolo Riservato

La taverna del buongustaio | Agriturismo – Trentinara (SA) – Tavolo Riservato


Un invito assai gradito giunge in redazione.
Il Trono di Sagre è richiesto a Trentinara ospite de La taverna del buongustaio, che ha fatto il grosso errore di volerci ospiti per cena. Si cancellino tutti gli impegni, si va in Cilento, si va a cena!


Il menu è lungo


Una delle premesse che preferiamo, quasi fosse un po’ un invito un po’ una sfida è quella sorta di avvertimento che precede molte delle nostre cene.

“Ragazzi, il menu è bello lungo”

Ci scocchiamo prontamente l’apparato digerente, siamo pronti, ma prima di iniziare a sciorinare la solita sequela di piatti e gusti mi va di ringraziare il titolare, Luigi Mauro, che, specificando di apprezzare il nostro stile e di conseguenza il nostro lavoro ci ha dato la possibilità di essere amici, ospiti, partecipi e critici della sua proposta culinaria.

Grazie Luigi, mangeremo anche sedie e tavoli, lo prometto.

Comunque, prima dell’antipasto, come entrée, arrivano tre fettone fumanti di torta rustica bella farcita e ricca d’uovo con la quale buttiamo giù il primo bicchierone di rosso della casa. Un bel vino paesano che una volta ossigenatosi risulta piacevole e di grande accompagnamento (se ne accorgerà Corvo sul finale).

Dopodichè, rapidamente, giunge l’antipasto vero e proprio:
Prosciutto, capocollo e salame di cinghiale, doppio bocconcino di Capaccio, un assaggio di verdure grigliate e poi un bel trittico di “caldi” in sequenza tra peperone crusco ripieno (alici, pane, capperi) mulignane mbuttunate (per fortuna un solo medaglione), funghi saltati in padella (gallinacci e chiodini, belli carnosi) e la mia parte preferita del piatto: zucchine arrecanate.

La taverna del buongustaio, Antipasto
– L’antipastino, spicca il peperone crusco farcito


Il prevedibile momento del tris di primi


Come primi il buon Luigi, che ogni tanto tra una servita e l’altra si ferma a chiacchierare con noi, accertandosi che siamo sbronzi il giusto, ci propone: Lagane e ceci, Raviolo di ricotta al sugo, Spaghettone con guanciale, pepe, formaggio e datterino.

La lagana capita a fagiolo (anche se è con i ceci) poichè proprio un articolo fa si parlò delle profonde differenze che qualche km può indurre in questo piatto così tipico delle nostre parti.
La proposta de La taverna del buongustaio è quella di una lagane e ceci molto brodosa (anche se non “sciacquata”, mantiene infatti una certa crema consistente) con erbette e poco forte.
Ovviamente è buona, fatta in casa, e conferma che su questo primo piatto in particolare ci si potrebbe scrivere un libro (forse lo farò)


Il raviolo è un classicissimo. Anch’esso fatto in casa, l’ho trovato molto delicato, nel classico mix tra la dolcezza della ricotta e il sugo non invadente.

Il vero protagonista però, il piatto che ruba la scena, è lo spaghettone.
Lo spaghettone non me lo aspettavo.
Apparantemente è una gricia (pasta lunga rugosa, che trattiene, formaggio sapido a scaglie, pepe e guanciale) ma è stato aggiunto il datterino giallo che con la sua dolcezza sgrassa ad ogni forchettata la lingua.
Quindi mastichi, gusti, ripulisci, riparti. All’infinito.
Con qualche sguardo complice concordiamo che un giorno si tornerà per gustarsi una bella pirofila solo di questo.

La taverna del buongustaio, raviolo
– Il raviolon


Qualche assaggino di carne…


Luigi ha scelto di non ucciderci stasera e ci prepara principalmente due secondi con l’inganno di un contorno da ko.
Si tratta di una ciambottona classica, bianca, che introduce una tagliata molto sottile di carne di vitello al sangue (con rucola, glassa di aceto balsamico e parmigiano) e uno sfizioso e altisonante involtino di capocollo di maiale con formaggio. Ah beh.

Fortunatamente nonostante il timore entrambe le portate si rivelano molto delicate.
La carne di vitello è perfetta e l’insalatina con parmigiano e glassa aiuta anche in questo caso a ripulirsi le fauci, mentre il capocollo nonostante il trappolone del formaggio all’interno è anche’esso non dico light, ma affrontabile.


Dopo una pausa aria fresca, nella quale ne approfittiamo per conoscere ancora un po’ la storia di questo ristorante a conduzione tutta familiare, Luigi ne approfitta anche per mostrarci il forno a legna per pizze, di stampo napoletano moderno, che a breve tornerà in funzione. Con attenzione, nonostante l’esser sazi, ascoltiamo le proposte della “pizzeria”. Urge probabilmente un terzo ritorno.


La taverna del buongustaio, in sintesi…


Risulta molto facile esprimersi in merito alla qualità della nostra serata presso La taverna del buongustaio, in sintesi era davvero tutto buono.
Ho constatato la presenza di diverse eccellenze (a mio gusto personale sicuramente lo spaghettone e il raviolo, insieme alle zucchine arrecanate, per esempio) e niente NON è stato di mio, anzi di nostro gradimento.

Dopo il 15 minuti d’aria c’è stato anche spazio per provare qualche dolce (una ricotta e cocco, una cubana classica a cioccolato e una torta alla crema) e un limoncello della casa.

Per dovere di cronaca riporto che un pranzo del genere, compresa acqua, doppio litro di vino e coperto, è sui 30 euro a testa circa, che, considerata la qualità di fondo, il buonumore provato durante l’esperienza, e quanto boccheggiasse Corvo a fine serata, ci sembra un prezzo giusto.

Ci rivedremo presto.


Falco